JAZZ, BJF 2024: 21 ottobre-17 novembre, tra Bologna, Ferrara e Forlì

Pat Metheny sarà la principale star del Bologna Jazz Festival 2024, che annovera in questa edizione nei grandi teatri cittadini altri protagonisti di massimo rilievo come Mulatu Astatke, Cécile McLorin Salvant e McCoy Legends. Ma nei jazz club ci sarà una programmazione che, a nostro avviso, restituirà un’immagine più significativa, variegata e completa dei del jazz multicolore oggi.

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Latin & Jazz: Marialy Pacheco /Aaron Goldberg

17. maggio 2018 – 17:15No Comment
Latin & Jazz: Marialy Pacheco /Aaron Goldberg

Correggio in Latin & Jazz. 16 maggio 2018, Teatro Asioli di Correggio(Ra), serata indimenticabile, due performance con musicisti strepitosi: Marialy Pacheco & Rhani Krija seguito dal trio Aaron Goldberg.

 

Il primo set, “MaroCuba”, è stato un formidabile omaggio ai grandi maestri della musica cubana (Ernesto Lecuona, pianista e illuminato compositore) e dell’afrocuban jazz (Mario Bauzá, clarinettista, sassofonista poi trombettista e direttore d’orchestra, iniziò nel jazz con Cab Calloway, poi a fianco dell’inseparabile cognato Machito ) della nuova star del pianismo caraibico MARIALY PACHECO (in duo con Khani Krija). Ora il pianismo jazz cubano è anche donna e i maschietti degli 88 tasti dovranno stare all’erta per non essere spodestati. Il LA della serata correggese, in piano solo, con El Manisero ( la più celebre canzone del folklore cubano ispirata al canto di un venditore di arachidi, conosciuta in inglese anche come The Peanut Vendor, e italianizzata in Rumba delle Noccioline), un son-pregon jazzificato e inciso, tra gli altri, anche da Louis Armstrong, Duke Ellington, Stan Kenton, Stephane Grappelli ecc…; poi Marialy intona i duetti con il talentuosissimo percussionista Khani Krija (nordafricano, che offre nuovi colori e accenti al latin con djembé, cajón, darbuka, tamburi a cornice del Marocco ecc.) per presentare quasi tutto l’album “Duets”, da Burundanga a La Comparsa,  Gitanerias, Capricho do Sul… per finire su un extra, Mambo Inn di Mario Bauzá, precursore del cubop.

Dieci minuti di pausa e altra rumba (è il caso di dirlo) con il trio jazz dell’ottimo pianista Aaron Goldberg con standard e altri pezzi suonati con swing impressionante. Tra l’altro il groove grondava qua e là scansioni afro-cubaneggianti del poliedrico Leon Parker, ottimo batterista, tecnica da vendere ma grande dal lato creativo e anche nel mixare vocalese, scat e altro (di cui lo stesso Leon non sa dire) nel imbastire piacevolissimi dialoghi con Aaron sollecitati dal contrabbasso di Matt Penman. Si sa che prevalentemente la mia è un’anima è sensibile alle pulsazioni latin ma quando ascolto jazzisti puliti e di vaglia come quelli appena citati, be’… In sintesi, due concerti da ricordare, e grazie a Correggio Jazz e Crossroads che hanno il merito di offrire una visione allargata delle musiche americane. (Gfg)

Marialy Pacheco

Marialy Pacheco -Rhani Krija

Marialy

Rhani Krija


Aaron Goldberg trio

Leon Parker

Leon Parker_

Matt Penman

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