SAVANA FUNK parla con la chitarra
QUANDO LA CHITARRA E’ MULTILINGUE si apre una grande vena che invita a ballare il pubblico mentre si intreccia rock, blues, country, rumba congo-zairese, Hendrix, Page, Van Halen, Clapton, B.B. King, Franco: questa è la formula adottata dal chitarrista veneto Aldo Betto sostenuto dalla ritmica di Blake C.S. Franchetto – basso e Youssef Ait Bouazza alla batteria, ovvero Savana Funk Trio che ha concluso la rassegna la Vena del Jazz di Imola coordinata da Fabio Ravaglia per il Combo Jazz locale.
L’occasione è servita al gruppo per presentare anche il loro ultimo album Bring in the new. L’atmosfera creatasi nel parco adiacente la Rocca imolese sapeva più di Woodstock che di New Orleans o Chicago e l’impatto sul numeroso pubblico è stato forte, dimostrando che la ricetta semplice della rassegna presso il Caffè della Rocca funziona, e in modo sorprendente valorizzando artisti nostrani. Per chiarezza durante la serata sarebbe stato utile spiegare che il jazz ( (anima e cuore della Vena) era presente nella modalità dell’improvvisazione, con qualche accento ma niente di più. Un’escursione quindi dalla via maestra del Jazz compensata però dalla notevole abilità di Betto che saputo richiamare brillantemente nelle sue corde elettrificate alcune delle grandi leggende della chitarra moderna come quelli sopracitati. Alla prossima edizione.
(G.F. Grilli)