CD Novità: Dizzy con Clave di Carlos Henriquez
Il contrabbassista Carlos Henriquez con questo bellissimo omaggio a Dizzy Gillespie si rivela un brillante arrangiatore. “Dizzy Con Clave Live From Dizzy’s Club Coca-Cola” (Rodbrosmusic), realizzato con un versatilissimo ottetto, è una esplosiva carrellata di jazz en clave che rivisita le più leggendarie composizioni di Gillespie: oltre a quelle fondative del cubop durante la fase d’oro con Chano Pozo Gonzales troviamo Groovin’ High firmata assieme a Charlie Parker. Ma nel pacchetto delle nove tracce anche Trinidad-Goodbye di Kenny Barron.
Diciamolo subito: questo cd è un fantastico intreccio di cubop, rumba, son, timba e salsa che soddisferà gli appassionati del jazz di impronta afrocubana e tutti i fan di musiche latine. Il merito è del talentuoso contrabbassista del Jazz At Lincoln Center Orchestra e delle formazioni di Wynton Marsalis. Quindi un musicista che sa bene il fatto suo e che ora si è cimentato nuovamente con i panni del bandleader. Infatti Carlos Henriquez, quarantanni, newyorchese ma di origini portoricane, ha montato un ottetto di strepitosi solisti ( con una micidiale front line a quattro fiati) per confezionare questo straordinario omaggio non solo alla figura del grandissimo trombettista John Birks Gillespie ma anche all’incontro tra la rivoluzionaria musica afroamericana degli anni Quaranta, ossia il bebop, e i ritmi e canti afrocubani di Chano Pozo. Le nove tracce dell’album sono introdotte dalla eccellente versione di A Night in Tunisia, ma i pezzi che a nostro avviso fanno scintille sono Guarachi Guaro, Manteca e Bebop. Prima di concludere è doveroso citare gli artisti (tutti strepitosi sul piano dell’improvvisazione) che hanno contribuito alla realizzazione di questo magico progetto (una sorta delle storiche session di Salsa meets Jazz): il pianista cubano Manuel Valera, la tenorsassofonista cilena Melissa Aldana, le trombe di Michael Rodriguez e Terrel Stafford, il trombone di Marshall Gilkes, poi nella fortissima sezione ritmica troviamo Obed Calvaire alla batteria e Anthony Almonte, conguero e vocalist in possesso di notevoli doti come rumbero e sonero. Disco da ascoltare, assolutamente! Imperdibile! (gfg)