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BERGAMO JAZZ FESTIVAL 2019, il programma

5. febbraio 2019 – 17:55No Comment
BERGAMO JAZZ FESTIVAL 2019, il programma

Organizzato da Fondazione Teatro Donizetti con la Direzione Artistica di Dave Douglas, Bergamo Jazz Festival 2019 si svolgerà dal 21 al 24 marzo: numerosi artisti internazionali e giovani talenti si alterneranno nei teatri, nei musei, nelle strade e in locali dove la musica è di casa. Giunta alla sua quarantunesima edizione, a 50 anni esatti dalla prima, la rassegna jazzistica bergamasca, che da sempre è prestigiosa vetrina di una musica dalle molte facce e inflessioni linguistiche, per  la prima volta  offre uno sguardo alla musica africana. 

Al quarto mandato di Direttore Artistico, il musicista americano Dave Douglas ha allestito un cartellone che nella sua articolazione getta per la prima volta uno sguardo alla musica africana, senza trascurare nomi storici del jazz e le tendenze più avanzate di questa musica. E per la prima volta Bergamo Jazz incontra sul suo cammino, con uno special event “fuori festival”, il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, prestigioso partner che va ad aggiungersi alle numerose associazioni culturali e imprenditoriali con cui da anni si è intessuta una proficua collaborazione. Di particolare rilievo sarà anche l’omaggio, in concomitanza con il suo settantacinquesimo compleanno, al più illustre dei jazzisti bergamaschi, Gianluigi Trovesi.

Gianluigi Trovesi “75th Birthday Celebration”

Giovedì 21 marzo (ore 21.00), il Teatro Sociale di Città Alta farà da cornice ideale a quella che si preannuncia come una vera e propria festa di compleanno: Gianluigi Trovesi, 75 anni compiuti il 10 gennaio, sarà il protagonista principale di una intera serata nel corso della quale il polistrumentista di Nembro offrirà un piccolo ma significativo spaccato delle esperienze di cui è stato ed è artefice. Si comincerà con l’attualità: il quintetto “orobico”, che ha da poco pubblicato l’album Mediterraneamente e al quale si unirà eccezionalmente la pianista israeliana Anat Fort. Presente e passato si intrecceranno invece nel secondo set, contrassegnato dalla partitura orchestrale Dedalo eseguita dalla norvegese Bergen Big Band sotto la direzione di Corrado Guarino. Special guests, oltre allo stesso Trovesi, due musicisti tedeschi, il trombettista Manfred Schoof, importantissimo esponente del jazz europeo sin dagli anni Sessanta, e la clarinettista Annette Maye, che proprio sulle orme trovesiane ha mosso i primi passi musicali.

Jazz al Creberg

Per il secondo anno le tre tradizionali serate in abbonamento al Teatro Donizetti, chiuso per importanti lavori di restauro, vengono trasferite al Creberg Teatro e saranno aperte, venerdì 22 marzo, da un’autentica icona del jazz: Archie Shepp. Al fianco dello storico sassofonista ci saranno il pianista francese Pierre-François Blanchard, il contrabbassista di origine ungherese Matyas Szandai e un veterano di infinite battaglie musicali quale il batterista Hamid Drake. La stessa sera si potrà ascoltare uno dei trombettisti più in vista del jazz contemporaneo, Terence Blanchard, che con il suo E-Collective promette sonorità elettriche di ispirazione davisiana e ritmi che virano verso il funk.

Sabato 23 sarà la volta di un altro colosso del sassofono, di generazione successiva a quella di Archie Shepp: David Murray, campione di una musica che guarda al passato ma con i piedi ben piantati nel presente e lo sguardo rivolto in avanti. Anch’egli sarà in quartetto, con David Bryant al pianoforte, Dezron Douglas al contrabbasso ed Eric McPherson alla batteria. Nella seconda parte spazio a una delle nuove regine della musica africana, l’ivoriana Dobet Gnahoré, cantante, danzatrice e percussionista le cui spettacolari performance sono un esplicito invito a staccarsi dalle sedie. Cosa che succederà anche con la musica di Manu Dibango: il cantante e sassofonista camerunense, leggenda vivente della musica moderna africana, sarà con la sua band mattatore assoluto della serata di domenica 24 marzo, nell’ambito di un tour celebrativo dei 60 anni di carriera.

Le tre serate al Creberg Teatro avranno inizio alle ore 21.00.

Jazz in Città

Bergamo Jazz entra nei musei mai come prima fino ad ora con tale frequenza. Giovedì 21 (ore 18.00) è prevista al Museo della Cattedrale la suggestiva solo performance del sassofonista Dimitri Grechi Espinoza, mentre ben tre, e tutti coniugati al femminile, sono gli appuntamenti in programma nel magico Ex Oratorio di San Lupo: venerdì 22 (ore 17.00) con l’Horn Trio della contrabbassista romana Federica Michisanti, uno dei migliori nuovi talenti italiani emersi negli ultimi tempi, sabato 23 (ore 15.00), con la violoncellista tedesca Anja Lechner, virtuosa del suo strumento che si muove con pari abilità fra composizioni di autori contemporanei e libere improvvisazioni, domenica 24 (ore 11.00) con il promettente duo portoghese formato dalla vocalist Sara Serpa e dal chitarrista Andrè Matos.

Per il terzo anno consecutivo Bergamo Jazz entrerà all’Accademia Carrara, dove per sabato 23 (ore 11.00) è in cartellone il collaudato duo vibrafono-batteria/percussioni costituito dal campano Pasquale Mirra e dal chicagoano Hamid Drake.

Significativa presenza femminile anche all’Auditorium di Piazza della Libertà (sabato 23, ore 17.00), con la trombettista inglese Laura Jurd che si produrrà alla guida dei Dinousar, quartetto che fonde il linguaggio del jazz con le più sofisticate sonorità dell’electro-pop.

Rinnovando la propria partnership con Bergamo Jazz, Il Jazz Club Bergamo ha invitato ad esibirsi alla Sala Piatti (domenica 24, ore 15.00) il notevole pianista Jacky Terrasson, definito per il suo stile brillante “il pianista della felicità”. Sempre domenica 24 (al Teatro Sociale ore 17.00) si darà voce anche a una band che sin dai suoi esordi agisce in equilibrio fra jazz e pop sperimentale dalle sfumature cameristiche: i Quintorigo. Il gruppo romagnolo presenterà nell’occasione il suo ultimo album Opposites, nel quale classici del jazz si alternano a brani originali.

Infine, quella che sta diventando una bella consuetudine di Bergamo Jazz: la street parade. Stavolta a suonare e ballare per le strade di Città Bassa (sabato 23, dalle ore 16.00, lungo Via Tasso e Via Pignolo) e Alta (domenica 24, ore 12.00 e ore 18.30) sarà la P-Funking Band, marching band che mescola funk, disco music, hip hop, soul, rhythm’n’blues e jazz sullo sfondo di pirotecniche coreografie.

Scintille di Jazz

Un piccolo festival nel grande festival: così si configura la sezione “Scintille di Jazz”, alla sua terza edizione e sempre affidata alla cura di Tino Tracanna.

Sei i concerti, il primo dei quali vedrà in azione, giovedì 21 alla Marianna (ore 19.00), il trio del pianista bergamasco Ermanno Novali, stella nascente del jazz orobico. A Milano fanno invece base i Dugong, quartetto fondato dal chitarrista Michele Caiati e dal sassofonista Nicolò Ricci (ancora il 21, ma al Tucans Pub, ore 23.30). Disegna invece la traiettoria Torino-Brescia il duo della chitarrista Eleonora Strino, napoletana di nascita, e del contrabbassista Giulio Corini: a loro il compito di introdurre Bergamo Jazz negli spazi de Le Iris (venerdì 22, ore 19.00). Nuova location per il Festival è anche il Museo Bernareggi, nel cui Salone d’Onore si esibiranno i Novotono, ovvero i fratelli clarinettisti Adalberto e Andrea Ferrari (sabato 23, ore 19.00).

Due i concerti nel più abituale IndispArte, entrambi alle 23.30 e seguiti da jam session: venerdì 22 con il nuovo progetto Oofth del sassofonista Massimiliano Milesi, uomo di punta della new thing bergamasca e risultato fra i vincitori del progetto “Nuova Generazione Jazz” dell’Associazione I-Jazz, e sabato 23 con il gruppo I Am A Fish di un altro chitarrista milanese, Marco Carboni.

Around Bergamo Jazz

Concerti ma anche film e incontri didattici: Bergamo Jazz è tutto ciò e molto altro, sin dal pomeriggio di domenica 17 marzo (all’Auditorium di Piazza della Libertà, dalle ore 15.30), con  l’immancabile passaggio di testimone tra Bergamo Film Meeting e Bergamo Jazz, scandito dapprima dalla proiezione di Alfie, pellicola tra le più famose e rappresentative del Free Cinema inglese degli anni Sessanta, diretta da Lewis Gilbert e arricchita dalla colonna sonora firmata da Sonny Rollins. Alle 18.00 avverrà quindi la sonorizzazione di Le Voyage Imaginaire, commedia fantastica girata nel 1925 da Renè Clair. Al sassofonista Roger Rota, uno dei più apprezzati jazzisti bergamaschi, il compito di musicarlo, insieme a un trio costituito appositamente insieme ai colleghi di strumento (ma anche clarinettisti) Marco Colonna e Francesco Chiapperini, personalità preminenti del jazz italiano più avventuroso.

Ancora cinema, in collaborazione con Lab80, martedì 19 (ore 21.00), sempre all’Auditorium di Piazza della Libertà, con la proiezione di un cult movie come The Connection di Shirley Clark: uno dei più riusciti faccia a faccia fra jazz e cinema.

Per la sezione “Jazz School” di Bergamo Jazz 2019 si conferma la partnership con CDpM Europe, cui sono affidati incontri didattici destinati agli alunni delle scuole primarie e secondarie (nell’insieme hanno già aderito oltre 1.900 studenti), nelle mattinate dal 20 al 23 marzo all’Auditorium di Piazza della Libertà. I più piccoli potranno partecipare al primo dei quattro incontri, dal titolo “Tutti quanti voglion fare jazz”, introduzione a un mondo ricco di fascino, nonché di spunti di riflessione culturale e sociale, come il jazz. I più grandi saranno invece accompagnati alla scoperta dell’opera di uno dei più illustri compositori del jazz e di tutto il XX Secolo, Duke Ellington. Gli incontri saranno animati musicalmente dal Santa Lucia Gospel Choir, dalle cantanti Paola Milzani, Elena Biagioni e Gabriella Mazza, dal trombettista Emilio Soana, dal sassofonista Gabriele Comeglio, dal pianista Claudio Angeleri, dal bassista Marco Esposito, dal batterista Luca Bongiovanni e dal musicologo Maurizio Franco. Gli incontri saranno il punto di arrivo di una attività laboratoriale svolta nei mesi precedenti, che nel caso dell’Istituto comprensivo Santa Lucia di Bergamo ha portato alla costituzione di un vero e proprio coro Gospel.

Ma non è tutto: durante le giornate di Bergamo Jazz 2019 le vetrine dei negozi della città verranno allestite a tema, grazie all’iniziativa Bergamo Jazz in Vetrina, promossa insieme a DUC e ASCOM Bergamo.

Infine, il Birrificio Indipendente ELAV produrrà una birra blanche, mentre la pasticceria La Marianna realizzerà biscotti a tema, una speciale stracciatella, con lamponi e cioccolato fondente amaro, una torta e dei bignè. 

Special Event

L’inedito intreccio fra Bergamo Jazz e Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, che ospiterà il concerto all’interno della sua Cinquantaseiesima edizione, si annuncia nel solco di Stefano Bollani. Un Bollani “classico”, inedito per la città di Bergamo, che la sera di giovedì 16 maggio (ore 21.00) salirà sul palcoscenico del Creberg Teatro con l’Orchestra Filarmonica di Bologna diretta dall’estone Kristjan Järvi. In scaletta, oltre a un brano di quest’ultimo (“Aurora”, per orchestra) e dello stesso Bollani (“Azzurro”), due composizioni la cui popolarità ha valicato il mondo della musica classica: “Rapsodia in Blue” di George Gershwin, e “Bolero” di Maurice Ravel. Gli abbonati a Bergamo Jazz potranno usufruire di una riduzione sul prezzo del biglietto.

Aspettando Bergamo Jazz

Il cammino verso il Festival sarà accompagnato da tre concerti e da una mostra pittorica. All’IndispArte Elav Circus parte già la sera della presentazione di Bergamo Jazz 2019 un ciclo di piano solo che vedrà sfilare sul palcoscenico del locale di Via Madonna della Neve 3 Antonio Zambrini (19 gennaio), rinomato per la sua vena melodica, Umberto Petrin (9 febbraio), instancabile esploratore della tastiera, e Massimo Colombo (9 marzo), musicista capace di passare da Bach a Bud Powell.

Sabato 16 febbraio, al Centro Culturale San Bartolomeo, luogo che i vecchi appassionati bergamaschi di jazz ben conoscono, si inaugurerà (ore 18.00) una esposizione di quadri e disegni di Gianni Bergamelli, pittore per professione e pianista per diletto, figura rilevante della vita jazzistica della Città dei Mille.  Nelle sue opere pittoriche il jazz è tradotto in gesto, in colore, in materia viva: la sua mostra, annunciata da un Louis Amstrong “cubista”, ripercorrerà idealmente 50 anni di jazz a Bergamo e sarà visitabile dal pubblico dal 17 febbraio al 4 marzo 2019 (ore 10.00-12.00 / 16.00-19.30).

 

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