JAZZ, BJF 2024: 21 ottobre-17 novembre, tra Bologna, Ferrara e Forlì

Pat Metheny sarà la principale star del Bologna Jazz Festival 2024, che annovera in questa edizione nei grandi teatri cittadini altri protagonisti di massimo rilievo come Mulatu Astatke, Cécile McLorin Salvant e McCoy Legends. Ma nei jazz club ci sarà una programmazione che, a nostro avviso, restituirà un’immagine più significativa, variegata e completa dei del jazz multicolore oggi.

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Crossroads/ Russi (RA): Francesco Cafiso 6tet

20. aprile 2017 – 10:38No Comment
Crossroads/ Russi (RA): Francesco Cafiso 6tet

Crossroads arriva a Russi (RA) per due domeniche consecutive al Teatro Comunale ( inizio dei concerti alle ore 21). Domenica 23 aprile sul palcoscenico il sassofonista Francesco Cafiso con il progetto “La Banda”, un sestetto che annovera Giovanni Amato alla tromba, Humberto Amésquita al trombone, Mauro Schiavone al pianoforte, Pietro Ciancaglini al contrabbasso e Walter Paoli alla batteria. La musica bandistica della sua terra siciliana fornirà la materia prima per una sapiente rilettura jazzistica.

Domenica 30 aprile, tra l’altro in occasione della Giornata Internazionale UNESCO del Jazz, si intrecceranno invece gli ottoni di due esuberanti solisti, Roy Paci alla tromba e Mauro Ottolini al trombone, che condividono la leadership di “Penta Blues”.

In una musica come il jazz, dove il talento si misura non solo sulla tecnica ma anche sulla maturità espressiva necessaria per muoversi creativamente nell’improvvisazione, Francesco Cafiso ci ricorda che regole e limiti sono fatti per essere sorpassati. Nato a Vittoria (Ragusa) nel 1989, Cafiso ebbe i primi contatti con musicisti di fama internazionale all’età di 9 anni. Prima ancora di aver compiuto vent’anni, la lista delle sue collaborazioni annoverava già i nomi di Hank Jones, Cedar Walton, Mulgrew Miller, Jimmy Cobb, Ben Riley, Ray Drummond, Reggie Johnson, Joe Lovano, Bob Mintzer, Enrico Rava, oltre ai vari membri della famiglia Marsalis. Celeberrimo è il suo tour europeo con Wynton Marsalis, risalente al 2003. Cafiso è stato l’unico musicista italiano invitato a suonare a Washington in occasione dell’insediamento presidenziale di Barack Obama, ospite proprio di Marsalis e della sua Jazz at Lincoln Center Orchestra.

Cafiso suona con esuberanza e sa rendere discorsivo anche l’assolo più inerpicato per i prodigi della tecnica, rimanendo sempre addosso alla melodia durante l’improvvisazione: uno stile capace di creare un immediato e potente feeling col pubblico.

Apparso su disco nel 2015 all’interno di un sontuoso cofanetto contenente ben tre dischi con diverse formazioni e progetti, “La Banda” si ispira alla tradizione bandistica ancora tanto radicata in Sicilia. Ne scaturisce un viaggio avventuroso e appassionante, ricco di colori e paesaggi sonori che dipingono con vigore una terra che è il vero crocevia culturale del Mediterraneo. La musica del sestetto è intensa, ricercata ed evocativa, come la tradizione musicale che le fa da piedistallo.

Informazioni

Jazz Network, tel. 0544 405666, fax 0544 405656,

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