Il carismatico pianismo di Ramon Valle
Chi, per il presunto vuoto causato dall’assenza di Roberto Fonseca o per altri motivi, non ha partecipato all’appuntamento di sabato 18 luglio (Correggio, RE, Cortile del Palazzo dei Principi), ha perso l’occasione di assistere non solo ad una “sublime” perfomance afro-latin del duo Ramon Valle/Omar Rodriguez Calvo, ma soprattutto di conoscere e apprezzare dal vivo un altro protagonista mondiale del Latin piano: RAMON VALLE, nativo di Holguin, Cuba, naturalizzato olandese.
Tecnica sfavillante, dominio assoluto della tastiera, swingante come pochi, impareggiabile musicalità, Ramón Valle (misconosciuto in Italia, esclusa una cerchia ristretta di addetti ai lavori e da fans di latin) ha mostrato di sapere tenere in pugno il pubblico fin dalle prime battute e il prezioso dono di rendere magica e coinvolgente anche la melodia più semplice. E così nella cornice correggese non solo non ha fatto rimpiangere il più giovane e blasonato collega Fonseca (bloccato a Cuba per situazione Covid) ma ha riconfermato l’impressionate ricchezza e completezza della scuola pianistica di Cuba. Ottanta minuti di serrato dialogo musicale tra il vigoroso piano di Valle e il suo fedelissimo amico e fenomenale contrabbassista Omar Rodriguez Calvo, originario di Matanzas, di stanza ad Amburgo, attivissimo da due decenni sulla scena jazzistica nordeuropea con il Tingvall Trio.
Il LA della serata affidato alla celeberrima Siboney per omaggiare il mentore di tutti i pianisti cubani del Novecento, Ernesto Lecuona; poi la parola alle composizioni firmate da Valle, incantevoli brani di musica cubana jazzificata incrociando son montuno, danzón, feeling con accenti blues come la contagiosa Cinco Hermanas e la dolce Dayla dedicate agli affetti famigliari; ancora una toccante e riflessiva versione jazz di Hallelujah di Leonard Cohen in memoria delle vittime emiliane della pandemia del Covid-19; seguito da un pezzo africaneggiante per richiamare l’attenzione e condannare tutti razzismi e infine il set si conclude con Levantando, la title track del suo esordio discografico di qualche anno fa seguito poi da una dozzina di altre produzioni. Meritevole di segnalazione l’eccellente e stimolante contributo ritmico del basso di Rodriguez Calvo arricchito anche da un paio di poderosi assoli con una fluidità che ricordano grandi nomi del contrabbasso latin come Cachao, Del Puerto, Al McKibbon e la duttilità armonica alla Ron Carter. Insomma un duo davvero coi fiocchi, che soprattutto ha lasciato a bocca aperta tutti coloro che ignoravano il talento del carismatico pianista, personaggio simpatico, comunicativo, fisicamente esile ma gigantesco sugli ottantotto tasti: “una vera rivelazione”, commentano al termine del concerto alcuni dei dubbiosi ma che erano presenti riferendosi al pianista, che così ha fatto di questa prova il punto di alto e originale delle primissime battute di Crossroads/ Correggio Jazz 2020.
Lo spirito cubano del jazz en clave sarà anche al centro di una nuova tappa di Crossroads, che si sposta in Romagna: il 24 luglio a Fusignano (Ra), sul palcoscenico un altro duo cubano, una garanzia in partenza con il notissimo e versatile pianista Omar Sosa, ormai di casa a Crossroads, che duetterà con il percussionista Ernesttico. (ovvero Ernesto Rodriguez) residente in Italia dal 1996 dopo i primi concerti con Pino Daniele e successivamente richiestissimo da star del pop nostrano e internazionale.
(Gian Franco Grilli)