YORUBA in BO
A Bologna si parla, si canta e si ritma Yoruba. Che è anche il nome della band che nonostante la provenienza esotica (afrocubana) è totalmente nostrana e diretta da Andrea Grillini, batterista residente a Ozzano Emilia, località, tra l’altro, dove provano i cinque giovani musicisti con doti improvvisative e linguaggi maturi che si muovono agilmente tra afrofunkjazz, canti yoruba, toques batà, cascara, clave di ispirazione cubana uniti a accenti mainstream tipici di brass band neworleansiani e/o cool.
E’ la new creative music con tinte latin svolta con un formato a metà tra New Orleans e L’Avana, senza pianoforte e senza basso. Sono tre fiati (tuba, trombone, sax e clarinetto) e due percussionisti (batteria+ congas, batà, chequeré, clave a pedale, campane) per un progetto musicale degno di grande attenzione per le precise peculiarità poliritmiche, armoniche e timbriche, e giochi di incastri interessanti. Dopo il concerto alla Scuola Ivan Ilich di Bologna (perfomance registrata per il nuovo disco) del 29 ottobre, il quintetto sarà il primo di novembre al festival Mantova Jazz, quindi chi è in zona non si faccia sfuggire questo gruppo formato da Grillini, William Simone, Glauco Benedetti, Federico Pierantoni, Filippo Orefice e che rispettivamente suonano batteria, set di congas/batà/chequerè/campane, tuba, trombone, sax ten/clarinetto.