JAZZ, BJF 2024: 21 ottobre-17 novembre, tra Bologna, Ferrara e Forlì

Pat Metheny sarà la principale star del Bologna Jazz Festival 2024, che annovera in questa edizione nei grandi teatri cittadini altri protagonisti di massimo rilievo come Mulatu Astatke, Cécile McLorin Salvant e McCoy Legends. Ma nei jazz club ci sarà una programmazione che, a nostro avviso, restituirà un’immagine più significativa, variegata e completa dei del jazz multicolore oggi.

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CROSSROADS, la XXI edizione dal 28 febbraio 2020

14. gennaio 2020 – 00:26No Comment
CROSSROADS, la XXI edizione dal 28 febbraio 2020

Crossroads 2020 raggiunge la ventunesima edizione, in una versione molto ampia sia per la durata (i concerti si svolgeranno dal 28 febbraio al 9 giugno), che nella diffusione sul territorio ( in oltre venti comuni di  tutta l’Emilia-Romagna), ma anche nei contenuti: oltre 500 artisti,  70 concerti.  Il concerto più atteso sarà quello  di Pat Metheny al Teatro Alighieri di Ravenna, il 9 maggio 2020.

Crossroads 2020 raggiunge la ventunesima edizione, in una versione molto ampia sia per la durata (i concerti si svolgeranno dal 28 febbraio al 9 giugno), che nella diffusione sul territorio (saranno coinvolti oltre venti comuni che coprono tutto il territorio dell’Emilia-Romagna), ma anche nei contenuti: oltre 500 artisti in più di 70 concerti.

Uno dei momenti più attesi del festival sarà il concerto di Pat Metheny, idolo degli appassionati di jazz tanto quanto di quelli del rock, che si svolgerà al Teatro Alighieri di Ravenna, il 9 maggio.

Il festival è organizzato come sempre da Jazz Network in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna e con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo e di numerose altre istituzioni.

Artisti residenti: Paolo Fresu, Enrico Rava, Fabrizio Bosso e Mauro Ottolini a Crossroads 2020

Saranno Mauro Ottolini e Fabrizio Bosso a inaugurare Crossroads 2020, il 28 febbraio al Teatro Fabrizio De André di Casalgrande. Bosso tornerà poi sul palco il 15 marzo come solista ospite del Quartetto Saxofollia (una serata per soli fiati all’Auditorium Corelli di Fusignano) e ancora il 10 aprile come membro degli “Uomini in Frac”, l’omaggio a Domenico Modugno che coinvolge Peppe Servillo, Javier Girotto, Rita Marcotulli, Furio Di Castri e Mattia Barbieri (Imola, Teatro Ebe Stignani). Ottolini si riascolterà invece il 23 maggio al Teatro Asioli di Correggio con l’Orchestra Ottovolante.

Paolo Fresu farà la sua prima apparizione il 13 marzo in duo con il chitarrista Bebo Ferra (Piangipane, Teatro Socjale). Tornerà poi il 17 marzo (Rimini, Teatro Galli) per un omaggio alla musica di David Bowie. accompagnato, tra gli altri, da Petra Magoni, Gianluca Petrella e Christian Meyer. Un’altra occasione per ascoltare Fresu sarà il 30 aprile (Russi, Teatro Comunale), in trio col bandoneonista Daniele di Bonaventura e il violoncellista Jaques Morelenbaum.

Enrico Rava lo si ascolterà a Rimini (22 marzo) con un quintetto co-diretto assieme al colosso del sax tenore Joe Lovano, mentre a Piangipane (17 aprile) duetterà con la chitarra di Roberto Taufic.

Fresu, Rava e Ottolini troveranno spazio anche all’interno del festival Ravenna Jazz, che si terrà dal 7 al 16 maggio e il cui programma sarà inglobato nel cartellone di Crossroads. Assieme alla vocalist Petra Magoni e all’Italian Jazz Orchestra diretta da Fabio Petretti, Fresu prenderà parte a “Que Sera, Sera”, concerto basato sul repertorio di Doris Day in versione jazz-sinfonica (10 maggio, Teatro Alighieri). Rava e Ottolini, assieme al direttore Tommaso Vittorini e al beatboxer Alien Dee, saranno invece nel cast di “Pazzi di Jazz”: una compagine orchestrale e corale formata da 250 giovanissimi musicisti, impegnati in un programma dedicato a Miles Davis. Il cartellone completo di Ravenna Jazz 2020 verrà annunciato prossimamente.

 

Frequenze internazionali

Nel calendario di Crossroads 2020 il jazz made in USA sarà rappresentato dal decano Steve Kuhn (18 aprile, Ferrara, Jazz Club Torrione San Giovanni) e dai Five Elements del sassofonista Steve Coleman (21 aprile, Imola). Alla scena statunitense è legata anche la fama del trombettista israeliano Avishai Cohen, che sarà con il quartetto “Big Vicious” a Piacenza il 27 marzo (Teatro President), mentre alle nuove figure emergenti appartiene il duo percussivo-elettronico, jazz-hip hop, guidato dal batterista Kassa Overall (9 aprile, Modena, La Tenda).

Per quanto riguarda l’Europa, si potrà assistere alle esibizioni della trombettista spagnola Andrea Motis, (8 marzo, Massa Lombarda, Sala del Carmine), del trio Random Control del pianista austriaco David Helbock (29 marzo, Castel San Pietro Terme, “Cassero” Teatro Comunale) e alle interpretazioni vocali dell’inglese Sarah Jane Morris, in duo col chitarrista Tony Remy (4 giugno, Parma, Casa della Musica).

E poi ancora il jazz manouche ispirato a Django Reinhardt del chitarrista tedesco Joscho Stephan (12 marzo, Solarolo, Oratorio dell’Annunziata) e la vocalità innovativa del tedesco Theo Bleckmann in duo con il chitarrista Henry Hey (21 marzo, Ferrara), quella più orientata al pop della portoghese Luísa Sobral (16 aprile, Gambettola, Teatro Comunale), e quella estrosa del trio austro-svizzero con Andreas Schaerer, Peter Rom e Martin Eberle (19 aprile, Modena, Off Modena Live Club).

 

Jazz made in Italy

Crossroads 2020 darà l’occasione di assistere ai concerti dei Quintorigo assieme al baterista Roberto Gatto (4 marzo, Casalgrande), del sassofonista Francesco Bearzatti (30 marzo, Castel San Pietro Terme) e del cantautore bluesman bolognese Andrea Mingardi, la cui parabola artistica è da tempo sempre più orientata al jazz (1 aprile, Medolla, Teatro Facchini).

Si potrà inoltre ascoltare la voce di Greta Panettieri (25 aprile, Dozza, Teatro Comunale) e la sassofonista altoatesina Helga Plankensteiner, ideatrice del quartetto di sax baritoni più batteria Barionda, con le presenze solistiche di Javier Girotto e Florian Bramböck (26 marzo, Fusignano).

Parma ospiterà la cantante Petra Magoni e il contrabbassista Ferruccio Spinetti, ovvero il connubio artistico Musica Nuda (5 giugno), e il duo che riunisce la voce di Peppe Servillo e il pianoforte di Danilo Rea in una rilettura jazzistica della tradizione musicale partenopea (6 giugno).

Produzioni orchestrali

In calendario, per Crossroads 2020, l’omaggio a Frank Sinatra appositamente ideato per il concerto dell’1 maggio a Forlì (Teatro Diego Fabbri) che vedrà coinvolto l’ampio organico dell’Italian Jazz Orchestra e le voci degli special guests Sarah Jane Morris e Nick The Nightfly, al tributo a Duke Ellington realizzato dalla Jazz in’It Orchestra con Uri Caine solista al pianoforte (3 maggio, Casalecchio di Reno, Teatro Comunale).

Tinte latine a Crossroads 2020

Da sempre un filone importante del festival: ci saranno il duo della pianista cubana Marialy Pacheco con il trombettista tedesco Joo Kraus (2 aprile, Modena, La Tenda); il pianista cubano Aruán Ortiz (4 aprile, Ferrara); i Choro de Rua (ovvero Barbara Piperno al flauto e Marco Ruviaro alla chitarra 7 corde) e la cantante e chitarrista Barbara Casini (26 aprile, Dozza).

 

Festival nel festival

Nella seconda metà di maggio, Crossroads si insedierà al Teatro Asioli di Correggio per undici di serate, dando vita a un vero festival nel festival. Tra gli altri si esibiranno Ambrose Akinmusire, uno dei trombettisti afroamericani che più hanno attratto l’interesse di pubblico e critica nell’ultimo decennio (17 maggio), e il cantante portoghese Salvador Sobral, vincitore dell’Eurovision Song Contest 2017 con una canzone scritta dalla sorella Luísa Sobral (che sarà a sua volta ospite del festival in aprile).

 

Per ulteriori informazioni e aggiornamenti al programma:

Crossraods – Jazz e altro in Emilia Romagna

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