JAZZ, BJF 2024: 21 ottobre-17 novembre, tra Bologna, Ferrara e Forlì

Pat Metheny sarà la principale star del Bologna Jazz Festival 2024, che annovera in questa edizione nei grandi teatri cittadini altri protagonisti di massimo rilievo come Mulatu Astatke, Cécile McLorin Salvant e McCoy Legends. Ma nei jazz club ci sarà una programmazione che, a nostro avviso, restituirà un’immagine più significativa, variegata e completa dei del jazz multicolore oggi.

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Crossroads/Imola: Documentare il Jazz

18. aprile 2017 – 20:28No Comment
Crossroads/Imola: Documentare il Jazz

Mercoledì 19 aprile alle ore 21, il Centro Giovanile Ca’ Vaina di Imola (BO) ospiterà una serata a ingresso libero in cui si celebrerà il rapporto tra jazz e arti visive, oltre che la memoria di un’importante fetta della storia del jazz italiano, con “Documentare” il Jazz (a cura di Franco Minganti e Giorgio Rimondi) e il film documentario “Al Capolinea – Quando a Milano c’era il jazz” di Marianna Cattaneo

Verrà così preparata la strada ai due attesi concerti che si terranno a Imola il 21 (con Paolo Fresu) e il 27 aprile (con Fabrizio Bosso ed Enrico Rava) entrambi al Teatro Ebe Stignani all’interno della vasta programmazione del festival regionale Crossroads, organizzato da Jazz Network e dall’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna.

Con l’ausilio di sequenze di alcuni film e documentari che hanno fatto la storia del jazz tra cinema e televisione, come il corto Jammin’ the Blues (1944), il programma televisivo della CBS The Sound of Jazz (1957) o ancora Jazz on a Summer’s Day (1959) e A Great Day in Harlem (1994), Franco Minganti e Giorgio Rimondi passano in rassegna le diverse modalità con cui musica e immagine si sono fuse sullo schermo e nella mente. Il jazz viene così esplorato non solo come musica ma anche come circolazione di memoria e immaginario. Come per tutte le arti, il jazz ha una sua storia particolare di “messa in immagine”, con le sue icone, i suoi generi, le sue convenzioni.

Il film documentario Al Capolinea – Quando a Milano c’era il jazz di Marianna Cattaneo punta l’obiettivo su quello che è stato definito da critici e musicisti il “tempio del jazz italiano”. La storia del locale, con i concerti e la scuola di musica, il palco e il backstage, il pubblico e i musicisti, prende forma attraverso i racconti di chi l’ha vissuto e gli ha dato un’identità: gli artisti e la figlia del proprietario ormai scomparso, Giorgio Vanni. E la rievocazione emoziona per l’intensità con cui i protagonisti si aprono ai ricordi.

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