Ravenna: Jazz & Poetry
Jazz & Poetry è la nuova rassegna musicale che arricchisce ulteriormente le proposte concertistiche del Jazz Network di Ravenna, che spaziano dal grande festival ‘contenitore’ Crossroads a Ravenna Jazz e Pazzi di Jazz. E ora appunto, Jazz & Poetry: connubio tra musica live e recitazione poetica, quattro appuntamenti a cadenza settimanale dal 3 al 24 ottobre presso il Chiostro dell’ex convento dei Cappuccini di Ravenna (in caso di maltempo i concerti si terranno nella Chiesa adiacente), sempre con inizio alle ore 21. Ingresso con offerta consigliata € 4.
A fornire l’ingrediente jazz arriveranno alcuni duetti tra i più rappresentativi sia della scena nazionale che regionale: Fabrizio Bosso con Julian Oliver Mazzariello, Javier Girotto con Natalio Mangalavite, Alessandro Scala con Sam Gambarini. Con Silvia Donati e Daniele Santimone si farà invece rotta verso la canzone brasiliana. I temi musicali di ogni concerto troveranno poi un controcanto nelle selezioni poetiche a tema affidate alla recitazione di Franco Costantini. Se il jazz è “rivoluzione dei suoni” (come disse Eric Hobsbawm), la poesia è “rivoluzione del linguaggio”. Il primo stravolge la tradizionale sintassi musicale, la seconda demolisce il prosaico ordine del discorso: la parentela tra le due arti è dunque alquanto stretta. Ed è da questa consapevolezza che prende le mosse la rassegna Jazz & Poetry, organizzata da Jazz Network con la collaborazione della Fraternità San Damiano.
L’apertura di Jazz & Poetry, martedì 3 ottobre, sarà affidata al duo che affianca la tromba di Fabrizio Bosso al pianoforte di Julian Oliver Mazzariello. La loro musica è già in sé un distillato di poeticità, che sarà ulteriormente amplificata dalle scelte letterarie di Franco Costantini, che punteranno su un tema forte come “Amor sacro e amor profano”. Scanditi con fine dizione si ascolteranno versi del Cantico dei Cantici, di Teocrito, San Francesco, Leopardi, Jacopone da Todi, Shakespeare, in un’alternanza di epoche nonché di amori, divini o umani.
Intanto Bosso e Mazzariello trascenderanno gli steccati stilistici, spaziando dai classici del jazz e della canzone italiana a celeberrimi temi cinematografici e composizioni originali. Materiali musicali eterogenei ma accomunati da una intensa vena melodica diventano terreno fertile per improvvisazioni sorprendenti, tensioni liriche e distensioni armoniche, energia ritmica e colorismo strumentale avvolgente. Le sottigliezze di Mazzariello e le volate solistiche di Bosso imprimeranno a tutto ciò un inconfondibile tocco di leggiadria.
Mercoledì 11 ottobre, il duo formato dagli argentini Javier Girotto (sax) e Natalio Mangalavite (tastiere) porgerà a Franco Costantini l’opportunità di porre sul leggio le opere poetiche di Jorge Luis Borges e di altri fondamentali esponenti della poesia argentina (José Hernández, Manuel Puig, Julio Cortázar, Ernesto Sábato). Tra i tanti melting pots nei quali si è riversato il linguaggio del jazz, quello italo-argentino ha sicuramente in Girotto il suo miglior rappresentante. Il sassofonista sa sfoggiare sia un’anima più tanguera e latina che un’indole più ‘black’, in una perfetta compenetrazione dei caratteri musicali sudamericani e di quelli più prossimi all’improvvisazione afroamericana.
Dall’Argentina, martedì 17 ottobre si sconfinerà in Brasile con “Il Coelho in una stanza”: un omaggio alla poesia brasiliana (e di lingua portoghese) da Quintana a Pessoa. La voce recitante di Franco Costantini troverà in questo caso una eco poetica nel duo di Silvia Donati (voce) e Daniele Santimone (chitarra): una formazione cameristica con la quale la cantante bolognese porta alla ribalta proprio la sua predilezione per la musica carioca, un ambito nel quale eccelle come una delle migliori interpreti nazionali.
Martedì 24 ottobre con “Beat-bop” si risalirà il continente americano sino agli Stati Uniti: l’ultimo appuntamento di Jazz & Poetry sarà affidato alle sonorità groovy del sassofonista Alessandro Scala e l’organista Sam Gambarini, un duo energico e di grande impatto sonoro, grazie a un’efficace miscela di funk, soul, bossa e jazz. Il repertorio musicale gioca in maniera accattivante con le sonorità Blue Note degli anni Cinquanta e Sessanta, mentre la recitazione poetica affidata a Franco Costantini caricherà la musica delle potenti scelte linguistiche e semantiche del ‘poeta jazz’ Jack Kerouac e della letteratura ‘ribelle’ made in USA.
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