JAZZ, BJF 2024: 21 ottobre-17 novembre, tra Bologna, Ferrara e Forlì

Pat Metheny sarà la principale star del Bologna Jazz Festival 2024, che annovera in questa edizione nei grandi teatri cittadini altri protagonisti di massimo rilievo come Mulatu Astatke, Cécile McLorin Salvant e McCoy Legends. Ma nei jazz club ci sarà una programmazione che, a nostro avviso, restituirà un’immagine più significativa, variegata e completa dei del jazz multicolore oggi.

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ALFREDO RODRIGUEZ & PEDRITO MARTINEZ: Duologue

31. maggio 2019 – 00:20No Comment
ALFREDO RODRIGUEZ & PEDRITO MARTINEZ: Duologue

Un THRILLER afrocubanizzato, prima di Duologue, la title track del disco omonimo che ha concluso il magistrale concerto a Correggio del duo Alfredito Rodriguez e Pedrito Martinez. Sono in due ma swingano alla cubana come sei strumentisti, tra tastiere e un ricco set di percussioni afrocubane e di altre culture. Ecco la recensione della spettacolare performance all’interno di Crossroads, jazz e altro in Emilia Romagna

Una performance abbagliante (in tutti i sensi) quella di Correggio, mercoledì 29 maggio 2019, per la rassegna Crossroads. Ma prima di Thriller e di Duologue (brano che ha concluso il trionfale concerto) la platea del Teatro Asioli è stata ipnotizzata dalla straordinaria velocità esecutiva di questi due funambolici musicisti cubani nel creare un concentrato davvero incredibile (e non facile per tutti da capire) di canti ancestrali e ritmi afrocubani, rumba, bolero, cha cha, timba, black music, soul, flamenco, jazz…. E chi più ne ha individuati, più ne metta in questo ventaglio. La maratona sonora inizia da “Africa” con il canto Yoruba intonato dal poliedrico rumbero-santero Pedrito Martinez mentre allo stesso tempo e in un battibaleno da una parte all’altra del palco intreccia batà, cajòn, congas, bongo, clave a pedale, charleston, rullante e piatti. Da lì in avanti si è snodato il serratissimo dialogo tra il personalissimo e fluviale pianismo – in bilico tra classica, jazz, latin e funk – di Alfredo Rodriguez e la dirompente stratosferica carica ritmica di Pedrito Martinez, multipercussionista di scuola afrocubana dotato di tecnica e creatività impressionati. E’ sempre difficile e rischioso fare confronti e stilare classifiche, ma siamo di fronte al più completo rumbero (suona, canta, balla e come…) del panorama mondiale. Con Estamos Llegando, Mariposa, Cosas del Amor, Yo Volveré (raccolti nel cd “Duologue”), The Invasion Parade e altri evergreen come Quizàs Quizas Quizas, La Comparsa, i due talentuosi avaneri hanno voluto omaggiare le origini musicali di Cuba (appunto gran parte provenienti dall’Africa, …la melodia e l’armonia dall’Europa), riscoprirne le radici e ricombinandole con originalità alle millelingue sonore degli Stati Uniti, paese a cui devono gratitudine ospitandoli da molti anni dopo tortuosi e rischiosi viaggi da clandestini. Sul drammatico tema dell’immigrazione Alfredo Rodríguez ha richiamato l’attenzione parlando della sua complicata esperienza (agevolata da Quincy Jones) dedicando poi il concerto a tutti i migranti del mondo, alla memoria di chi non ce l’ha fatta, e alla solidarietà tra i popoli. Insomma senza barriere. Forse tra gli spettatori qualcuno avrà storto cautamente il naso (vista l’aria pesante che tira in Italia…), ma stando agli applausi scroscianti sembra proprio che Correggio e i reggiani siano ancora in prima fila sul tema della solidarietà internazionale tra i popoli. (GFG)

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