Ravenna: Scala, Gambarini & Costantini
Martedì 24 ottobre (ore 21, Chiostro dell’ex convento dei Cappuccini di Ravenna, in via Guglielmo Oberdan 6 – In caso di maltempo: concerto nella Chiesa adiacente) l’ultimo appuntamento della rassegna Jazz & Poetry sarà un incontro tra la musica jazz e la letteratura ‘ribelle’ statunitense, con un particolare risalto per i versi di Jack Kerouac. Le letture poetiche di “Beat-bop”, affidate alla voce recitante di Franco Costantini, troveranno una dinamica versione sonora nella musica del duo formato da Alessandro Scala (sassofoni) e Sam Gambarini (organo Hammond).
Alessandro Scala e Sam Gambarini costituiscono un duo energico e di grande impatto sonoro, grazie alla loro efficace miscela di funk, soul, bossa e jazz. Il repertorio gioca in maniera accattivante con il groove e le sonorità Blue Note degli anni Cinquanta e Sessanta. Scala e Gambarini esibiscono i frutti di un lungo affiatamento reciproco, anche in altre formazioni stabili come il trio Jazz à La Mode.
Il sassofonista ravennate Alessandro Scala, classe 1968, è noto nei giri del jazz, della bossa nova, del nu-jazz e del funk. In questi generi si cimenta sia alla testa di propri gruppi (nei quali compaiono spesso Flavio Boltro, Fabrizio Bosso, Rosalia de Souza) che in qualità di sideman al servizio di leader come Sam Paglia. Perfezionatosi anche sotto la guida di Jerry Bergonzi, Bob Mintzer, Steve Grossman e Rosario Giuliani, Scala ha accumulato nel corso degli anni un enorme numero di collaborazioni: da Bob Moses a Jimmy Owens, James Thompson, Simone Zanchini…
L’organista Sam Gambarini ha vissuto una lunga stagione musicale in Gran Bretagna, dove si trasferì nel 2000, segnalandosi come uno dei session men più richiesti. Ha affinato il proprio linguaggio jazzistico esibendosi nelle più prestigiose location della scena londinese, accompagnando tra gli altri Snowboy, Fred Wesley, Courtney Pine. Tra le sue frequentazioni musicali italiane ricordiamo invece Marco Tamburini e Fabrizio Bosso.
Il tema musicale della serata apre le porte a un omaggio al ‘poeta jazz’ Jack Kerouac e alla letteratura ‘ribelle’ made in USA. L’iperbole e la provocazione sono da sempre nel DNA della poesia (persino in Dante). In Kerouac, diventano i fulcri dell’intero impianto dei versi: “Il jazz s’è suicidato. / Fate che la poesia non faccia la stessa fine. / Non temiate l’aria fredda della notte. / Non date retta alle istituzioni”. Toccherà a Franco Costantini dare voce ai toni esaltati e sopra le righe di questo connubio tra versi e musica.
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