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L’audiovisivo “Cuba, Amo Esta Isla” (online in youtube) è un omaggio al popolo e alla cultura cubana e non è una adesione al sistema politico del Paese. Un potpourri di immagini e suoni dell’Isla Grande di Gianfry Grilli

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Crossroads/Modena: Leyla McCalla da New Orleans

3. aprile 2017 – 11:31No Comment
Crossroads/Modena: Leyla McCalla da New Orleans

Si svolgerà alla Tenda, con il trio di Leyla McCalla (cantante e violoncellista, oltre che suonatrice di banjo), la seconda tappa a Modena dell’edizione 2017 del festival itinerante Crossroads. Il concerto, in programma giovedì 6 aprile (ore 21:30), porterà nel cuore dell’Emilia il melange sonoro di quel crocevia di stili musicali che è New Orleans. Canzoni impregnate di umori e colori, la cui peculiarità è ben raffigurata dall’organico strumentale: assieme alla McCalla ci saranno Free Feral (violino, voce) e Daniel Tremblay (chitarra, banjo, percussioni, voce).

Leyla McCalla è una violoncellista di formazione accademica. Ma quello che si ascolta oggi nei suoi concerti è il frutto di un personale ripensamento dello strumento, portato al di fuori dei canoni classici e trapiantato in una terra di confine tra vari folklori, con le sue tessiture ricche di rimandi pan-africani. Alle sottigliezze ritmiche della parte strumentale, Leyla affianca un suadente senso del beat vocale, cantando in inglese, francese e creolo haitiano.

Nata a New York City da genitori haitiani, Leyla è cresciuta in un’area suburbana del New Jersey, ma ha passato anche alcuni anni dell’adolescenza in Ghana. Completati gli studi alla New York University, si è trasferita a New Orleans. Qui, mentre assorbiva la particolare tecnica d’arco dei suonatori di strada, la sua vita musicale è radicalmente cambiata. Invitata a far parte dei Carolina Chocolate Drops, un ensemble di archi afro-americano, si è unita al gruppo per una registrazione discografica e per una intensa attività concertistica. Poi è arrivato rapidamente il passo verso l’attività da solista.

Il suo album di debutto, Vari-Colored Songs: A Tribute to Langston Hughes (2013), è stato scelto come disco dell’anno dal London Sunday Times. Ma da quell’iniziale successo Leyla si è già mossa in avanti, con A Day for the Hunter, A Day for the Prey (2016). Anche in questo nuovo disco emerge il sensibile melange di varie culture musicali tradizionali (creola, Cajun e haitiana) con il jazz e il folk statunitense, che dà vita a canzoni eleganti, argute, cariche di freschezza.

Informazioni

Jazz Network, tel. 0544 405666, fax 0544 405656,

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