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L’audiovisivo “Cuba, Amo Esta Isla” (online in youtube) è un omaggio al popolo e alla cultura cubana e non è una adesione al sistema politico del Paese. Un potpourri di immagini e suoni dell’Isla Grande di Gianfry Grilli

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Crossroads/Ferrara: Passport di Joe Chambers

9. marzo 2017 – 17:43No Comment
Crossroads/Ferrara: Passport di Joe Chambers

“Passport”, quartetto formato da un grande solista come Joe Chambers, affiancato da protagonisti quali Pietro Tonolo ai sassofoni, Marc Abrams al contrabbasso e Jorge Rossy al vibrafono e batteria, è il biglietto da visita dell’indimenticabile serata che il sodalizio tra Crossroads jazz e altro in Emilia-Romagna e Ferrara in Jazz riserva al pubblico del Torrione San Giovanni, sabato 11 marzo.

Un grande solista come Joe Chambers e una ritmica di quelle che fanno la storia sono i presupposti per l’indimenticabile serata che il sodalizio tra Crossroads jazz e altro in Emilia-Romagna e Ferrara in Jazz riserva al pubblico del Torrione San Giovanni, con il quartetto Passport, sabato 11 marzo (ore 21,30).

Da numerosi anni Chambers ed il sassofonista Pietro Tonolo danno vita a diversi trii e quartetti, sviluppando l’empatia musicale che è alla base del loro sodalizio artistico. Il quartetto Passport è completato dal solido basso di Marc Abrams e soprattutto dallo spagnolo Jorge Rossy, che è probabilmente il batterista europeo che ha lasciato il segno più indelebile nella scena jazz mondiale, a partire dalla sua lunga militanza nel trio di Brad Mehldau. La particolarità del quartetto Passport risiede proprio nella compresenza di Chambers e Rossy, artefici di un continuo scambio di ruoli tra batteria e vibrafono.

Joe Chambers (nato nel 1942 dalle parti di Filadelfia) ha un’importante collocazione nella storia del jazz moderno, a partire dagli anni Sessanta, quando fu protagonista di celebri incisioni per la Blue Note al fianco, tra gli altri, di Herbie Hancock, Wayne Shorter, Andrew Hill, McCoy Tyner, Freddie Hubbard, Bobby Hutcherson, Joe Henderson e Sam Rivers. Niente affatto trascurabile, poi, la sua presenza ritmica alle spalle di Eric Dolphy, Charles Mingus e Chick Corea.

Pochi, tra i musicisti italiani in attività, godono come Pietro Tonolo della piena e incondizionata stima dei colleghi statunitensi. Ciò si deve alla sua grande personalità, alla profonda conoscenza della musica di matrice post-boppistica e ancora alle sue numerose e prestigiose collaborazioni: dalla Gil Evans Orchestra a Kenny Clarke, Chet Baker, Steve Lacy, Joe Lovano, Steve Swallow, Dave Holland e Paul Motian, della cui Electric Be-Bop Band è stato un componente stabile dal 1999 al 2004. L’ultimo appuntamento in collaborazione con la prestigiosa kermesse itinerante è in programma per sabato 1 aprile con lo Steve Coleman “Reflex”.

Per informazioni e prenotazione cena 0532 1716739 dalle ore 12:00 alle ore 20:00.

INFORMAZIONI

www.jazzclubferrara.com

jazzclub@jazzclubferrara.com

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