Mostra tutti: aprile 2017
Sabato 8 aprile, ore 21.30, al Jazz Club Ferrara (Torrione San Giovanni), il grande jazz firmato dal quartetto Roberto Gatto International che allinea, oltre al versatile band leader e batterista romano, un brillante virtuoso del basso elettrico come Dario Deidda, il pianista newyorkese Sam Yahel e il sassofonista spagnolo Javier Vercher. Il quartetto suonerà poi domenica 9 aprile a Castel San Pietro (Bo) chiudendo la rassegna Cassero Jazz, in collaborazione con Crossroads.
“Lenin vince ancora, ma naturalmente non Ilich Ulianov bensì Lenin Moreno. Gia’ vicepresidente con Rafael Correa, gia’ delegato speciale per i problemi degli invalidi per le Nazioni Unite, nominato da Ban Ky Moon, ha vinto il ballottaggio delle elezioni in Ecuador”. Il pezzo ci è pervenuto da Giancarlo Guglielmi residente all’Avana che pubblichiamo per dare spazio alle libere opinioni.
Venerdì 7 aprile, ore 21.30 (Jazz Club Ferrara) con Gegè Telesforo approda al Torrione Soundz For Children, progetto ideato da Unicef e dallo stesso Telesforo volto a trasmettere ai più piccoli i valori del rispetto, dell’inclusione e della solidarietà attraverso la musica. Affiancano l’eclettico leader la talentuosa vocalist newyorchese Joanna Teters, Alfonso Deidda al sassofono, tastiere, flauto e voce, Seby Burgio al pianoforte e tastiere, “Fratello” Joseph Bassi al contrabbasso e Dario Panza alla batteria.
Nella città estense dal 17 al 21 aprile il Jazz Club Ferrara propone – in esclusiva europea e con il contributo di Caffè Meseta – un’imperdibile occasione formativa e di approfondimento con “Samba Meets Jazz”, masterclass condotta da due protagonisti del genere come il contrabbassista Nilson Matta ed il chitarrista Chico Pinheiro. Gli incontri presso il Torrione San Giovanni di Ferrara.
Edizione numero 30 per Cassero Jazz. La rassegna castellana organizzata dal Combo Jazz Club e dalla Polisportiva Uisp di Castel San Pietro Terme festeggia trent’anni di programmazione di alto livello. Il festival si svolgerà il 7-8 e 9 Aprile (Teatro Comunale di Castel S.Pietro Bo) con tre importanti progetti. Inaugura Paolo Fresu venerdì 7 aprile, mentre a Roberto Gatto la serata di chiusura, domenica 9. Sabato 8 il duo De Leo/Puglisi. Cassero Jazz è nel prestigioso cartellone itinerante CROSSROADS – Jazz e altro in Emilia Romagna .
Si svolgerà alla Tenda, con il trio di Leyla McCalla (cantante e violoncellista, oltre che suonatrice di banjo), la seconda tappa a Modena dell’edizione 2017 del festival itinerante Crossroads. Il concerto, in programma giovedì 6 aprile (ore 21:30), porterà nel cuore dell’Emilia il melange sonoro di quel crocevia di stili musicali che è New Orleans. Canzoni impregnate di umori e colori, la cui peculiarità è ben raffigurata dall’organico strumentale: assieme alla McCalla ci saranno Free Feral (violino, voce) e Daniel Tremblay (chitarra, banjo, percussioni, voce).
Saranno nel segno delle più prestigiose trombe jazz statunitensi i due concerti in programma alla Casa della Musica di Parma di Crossroads. Il primo appuntamento, mercoledì 5 aprile, ore 21, vedrà salire sul palco uno dei più eloquenti rappresentanti della nuova generazione, Avishai Cohen, recentemente consacrato dall’esordio discografico sull’etichetta ECM, in quartetto con Jonathan Avishai (pianoforte), Yoni Zelnik (contrabbasso) e Ziv Ravitz (batteria). Il 26 aprile invece sarà il turno di una “vecchia tigre” come Tom Harrell.
Il concerto di lunedì 3 aprile, ore 22, Sala Paradiso di San Lazzaro di Savena (BO) segna l’inizio della collaborazione tra il festival itinerante Crossroads e la rassegna Paradiso Jazz. Protagonista della serata sarà la Sun Ra Arkestra, una delle formazioni più pittoresche della storia del jazz che prosegue l’attività anche dopo la scomparsa del suo carismatico fondatore. L’Arkestra è una sorta di comune jazzistica in cui la musica è fortemente idealizzata e improntata alla massima libertà espressiva.
Torrione al completo per l’attesissimo concerto dell’altosassofonista afroamericano STEVE COLEMAN con il trio Reflex. Dalla prima all’ultima nota una performance infuocata di Coleman che suona ad occhi chiusi (in tutti i sensi) e tenendo in pugno il pubblico (molti giovani, …buon segno) come non si vedeva da tempo. Un trionfo e una grandissima prestazione anche dei due sodali, il bassista Anthony Tidd e il batterista Sean Rickman, e quando al termine qualcuno chiedo loro: bravi, ma è jazz contemporaneo, è free, è fusion? loro rispondono : “No, no, è musica originale, originale!!!”.