PAN_LATIN a Correggio: tra L’Avana e Buenos Aires
E’ jazz pan-latino quello che dominerà le ultime serate di Crossroads al Teatro Asioli di Correggio: 29 maggio 2019, il virtuosistico duo cubano di Alfredo Rodriguez & Pedrito Martinez; 31 maggio 2019, l’argentino Javier Girotto sarà protagonista di un’intera noche: primo set in trio con “Tango Nuevo Revisited”; secondo set, jazz en clave italianizzato di Latin Mood, sestetto co-diretto assieme al trombettista Fabrizio.
Concerto di mercoledì 29 maggio
Correggio (RE), Teatro Asioli, ore 21:00
Quincy Jones presenta: ALFREDO RODRIGUEZ & PEDRITO MARTINEZ
Alfredo Rodriguez – pianoforte, voce; Pedrito Martinez – percussioni, voce
Una decisa virata verso la musica latina per le serate al Teatro Asioli di Correggio (RE) del festival itinerante Crossroads. Mercoledì 29 maggio alle ore 21 si esibiranno i cubani Alfredo Rodriguez (pianoforte, voce) e Pedrito Martinez (percussioni, voce). A rimarcare la caratura di questo concerto è il mitico Quincy Jones, che griffa col proprio nome le apparizioni dal vivo del duo. Molto atteso questo duello sulle musiche del nuovo cs Duologue (Mack Avenue)
Alfredo Rodriguez e Pedrito Martinez hanno portato a inimmaginabili livelli l’eccitazione ritmica tipica della musica cubana, fondendone le componenti colte e popolari. Sono nati entrambi a L’Avana, dove è fiorita la loro passione musicale, eppure, lì, le loro strade non si sono mai incrociate. Si sono poi entrambi trasferiti negli Stati Uniti, dove il loro virtuosistico approccio ai ritmi cubani si è intrecciato con una varietà di altre influenze musicali. A parte questo, le loro storie personali sono significativamente diverse, ma le loro doti individuali sembravano rendere inevitabile prima o poi un duetto. Eccolo finalmente servito in Duologue (2019), il loro primo disco assieme, galvanizzante, prodotto da Quincy Jones.
Alfredo Rodriguez jr. (classe 1985, figlio d’arte – il padre è cantante e conduttore televisivo) ha ricevuto un’educazione pianistica classica. Ma allo stesso tempo, sin dall’adolescenza, ha fatto pratica di musica popolare con l’orchestra del padre. Nel 2006 il festival di Montreux portò il suo talento all’attenzione internazionale: anche di Quincy Jones, che in quell’occasione lo ascoltò in un’audizione privata. Nel 2009 dal Messico, dove si stava esibendo con suo padre, attraversa la frontiera con gli USA in maniera poco ortodossa, chiedendo asilo politico. È proprio Quincy Jones a tirarlo fuori da una situazione precaria, coinvolgendolo nella realizzazione della versione inglese della canzone ufficiale del Shanghai World Expo. Sotto l’egida del suo celeberrimo mentore, il pianista inizia la carriera discografica da leader, tutta su etichetta Mack Avenue: Sounds of Space (2012), The Invasion Parade (2014), Tocororo (2016), The Little Dream (2018). Nel frattempo, Rodriguez ha suonato con Wayne Shorter, Herbie Hancock, Patti Austin, McCoy Tyner… Soprattutto ha messo in chiaro il suo portentoso stile pianistico: una trascinante e funambolica fusione di spirito e tecnica sia cubana che jazz.
Pedrito Martinez (classe 1973) ha invece ha appreso gli stili percussivi del folklore e della musica religiosa cubana en la Calle. Sbarcato negli USA nel 1998, vinse subito la Thelonious Monk Institute of Jazz International Competition dedicata alle percussioni a mano afro-latine. Da quel momento gli si sono aperte le porte dei gruppi di Wynton Marsalis, Sting, Bruce Springsteen, Paul Simon, Angelique Kidjo, Chucho Valdés, Eddie Palmieri, Paquito D’Rivera e James Taylor.
*********************************
Concerto di venerdì 31 maggio
Correggio (RE), Teatro Asioli, ore 21:00 “Correggio Jazz”
“Carte Blanche a Javier Girotto”
“Tango Nuevo Revisited” (Javier Girotto – sax baritono;
Gianni Iorio – bandoneon; Alessandro Gwis – pianoforte, electronics)
2° set_ FABRIZIO BOSSO & JAVIER GIROTTO LATIN MOOD
Fabrizio Bosso – tromba; Javier Girotto – sax soprano, sax baritono;
Natalio Mangalavite – pianoforte, tastiere, voce; Luca Bulgarelli – basso elettrico;
Lorenzo Tucci – batteria; Bruno Marcozzi – percussioni
Fabrizio Bosso artist in residence
Una serata, in due set, tutta per il sassofonista argentino Javier Girotto, che riceve carta bianca dall’edizione 2019 di Crossroads.
A partire dalle ore 21, Girotto si esibirà alla guida del suo trio “Tango Nuevo Revisited”, con Gianni Iorio al bandoneon e Alessandro Gwis al pianoforte.
Il set introduttivo con il trio di Girotto, da poco immortalato su disco dalla ACT: Tango Nuevo Revisited. Un palese richiamo ad Astor Piazzolla, che nel 1974 incise l’album Tango Nuevo in compagnia di Gerry Mulligan: un disco fondamentale nella storia del rinnovamento stilistico del tango oltre che nella formazione del giovane Girotto. Il tutto sotto l’egida di Siggi Loch, responsabile all’epoca della distribuzione europea del disco di Piazzolla e ora produttore del suo ‘sequel’, che offre una rilettura in stile cameristico e con una più marcata pronuncia jazzistica rispetto ai larghi organici e le sonorità pop di Piazzolla.
Javier Girotto tornerà sul palco per un secondo set con i Latin Mood, la band che co-dirige assieme al trombettista Fabrizio Bosso: un’esplosione di jazz e latin con Natalio Mangalavite a pianoforte, tastiere e voce, Luca Bulgarelli al basso elettrico, Lorenzo Tucci alla batteria e Bruno Marcozzi alle percussioni.
Tango, milonga, chacarera, candombe e… jazz, in proporzione variabile. Doppia è la leadership come anche l’anima musicale dei Latin Mood: da una parte Fabrizio Bosso chiama a raccolta i talenti più rappresentativi del jazz italiano, dall’altra Javier Girotto imprime il bollino DOC della musica argentina, portando con sé uno specialista del genere come il connazionale Natalio Mangalavite.
Tra beat latino-americani e iniezioni di movenze afroamericane, il Latin Mood è uno sviluppo e ampliamento del Latin Quintet creato da Bosso e Girotto nel 2006. I lavori discografici della band, Sol! e Vamos, mettono in luce un dinamismo incontenibile ma anche assolo di struggente bellezza. Non manca quel senso di divertissement tipico della musica sudamericana, nella quale alta espressione artistica e svago popolare non sono mai disgiunti. Le performance dal vivo dei Latin Mood sono contagiose dalla prima all’ultima nota proprio per la loro costante capacità di rinnovarsi, passando dal ballabile al tribale, dalle suggestioni struggenti alle riscosse battagliere.