America latina: un anno di nuovi Presidenti
Meno di quattrocento milioni i cittadini latinoamericani che andranno o hanno diritto di andare a votare nel 2018 per eleggere nuovi presidenti. Tra questi paesi, in ordine alfabetico, ci sono Brasile, Colombia, Costa Rica, Cuba, Messico, Paraguay e Venezuela. Il primo luglio si inizia dal Messico.
Ci sarà un enorme rimescolamento dell’attuale situazione dopo i fallimenti di numerosi governi latinoamericani che hanno governato negli ultimi anni, la corruzione che continua a farla da padrone ovunque e in ogni coalizione di destra o di sinistra. I primi a esprimersi, escludendo Cuba che è un caso a parte, saranno i messicani che andranno al voto il 1° luglio. E di una probabile candidata alla presidenza ne ha parlato Il Manifesto (sabato 13 gennaio 2018). Interessante l’intervista all’indigena zapatista Marichuy, che sta girando il Paese per raccogliere un milione di firme per rendere possibile la sua candidatura fuori dai partiti per rompere il duello eterno Pan/Pri. “Le strutture patriarcali non facilitano il ruolo e la presenza delle donne – dichiara Marichuy -, e dobbiamo partecipare con più decisione, senza paura”.