QUIJADA, grazie all’asino
🎶Evviva l’Asino! Ciuco, somaro, ciuccio, brecca (asina in romagnolo), burro (in spagnolo),ma è sempre lui, l’asino, uno dei pochi animali domestici originari dell’Africa. Si fa presto a dire che l’Asino (quadrupede!) ha una voce sgradevole, è testardo e poco amorevole. E bruttino. Tutto smentito da piacevoli filmati video in circolazione. Poi è bello ciò che piace!
Poi è buono, risparmioso, ecologico, terapeutico, filosofico( capacità di sopportazione e adattamento da vendere a tutti noi). Oltre ad aver partecipato alla storia di grandi civiltà mediterannee, asiatiche, è protagonista nel Vangelo, eccetera. Fermiamoci qui, ma ce ne sarebbe da dire. Bene, non ci crederete, però l’asino è stato forzatamente generoso (poverino!) sopportandoci per farci divertire anche dopo la sua dipartita: la sua mascella (mandibola) è diventata Quijada (nota anche come carachacha, cumbamba in paesi dell’America latina) contribuendo all’arricchimento degli spettacoli e dei ritmi nelle Americhe, nord, centro e sud: strumento dei Minstrel negli Usa, nel folklore del Sudamerica, da Cuba in giù.
In Perù ci sono ancora gruppi che raschiano a tutt’andare i denti e fanno vibrare la mandibola rilasciando suono sordi. Da qui è derivato il meccanico vibra-slap che continua a ritmare nelle orchestre moderne, soprattutto di musica latina. E i cultori più attenti sanno che questo strumento ha fatto capolino anche nelle produzioni latin rock di Carlos Santana, nei gruppi di musica latina, del folklore, salsa. (gfg)