Jazz novità: «ABRAZO» di Peirani e Parisién
Dopo il brillante e fortunato esordio con “Belle Époque” (tributo a Sidney Bechet), a sei anni di distanza l’eccellente duo francese del fisarmonicista Vincent Peirani e del sassofonista soprano Émile Parisien ci regala un preziosissimo ed esaltante «ABRAZO» (Act, 2020- distr. Egea), album di dieci tracce in uscita nei primissimi giorni di settembre 2020.
Si tratta di un omaggio collettivo ispirato a un’espressione artistica variopinta ed estesa come tango e dintorni indagata con la lente del jazz. Tango e milonga con tutta la loro eleganza, tristezza, ma anche potenza ritmica, melodica e quella ballabilità unica e iconica della musica argentina. Il brano di apertura, The Crave del pianista statunitense Jelly Roll Morton, è interpretato curiosamente sul ritmatissimo festejo peruviano creando anche una connessione con il primo album appena citato; segue una carrellata di brani firmati da autori latinoamericani come Astor Piazzolla (Fuga y Misterio; Deus Xango), Xavier Cugat (Temptation) o Tomás Gubitsch (A bebernos los vientos) includendo nel repertorio anche composizioni originali dei due talentuosi e insaziabili musicisti d’Oltralpe: di Peirani (Between T’s; Nouchka; F.T.); di Parisien ( Memento), chiudendo con una rilettura di Army Dreamers di Kate Bush, un’artista per la quale Peirani nutre una profonda ammirazione. Quello che spicca da questo bellissimo lavoro è l’ulteriore conferma della profonda intesa che Peirani e Parisien hanno sviluppato negli anni dopo essersi fatti le ossa con Daniel Humair. Di grande impatto l’inconfondibile timbro del soprano e ammirevole l’interazione tra i due artisti straordinari improvvisatori. (GFG)
Mini note Biografiche: Émile Parisien (1982) e Vincent Peirani (1980), vincitori del Premio Django Reinhardt rispettivamente nel 2012 e nel 2013, oggi rappresentano un’ondata di freschezza e di esuberanza nella nuova scena jazzistica francese. I loro modelli di riferimento dal punto di vista strumentale sono Sidney Bechet e Richard Galliano. Entrambi vantano collaborazioni di grandissimo prestigio Michel Portal, Daniel Humair, Youn Sun Nah, Joachim Kühn, John Taylor.