Argentina: “El Tero”, Gaia Cuatro e altro
Carlos “El Tero” Buschini, argentino, nonni di origine piemontese, contrabbassista e compositore, è un punto di riferimento per diversi gruppi di musica argentina e anche latinoamericana con contatti jazz e world che si ascoltano in Europa. Ha lavorato con Tango Negro Trio diretto da Cáceres, Madre Tierra, Cordoba Reunion e Gaia Cuatro. Intensissima la collaborazione con jazzisti, da Franco D’Andrea a Javier Girotto. In questa breve intervista ci parla dei progetti in corso e futuri. Oltre agli appuntamenti di sabato 11 febbraio 2017.
Quando non è in tournée internazionali, Carlos risiede in Italia, ma ogni anno si reca almeno un paio di volte in Argentina, da cui è appena rientrato dopo concerti e giorni di vacanza in famiglia.
Carlos sei sempre in movimento, tra concerti e voli in diversi continenti. Prossimo concerto?
Molto vicino. Sabato 11 febbraio 2017, alle 22, sarò, o meglio, saremo – racconta Carlos – per la prima volta al Milestone Jazz Club di Piacenza con il progetto Gaia Cuatro, che ricordo a chi ancora non ci conosce è formato da due argentini e due giapponesi, ossia il mio connazionale Gerardo Di Giusto (pianoforte), Aska Kaneko (violino e voce) e Tomohiro Yahiro (batteria e percussioni). Si tratta dell’ultimo concerto del tour italiano e presenteremo musiche tratte dai nostri cd pubblicati con l’etichetta Abeat, “Kaze” e “Haruka”, quest’ultimo è stato pubblicato da poco anche in vinile. Chi non sarà a Piacenza potrà ascoltarci brevemente sabato pomeriggio in diretta nel programma “Piazza Verdi” di Rai radio 3, però il concerto è un’altra cosa.
Come risponde il pubblico di fronte a questo mix insolito di sonorità provenienti da due mondi così lontani tra di loro?
La musica che proponiamo provoca un forte impatto sull’ascoltatore, soprattutto quello curioso di scoprire sonorità veramente nuove nell’enorme mercato discografico. Ci tengo a sottolineare che Gaia Cuatro suonerà tra agosto e settembre al festival Tokyo Jazz. In novembre per la Japan Foundation faremo una tournée che toccherà diverse città europee tra cui Colonia, Roma, Madrid e credo Vienna.
Tu sei perno essenziale anche di altri recenti progetti, ce li vuoi ricordare?
In Argentina nelle scorse settimane ho suonato in duo con il formidabile chitarrista Horacio Burgos presentando brani del disco che avevamo in parte registrato in Italia nel mese di agosto. Un insieme di musiche con sfumature di tango, chacarera, cameristica e anche jazz. A breve dovrebbe essere pubblicato il cd con il titolo “Entreverados”.
Duo, quartetto, ma spesso hai lavorato in trio. Mitico il Tango Negro trio con Juan Carlos Cáceres.
Purtroppo il maestro, connazionale e amico Cáceres è scomparso nell’aprile 2015 a Parigi, dove viveva dal lontano 1968. A proposito di trii e chitarristi formidabili, mi piace presentare anche il lavoro con due musicisti che hanno collaborato con importanti jazzisti italiani ed europei: il chitarrista brasiliano Roberto Taufic (nato in Honduras, ma cresciuto in Brasile, anche lui risiede molto tempo dell’anno in Italia -ndr) e Fausto Beccalossi (fisarmonica), che completano, con me, i Tres Mundos. Con questo trio è in programma un concerto in un grande evento promosso dall’Orchestra Filarmonica di Luxembourg dove ci sarà anche il grandissimo Richard Galliano. Questo sarà il 19 maggio prossimo.
In cantiere hai altro?
Ho già lavori programmati per il 2018, in agosto con Gaia Cuatro a Nuoro assieme al Coro Polifonico di Trento (o Trieste?) e poi a Buenos Aires con L’Orchestra Sinfonica Nacional. Ora sto componendo musiche per un film. E poi sono coinvolto in altre situazioni che sarebbe lungo elencare.
Gian Franco Grilli