Crossroads/Correggio Jazz: l’afrocuban jazz di Ramón Valle
In sostituzione del concerto del pianista cubano Roberto Fonseca, impossibilitato a raggiungere l’Italia, sabato 18 luglio 2020 al Cortile del Palazzo dei Principi di Correggio (RE) il festival Crossroads farà comunque un’immersione a Cuba con il duo del pianista Ramón Valle e del contrabbassista Omar Rodriguez Calvo, due grandi talenti che risiedono da molti anni in Europa e qui hanno consolidato il loro sodalizio umano e professionale. Abbiamo raggiunto il pianista per qualche qualche anticipazione sulla serata molto attesa dagli aficionados del Latin jazz
Ecco dall’altra parte del telefono cosa ci ha raccontato Ramòn Valle.
“Il repertorio di Correggio in duo con Omar Rodriguez Calvo, grande musicista e amico fraterno, si basa soprattutto su mie composizioni che ruotano attorno a tematiche di Cuba e affetti legati alla mia famiglia, come Cincos Hermanas (scritta per le mie sorelle): questo brano è in bilico tra son montuno, musica classica cubana e improvvisazione jazz. Affronteremo un po’ tutte le sonorità afrocubane e caraibiche includendo anche qualche rilettura alla mia maniera di intramontabili evergreen come Siboney di Ernesto Lecuona. Ma in particolare mi concentrerò, come dicevo poc’anzi, sulla mia musica e omaggiando in particolare alcuni dei miei famigliari più stretti: Fabio (mio figlio), tema sviluppato in 7/4 anche se è pensato come un bolero (genere che solitamente è suonato in 4/4); sulla stessa metrica, ma con accenti blues e jazz, anche News in Seven Days, un brano ispirato a quelle notizie che molte televisioni ripetono in continuazione, per settegiorni, poiché sono a corto di novità. Pensavo fosse solo una caratteristica presente a Cuba e invece l’ho riscontrata un po’ ovunque. Poi intonerò Daila, una melodica e suadente ballad dedicata a mia figlia; e infine Zwana in onore di mia moglie. Levitando, invece, identifica il mio percorso musicale e creativo più di ogni altra mia composizione”.
Un percorso dentro il latin jazz con una tecnica sfavillante, che avvolge sonorità che vanno da quelle tradizionali di Buena Vista Social Club alla timba, e il tutto combinato con le musiche moderne di oggi; “…una modalità espressiva“, aggiunge Valle, “che ha incontrato i favori del maestro di tutti i pianisti di Cuba, Chucho Valdés, sostenendo che il mio stilema apre nuove prospettive al jazz afro-cubano“. Quando gli evidenzio che il concerto in duo, piano e contrabbasso, senza gli incalzanti e vigorosi stimoli ritmici di un set di percussioni può far venir meno una gran parte della vitalità e del sabor di quale progetto, Valle mi/ci tranquillizza dicendo che “il beat cubano ci sarà comunque, perché anche solo il nostro tipico modo di relazionarci con il pubblico mostra il sabor cubano, e musicalmente parlando sia per la mia maniera di accentare e di incorporare il ritmo tra le melodie, sia per ingredienti della musica afrocubana che faranno capolino sui tasti del pianoforte, come può essere un repentino tumbao (o montuno), o il fraseggio e la pronuncia tipicamente cubani”. Questa mescolanza di tinte afro-latine e sintassi jazzistica, in sintesi “vuol dire Cuba”, afferma ancora Ramon, e lo spirito ne guadagna in allegria con l’atmosfera da rico vacilón, che spinge in alto l’animo del pubblico notevolmente massacrato dalla devastante pandemia.
Ramon Valle ha al suo attivo undici album come leader, il dodicesimo, in trio, è all’orizzonte.
(Gian Franco Grilli)
Note biografiche.
Ramón Valle, nato nel 1964 a Holguin, figlio d’arte,ha lasciato Cuba nel corso degli anni Novanta e risiede in Olanda. Con Valle, il jazz cubano diventa una musica sofisticata, grondante di emotività, andando decisamente oltre i canoni tipici del genere. Tre le collaborazioni: Roy Hargrove, Orlando Maraca, Horacio El Negro
Omar Rodriguez Calvo, nato nel 1973 a Matanzas e cresciuto in una famiglia di musicisti, si è stabilito in Europa da molti anni, e ora vive ad Amburgo. Notevole il suo ruolo all’interno del Tingvall Trio, ma vanta collaborazioni,tra le altre, con Omar Sosa, Kurt Elling, Nils Landgren, Horacio “El Negro” Hernandez e Mike Stern.