America Latina … in rassegna (19/4)
Le notizie latinomericane selezionate sulla stampa nazionale degli ultimi dieci giorni parlano di Brasile, Messico, Colombia, Cuba, Bolivia, Ecuador e Argentina.
Brasile/ Lula libero! Il premio Nobel per la Pace (1980) Adolfo Pérez Esquivel, argentino, amico di Papa Francesco, ha chiesto la libertà di Luiz Inácio Lula da Silva di fronte alla Policía Federal di Curitiba cui ha fatto anche richiesta di vedere Lula. “Siamo qui con Leonardo Boff, vogliamo Lula per rimediare a questo grave ingiustizia”, ha tuonato Pérez Esquivel.
Messico/ Verso nord, stato di Oaxaca. Il 3 aprile 2018 un gruppo di migranti centroamericani, in gran parte provenienti dall’Honduras, protesta contro la politica migratoria del presidente statunitense Donal Trump. La carovana, di circa duemila persone e partita a metà marzo dall’America Centrale, ha scatenato una serie di tweet violenti da parte di Trump…per impedire ai migranti di raggiungere il confine con gli Stati Uniti (Internazionale, 13/4/2018)
Brasile/ Una sentenza politica per Lula….se la persecuzione contro l’ex presidente era già stata irrimediabilmente screditata dalla scandalosa mancanza di prove – Lula è stato condannato in base alla “convinzione” dei magistrati sulla sua colpevolezza – le ultime decisioni del giudice Sergio Moro sono l’ennesima dimostrazione dell’illegittimità del processo…Moro ha confermato ancora una volta la natura politica delle accuse, violando le garanzie costituzionali…ennesimo segnale della preoccupante deriva antidemocratica in corso nel più grande paese dell’America latina (La Jornada, Messico – Internazionale 13/4/2018)
Brasile/ il Brasile diviso sull’arresto di Lula. Il 7 aprile l’ex presidente brasiliano, leader del Partito dei lavoratori, si è consegnato alla giustizia. Deve scontare dodici anni di carcere per corruzione,ma si proclama innocente….Lula spera che il suo arresto provochi un’ondata di proteste nel paese. … “io no sono al di sopra della giustizia, ma credo in una giustizia fondata su prove concrete, non sulle idee”. (Le Monde, Internazionale 13/4/2018)
Colombia/ La pace minacciata: Il 9 aprile José Santrich, ex comandante delle FARC è stato arrestato a Bogotà su mandato dell’Interpol. Santrich è accusato da un tribunale di New York di aver organizzato l’esportazione negli Usa di dieci tonnellate di cocaina. C’è chi sostiene che si tratta di un modo per impedire agli ex combattenti di fare politica. (Internazionale, 13/4/2018)
Cuba/ Il 19 aprile l’Assemblea nazionale cubana ha nominato il nuovo Presidente di Cuba. E’ Miguel Diaz-Canel e per la prima volta dall’inizio della Rivoluzione non si chiama Castro.
Bolivia/ Il 4 aprile un tribunale statunitense ha giudicato l’ex presidente della Bolivia, Sanchez de Lozada, responsabile della morte di decine di manifestanti nel 2003.
Brasile/ Più di venti persone sono morte il 10 aprile in un tentativo di fuga da un carcere di Belém, nello stato di Parà, nel nord del Paese.
Ecuador/ Diari indigeni. Il fotografo Nicola Okin Frioli ha incontrato le comunità che vivono nella regione amazzonica dell’Ecuador e lottano per preservare la foresta e il loro stile di vita. Ecuador come Colombia. Perù e Cile, è ricco di oro, argento e rame.
Argentina/ Il bello delle trasferte. Non importa qual è la destinazione e come raggiungerla. Per gli ultrà argentini la cosa che conta è seguire la loro squadra di calcio. Ma non tutti vivono il viaggio nello stesso modo…. può capitare di fare insieme un viaggio in moto per dividere il costo della benzina e di dormire in tenda lungo la strada (Pagina 12, Argentina – Internazionale 13/4/2018)
Cuba/ Il giornalista Alfredo Somoza (argentino, lavora per Radio Popolare) ha rilasciato un’interessante intervista a Benedetta Capelli (Vatican News- Città del Vaticano)/ Cuba aspetta il nuovo Presidente Miguel Diaz-Canel
Cuba/ Omero Ciai, Le nuove sfide della Cuba dei cinquantenni (la Repubblica, 18/4/2018)