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L’audiovisivo “Cuba, Amo Esta Isla” (online in youtube) è un omaggio al popolo e alla cultura cubana e non è una adesione al sistema politico del Paese. Un potpourri di immagini e suoni dell’Isla Grande di Gianfry Grilli

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Crossroads/Rimini: JOHN SCOFIELD 4et

18. marzo 2017 – 01:43No Comment
Crossroads/Rimini: JOHN SCOFIELD 4et

Fresco della vittoria di due Grammy Awards contemporaneamente (per il migliore album di jazz strumentale e per il migliore assolo jazz improvvisato), il chitarrista John Scofield si è imbarcato per un lungo tour europeo che lo porterà a fare tappa anche a Rimini. Lunedì 20 marzo sarà il Teatro Novelli a ospitare il suo concerto (con inizio alle ore 21:15), nell’ambito del festival Crossroads. Assieme a Scofield ci saranno Sullivan Fortner (organo Hammond, pianoforte), Vicente Archer (contrabbasso) e Bill Stewart (batteria).

In scena “Country For Old Men, l’omaggio inaspettato quanto intenso del grande chitarrista statunitense a una delle fondamentali forme sonore della musica popolare statunitense, il country. Assieme a Scofield, a darne una visione profondamente intrisa di sensibilità jazz e blues, ci saranno Sullivan Fortner (organo Hammond, pianoforte), Vicente Archer (contrabbasso) e Bill Stewart (batteria).

E se, come già Bill Frisell, anche John Scofield scoprisse una passione per il country? Fino a poco tempo fa poteva essere una domanda da fanta-quiz, ma sulla scia del recente Country for Old Men (uscito su etichetta Impulse! nel settembre 2016) ora il quesito non è più ipotetico e, anzi, ha anche una risposta.

L’universo country di Scofield è parecchio groovy, blueseggiante, stracarico di swing: alle orecchie degli innumerevoli estimatori della sua chitarra suonerà familiare nello scavo interpretativo, nella presa solistica, nei percorsi improvvisativi che espandono il tessuto armonico, eppure completamente nuovo nel materiale musicale alla mano. Perché in scaletta ci sono brani di Hank Williams, Dolly Parton, Merle Haggard, George Jones, Jack Clement, Johnny Mercer e anche alcuni traditionals ‘rurali’ ottocenteschi: cose sulle quali la chitarra di Scofield non si era mai applicata prima, ma che ora scopriamo trattarsi di un repertorio da lui sempre amato e ascoltato. E la novità, del resto, può non sorprendere, visto l’enorme senso delle radici e l’afflato narrativo down home che da sempre contraddistinguono lo stile del chitarrista dell’Ohio.

John Scofield (nato nel 1951) è da decenni una delle chitarre più importanti del jazz contemporaneo. Il suo primo importante battesimo jazzistico fu con Gary Burton e Gerry Mulligan, ma erano anni in cui andava ancora forte il jazz-rock, al quale Scofield si dedicò prendendo parte a gruppi fondamentali del genere come le band di George Duke e di Billy Cobham. A lanciarlo definitivamente furono il triennio trascorso al fianco di Miles Davis, dal 1982, e i dischi che la Blue Note iniziò a produrgli dal 1990. Da allora la sua carriera solistica non ha conosciuto momenti di arresto, mentre tra le collaborazioni successive spiccano il vertice chitarristico con Pat Metheny e il duraturo sodalizio iniziato nel 1998 con il trio Medeski Martin & Wood.

Informazioni

Jazz Network, tel. 0544 405666, fax 0544 405656,

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