Ravenna Jazz sfuma in Latin
RAVENNA JAZZ si conclude con lievi sfumature di Latin. Si parte venerdì 11 maggio (CISIM, Lido Adriano- RA, ore 21.30) con il cantante e polistrumentista Raul Midón, afroamericano del Nuovo Messico, con padre di origini argentine. Il New York Times l’ha definito “un one-man band che trasforma la sua chitarra in un’orchestra e la sua voce in un coro”.
Raul Midón, afroamericano del Nuovo Messico, con padre di origini argentine, il New York Times lo definisce “un one-man band che trasforma la sua chitarra in un’orchestra e la sua voce in un coro”. Ma al contempo riesce a creare con bongos e claves un accattivante tappeto ritmico su cui liberare improvvisazioni vocali e strumentali.
Nell’attesa, consiglio di rileggere l’articolo di Sandra Costantini“Raul’n’Soul” (PAN n.1/2015). http://www.erjn.it/pan/archivio/pan1-15/pag10-11.htm.
Su Musica Jazz (maggio 2018), Marta «Blumi» Tripodi l’ha intervistato prendendo spunto dal suo ultimo album, dichiaratamente il più sperimentale e senza compromessi. Tra le domande anche questa. MBT “Perché intitolare il tuo album «Bad Ass And Blind», un titolo che potrebbe essere tradotto con «Cazzuto e cieco»?
E Raul Midón risponde: “Volevo banalmente portare l’attenzione su ciò che faccio. È il secondo album che pro- duco e registro da solo: sono finalmente coinvolto nell’intero processo, non semplicemente in quello artistico, e mi sento un supereroe!”. Consigliatissimo il concerto a due passi dal Mare Adriatico e a 10 minuti dalla città di Ravenna. Ma, ripeto, non dimenticate di leggere gli articoli segnalati poco sopra sul poliedrico Raul.
Sabato 12 maggio, ore 18:30 presso il Il Roma Caffè & Ristorante, Piazza del Popolo 17 di Ravenna, Aperitif con il sassofonista Alessandro Scala versatissimo nella carioca bossa nova.
Domenica 13 maggio si conclude il festival al Teatro Alighieri di Ravenna con il piano solo di CHICK COREA, che di latin se ne intende, ma qui viaggia su un binario parallelo, è un’altra storia. Ma la sera prima un’altra storia verrà raccontata dai SONS OF KEMET, quartetto insolito con due batterie, tuba e sax tenore del leader Shabaka Hutchings (cresciuto per qualche anno alle Barbados ma influenze caraibiche nella sua cifra ne sono rimaste pochine a quanto ci è dato ascoltare ma…): Sabato 12 maggio, ore 21:30, al club Bronson di Madonna dell’Albero (RA), un crogiuolo di sonorità dove il ritmo non manca. (gfg)