Cassero Jazz celebra il 30° con Fresu e Gatto
Edizione numero 30 per Cassero Jazz. La rassegna castellana organizzata dal Combo Jazz Club e dalla Polisportiva Uisp di Castel San Pietro Terme festeggia trent’anni di programmazione di alto livello. Il festival si svolgerà il 7-8 e 9 Aprile (Teatro Comunale di Castel S.Pietro Bo) con tre importanti progetti. Inaugura Paolo Fresu venerdì 7 aprile, mentre a Roberto Gatto la serata di chiusura, domenica 9. Sabato 8 il duo De Leo/Puglisi. Cassero Jazz è nel prestigioso cartellone itinerante CROSSROADS – Jazz e altro in Emilia Romagna .
Edizione numero 30 per Cassero Jazz. La rassegna castellana organizzata dal Combo Jazz Club e dalla Polisportiva Uisp di Castel San Pietro Terme festeggia con questa edizione trent’anni di programmazione di alto livello. Da Castel San Pietro Terme infatti è passata una significativa rappresentanza della migliore scena jazzistica nazionale e internazionale da Enrico Rava a Gianluigi Trovesi,da Enrico Pieranunzi,all’Italian Instabile Orchestra fino a Carla Bley, David Murray , William Parker , Louis Sclavis solo per citarne alcuni. Grazie ad una programmazione ricercata e originale, ospitando per anni proposte e musicisti significativi spesso lontani dai cartelloni dei grandi Festival, Cassero Jazz si è conquistato uno spazio meritato nel panorama regionale e nazionale delle rassegne jazz . Giusto per dare un po’di cifre , la rassegna ha ospitato ben 306 musicisti suddivisi in 102 formazioni, presentando ben 55 progetti originali di cui 11 inediti commissionati appositamente per la manifestazione castellana.
Nonostante la drammatica precarietà economica che aleggia anche sull’edizione di quest’anno , si è deciso di continuare grazie all’aiuto fondamentale dell’UISP Castellana, realizzando un programma di qualità, originalità perfettamente e coerentemente in sintonia con le linee artistiche che hanno caratterizzato negli anni Cassero Jazz. Questa edizione si svilupperà in tre serate, il 7-8 e 9 Aprile, con la presentazione di tre proposte legate alla migliore scena nazionale, con personaggi di rilievo qualificati e interessanti. Anche questa edizione di Cassero Jazz, come le precedenti, è stata inserita interamente nel prestigioso cartellone del Festival Regionale CROSSROADS – Jazz e altro in Emilia Romagna .
Venerdì 7 si potrà ascoltare il poetico duo composto dal trombettista Paolo Fresu e dall’originale chitarrista Paolo Angeli. Tutti e due sardi d’origine, hanno dato vita a questo duo nell’ambito del Festival “Isole che Parlano” a Palau in Sardegna l’estate scorsa. Si tratta di un affascinante viaggio sonoro ricco di suggestioni etniche e di jazz che vede i due musicisti interagire con grande complicità in un concerto unico per originalità. Ricordiamo che Paolo Angeli suona una particolarissima chitarra tradizionale sarda preparata. Uno strumento orchestra a 18 corde, ibrido tra chitarra baritono, violoncello e batteria – dotato di martelletti, pedaliere e eliche a passo variabile.
Sabato 8 invece avremo un altro intrigante duo che vede insieme altri due personaggi di primo piano della scena più creativa italiana come il cantante John De Leo e il pianista Fabrizio Puglisi. Il duo nato come produzione originale a Dozza Jazz qualche anno fa, cresciuto nel tempo in una sorta di work in progress, presenterà per l’occasione il nuovissimo e primo cd. De Leo, dopo l’uscita dai “Quintorigo” si è sempre più orientato verso la ricerca vocale muovendosi con grande libertà tra generi e territori , e in un musicista eclettico e curioso come Puglisi ha trovato il compagno ideale per questa avventura sonora non facile.
Infine Domenica 9 si chiuderà con il “Roberto Gatto Intenational”, nuovo quartetto che vedrà il blasonato batterista romano Roberto Gatto affiancato da personaggi di grande spessore come il bassista Dario Deidda, il sassofonista spagnolo Javier Vercher e il pianista Sam Yahel, protagonista della scena jazzistica newyorkese degli ultimi vent’anni e famoso anche come organista nel Trio di Joshua Redman.
Nell’ambito dei tre giorni del Festival inoltre sarà allestita una personale del fotografo imolese Mario Sabbatani interamente dedicata ai trent’anni di Cassero Jazz dal titolo “CASSERO JAZZ DA INCORNICIARE”Appuntifotografici di Mario Sabbatani
SCHEDE BIOGRAFICHE ARTISTI
“JOHN DE LEO E FABRIZIO PUGLISI DUO”
John De Leo e Fabrizio Puglisi sono due musicisti “lenti”. Da tanto tempo si incontrano, suonano, improvvisano, si avventurano nei territori dell’uno e dell’altro, cercano soluzioni, le trovano e poi, perennemente insoddisfatti, rimettono tutto in discussione. Non amano i tempi compressi delle produzioni e del marketing, la superficialità della comunicazione virtuale, ma, come anime in pena, si danno un gran da fare alla ricerca di significati nuovi da dare alle cose in perenne mutamento. Dopo la “prima”, prodotta dal festival emiliano-romagnolo “Crossroads” De Leo e Puglisi continuano il loro viaggio con un progetto che si preannuncia sorprendente per il pubblico e per gli stessi musicisti sul palco.
JOHN DE LEO – cantante, compositore, performer. Ha collaborato con: Rita Marcotulli, Teresa De Sio e Metissage, Ambrogio Sparagna, Paolo Damiani, Stefano Benni, Banco del Mutuo Soccorso, Carlo Lucarelli, Stefano Bollani, Paolo Fresu, Danilo Rea, Furio Di Castri, Roberto Gatto, Alterego e LouisAndriessen, Nguyen Le, GianLuigi Trovesi, Franco Battiato, Enrico Rava, Carmen Consoli, Mederic Collignon, Ivano Fossati, Antonello Salis, Gianluca Petrella, Alessandro Bergonzoni, Maurizio Gianmarco, Fabrizio Bosso, Trilok Gurtu. Con Quintorigo ha partecipato ai Festival di San Remo ’99 e 2001 vincendo un Premio della Critica e due Premi come miglior Arrangiamento, e Premio Tenco ’99.Il CD di John De Leo “Vago Svanendo” (Carosello 2008) prodotto da Adele Di Palma, ha vinto Premio della Critica di “Musica & Dischi”.
FABRIZIO PUGLISI – pianista e compositore. Nel 1987 si iscrive al DAMS di Bologna, città in cui risiede, laureandosi con lode nel ’95 con una tesi su Cecil Taylor. Dal 1997 al 2003 si è stabilito per lunghi periodi ad Amsterdam, dove collabora con alcuni musicisti della scena olandese tra cui Tristan Honsinger, Han Bennink, Ernst Glerum, Ab Baars, Sean Bergin, Ernst Reijseger, Tobias Delius. La big band olandese Tetzepi gli ha commissionato tre brani (“Tricofobia”, “Il Satiro” e “Survivors of the 00 age”) che sono stati eseguiti in Olanda, Danimarca, Belgio e Germania ed incisi nei cd “Crush” e “Seed”. Ha collaborato tra gli altri con: Louis Sclavis, Lester Bowie, Don Moye, David Murray, Hamid Drake, John Zorn, Steve Lacy, Don Byron, Butch Morris, William Parker, Kenny Wheeler, Enrico Rava, George Russell, Dave Liebman, Ronnie Cuber, Michel Godard, Deus Ex Machina, Roy Paci, Alvin Curran, Mark Dresser, Gunter “Baby” Sommer, Paolo Fresu, Steve Grossman, Cristina Zavalloni, Gianluca Petrella, Italian Instabile Orchestra, Keith Tippett, Mattias Schubert, Alfio Antico. Fabrizio ha suonato in festival negli Stati Uniti, in Canada, Spagna, Germania, Norvegia, Francia, Olanda, Belgio, Slovenia, Turchia, Senegal ed in Messico. Dal 1998 tiene laboratori di musica d´insieme presso la Scuola Popolare di Musica “Ivan Illich” di Bologna. Dal 2005 insegna pianoforte nel corso di “Musica Jazz” del Conservatorio “G.B.Martini” di Bologna.
PAOLO FRESU – Inizia lo studio dello strumento all’età di 11 anni nella Banda Musicale del proprio paese natale e dopo varie esperienze di musica leggera scopre il jazz nel 1980 ed inizia l’attività professionale nel 1982 registrando per la RAI sotto la guida del M° Bruno Tommaso e frequentando i Seminari di Siena jazz. Nel 1984 si diploma in tromba presso il Conservatorio di Cagliari e nello stesso anno vince i premi “RadioUno jazz” e “Musica jazz” come miglior talento del jazz italiano. Nel 1990 vince il premio “Top jazz” indetto dalla rivista ‘Musica jazz’ come miglior musicista italiano, miglior gruppo (Paolo Fresu Quintet) e miglior disco (premio “Arrigo Polillo” per il disco ‘Live in Montpellier’, nel 1996 il premio come miglior musicista europeo attraverso una sua opera della “Académie du jazz” di Parigi ed il prestigioso ‘Django d’Or’ come miglior musicista di jazz europeo .Docente e responsabile di diverse importanti realtà didattiche nazionali e internazionali, ha suonato in ogni continente e con i nomi più importanti della musica afroamericana degli ultimi 30 anni: F. D’Andrea, G. Tommaso, B. Tommaso, T. Ghiglioni, E. Rava, A. Salis, E. Pieranunzi, G. Gaslini, G.L. Trovesi, A. Romano,J. Taylor, K. Wheeler, P. Danielsson, G. Mulligan, D. Liebman, D. Holland,J. Zorn, J. Abercrombie, H. Merril, R. Galliano, M. Portal, T. Gurtu, P. McCandless, J. Hall,Uri Caine, Ralph Towner, Gil Evans Orchestra, Toots Thielemans, Omar Sosa, Carla Bley, Steve Swallow, Dave Douglas, ecc.
Ha registrato oltre trecentocinquanta dischi di cui oltre ottanta a proprio nome o in leadership ed altri con collaborazioni internazionali (etichette Francesi, Tedesche, Giapponesi, Spagnole, Olandesi, Svizzere, Canadesi, Greche) spesso lavorando con progetti ‘misti’ come jazz-musica etnica, world music, musica contemporanea, musica leggera, ecc.. collaborando tra gli altri con M. Nyman, E. Parker, Farafina, O. Vanoni, Alice, ecc. Nel 2010 ha aperto la sua etichetta discografica Tŭk Music.Dirige il Festival ‘Time in jazz’ di Berchidda, Vive tra Parigi, Bologna e la Sardegna.
PAOLO ANGELI – Nato nel 1970 a Palau in Sardegna, inizia a suonare la chitarra giovanissimo e cresce in un ambiente musicale estremamente stimolante. La chitarra e la voce del padre, suo primo maestro , insieme alle prime esperienze musicali live, lo indirizzano verso una navigazione senza barriere stilistiche nel mondo della musica. Diplomato al DAMS a Bologna dove si trasferisce nel 1989, entra in contatto con la vivace giovane area creativa attiva a Bologna in quegli anni ed inizia un ricco percorso di esperienze e collaborazioni tra avanguardia, jazz e musica popolare tra cui la stimolante esperienza del “Laboratorio di Musica & Immagine”. Proprio dall’incontro tra avanguardia extra-colta e tradizione popolare nasce l’idea della chitarra sarda preparata: strumento orchestra a 18 corde, ibrido tra chitarra baritono, violoncello e batteria, dotato di martelletti, pedaliere ed eliche a passo variabile. Con questa singolare propaggine, realizzata dall’artigiano Francesco Concas, Paolo rielabora, improvvisa e compone una musica inclassificabile, sospesa tra free jazz, folk noise, pop minimale che diventerà il suo terreno di ricerca e lo porterà ad ottenere quell’attenzione e quel successo a livello internazionale esibendosi nei festival, teatri, gallerie, avant-jazz club di Europa, Canada, Stati Uniti, Russia, Brasile.
Nella sua carriera ha suonato con Fred Frith, Jon Rose, Antonello Salis, Hamid Drake, Evan Parker, Pat Metheny, Verian Weston, Carlo Actis Dato, Gianni Gebbia.
Tra le sue incisioni più importanti possiamo ricordare il cd “Tessuti”, progetto in solo dedicato alle composizioni di Fred Frith e Björk, il cd live “Ma.Ri” con il pianista e fisarmonicista Antonello Salis e il cd “Uotha” in duo con Hamid Drake, che documenta l’ispirata esibizione nel festival Jazz di Sant’Anna Arresi.
GATTO INTERNATIONAL Javier Vercher-tenor sax Sam Yahel-piano Dario Deidda-bass Roberto Gatto-drums
Il celebre batterista romano dopo tanti decenni che lo hanno visto protagonista della scena jazzistica italiana, continua a dimostrare un entusiasmo, una curiosità, e una passione per la materia jazzistica e musicale in genere che lo hanno portato negli ultimi anni a confrontarsi con tantissimi musicisti e a partecipare sia come leader sia come sideman a numerosissimi progetti. Uno dei progetti che da qualche tempo Roberto porta avanti con molto entusiasmo è il GATTO INTERNATIONAL, formazione che lo vede al fiamco di musicisti di riconosciuta fama quali Dario Deidda, autentico fuoriclasse del basso, Javier Vercher, interessantissimo sassofonosta spagnolo di ispirazione hendersoniana e dal grande pianistaSam Yahel, protagonista della scena jazzistica newyorkese degli ultimi vent’anni e famoso anche come organista dai tempi del Trio con Joshua Redman e Brian Blade.
ROBERTO GATTO – In assoluto il più richiesto batterista italiano degli ultimi 25 anni, esordisce nel 1975 con il Trio di Roma, insieme a Danilo Rea ed Enzo Pietropaoli. Ha collaborato con moltissimi grandi della musica, tra i quali Mina, Teresa De Sio, Lucio Dalla, Pino Daniele, Ornella Vanoni, Gino Paoli, Ivano Fossati, Riccardo Cocciante, Sergio Caputo, Gilberto Gil, Riz Ortolani, Ennio Morricone, Domenico Modugno. Nel settore più strettamente jazzistico vanno citati i suoi lavori con alcuni nomi storici, del calibro di Luca Flores, George Coleman, Enrico Pieranunzi, Lanfranco Malaguti, Chet Baker, John Scofield, John Abercrombie, Billy Cobham, Richard Galliano, Joe Zawinul, Pat Metheny. E’ autore di diverse colonne sonore per il cinema (Nudo di donna, Mignon è partita, Verso sera, Il grande cocomero) ma è stata soprattutto la sua intensa attività concertistica ad aver portato la sua musica fuori dai confini nazionali: oltre alla dieci edizioni di “Umbria Jazz Festival”, infatti, Gatto ha suonato all’Olympia di Parigi per il “Paris Jazz Festival”, al “Berklee School Auditorium” di Boston e al “Blue Note Jazz Club” di New York; nel 1997 il direttore Laurent Cugny della francese “Orchestre National de Jazz” lo ha chiamato per un tour in Francia e per alcune date in Italia. Ultimamente si dedica all’attività solistica e suona spesso con la formazione del trombettista Enrico Rava. Il 30 aprile 2008 il Gruppo l’Espresso pubblica il disco Omaggio al Progressive Rock, registrazione di un concerto tenuto alla Casa del Jazz di Roma il 7 aprile dello stesso anno.
CRONISTORIA CASSERO JAZZ
Nata nel 1988, la Rassegna castellana nel corso degli anni si è caratterizzata per la presenza dei migliori jazzisti del panorama italiano e internazionale, per la scelta di formazioni miste con musicisti stranieri, per l’originalità delle proposte musicali e per la presentazione di progetti con caratteristiche interdisciplinari (poesia e musica – teatro e musica – cinema e musica) alcuni dei quali inediti e realizzati su richiesta espressamente per “Cassero Jazz”. Riassumendo, nel corso delle passate edizioni, si sono esibite 102 formazioni con la presenza di ben 306 musicisti diversi che hanno presentato 55 progetti originali di cui 11 inediti commissionati appositamente per CASSERO JAZZ. Tra le formazioni e i musicisti che si sono esibiti al Cassero di Castel S.Pietro Terme nel corso di tutti questi anni possiamo ricordare Paolo Fresu, David Liebman, Tiziana Ghiglioni, Ada Montellanico, i “Lingomania”, Daniele D’Agaro, Mauro Ottolini, Han Bennink, Gianni Coscia, Gianluigi Trovesi, Enrico Pieranunzi, Enrico Rava, Stefano Battaglia, Norma Winston, Rita Marcotulli, Steve Beresford, Lol Coxhill, David Murray, Aky Takase, Vinicius Cantuaria, Carlo Rizzo, Greg Osby, Jason Moran, l’”Acoustic Quartet” di Louis Sclavis , “Trios” con C.Bley – S.Swallow – A.Sheppard, Stefano Bollani, Anthony Coleman , Mark Dresser, A.Cyrille”, i “Klezmatics”, Roberto Gatto, l’ “Italian Instabile Orchestra”, Marty Ehrlich, Henry Grimes, Matthew Shipp, William Parker, Cristina Zavalloni, Mike Westbrook, Javier Girotto, Roscoe Mitchell, Wadada Leo Smith, Antonello Salis, Paolo Angeli,Cuong Vu, Franco D’Andrea, Peter Brötzmann, Keith Tippett , Louis Moholo, Nicole Mitchell, Ellery Eskelin, Rob Nazurek, “Bassdrumbone”, solo per citarne una parte. Tra i progetti segnaliamo: “Senza” di Paolo Damiani, “Etnia Immaginaria” con Trovesi – Tesi – Vaillant, lo “Jana Project”di Enzo Favata, “Nosferatu” di Giancarlo Schiaffini & Orchestra, “Phantabrass”, “Iberica” di Lorena Fontana (registrato dal vivo al Cassero e ora inciso con il titolo di “Radici iberiche e musica vagabonda” per l’etichetta “Panastudio”), Louis Sclavis insieme al quartetto “Atman”, del trio C.Zavalloni/P.Favre/V.Vasi, “Steamboat Bill Jr”della Bruno Tommaso Orchestra, ”Tinissima” di Francesco Bearzatti,“Equilibrium”, progetto di danza e musica con Teri Jeanette Weikel e Michele Rabbia, “The Roar At The Door” . Inoltre le produzioni di “If Six Was Nine” sulla musica di Jimi Hendrix curato dal sestetto di Diego Carraresi (inciso su CD per la “Splash”),“On The Road” (spettacolo di poesia e musica sulla Beat Generation) ad opera di Francesco Lanza e Roberto Bartoli, del “Persecutore” (spettacolo di teatro e musica liberamente tratto dall’omonimo romanzo dello scrittore Julio Cortazar) sempre realizzato da F.Lanza e R.Bartoli con Lorena Fontana e Cristina Mazza, e di “Sarabanda” con Eugenio Colombo e il Corpo Bandistico Città di Castel San Pietro Terme.