JAZZ, BJF 2024: 21 ottobre-17 novembre, tra Bologna, Ferrara e Forlì

Pat Metheny sarà la principale star del Bologna Jazz Festival 2024, che annovera in questa edizione nei grandi teatri cittadini altri protagonisti di massimo rilievo come Mulatu Astatke, Cécile McLorin Salvant e McCoy Legends. Ma nei jazz club ci sarà una programmazione che, a nostro avviso, restituirà un’immagine più significativa, variegata e completa dei del jazz multicolore oggi.

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NEW ORLEANS JAZZ, “Storyville Story” di Mauro Ottolini

3. novembre 2020 – 01:23No Comment
NEW ORLEANS JAZZ, “Storyville Story” di Mauro Ottolini
SALVAGUARDARE HOT JAZZ & NEW ORLEANS STYLE. Il contributo di Mauro Ottolini & Fabrizio Bosso con “Storyville Story” (Parco della Musica Records, 2020).
Da molti anni, e nonostante straordinaria ricchezza e vitalità impareggiabile, questo variegato repertorio neworlensiano ( sviluppatosi in varie articolazioni anche fuori della città del Delta) è stato alquanto trascurato, per non dire dimenticato, poiché ritenuto obsoleto e superato dal modern jazz. E invece….

…. E invece quel linguaggio é depositario di una carica viscerale di blues, di un sound rovente e di una propulsione ritmica senza pari, e ogni tanto per fortuna torna alla ribalta. E allora diciamo forte un bel GRAZIE a Ottolini Mauro e Fabrizio Bosso, due grandissimi ottoni e virtuosi di livello internazionale, scesi in campo per preservare quel fraseggiare esaltante e farlo rivivere attraverso un progetto – con scoppiettanti brani live, ricchi di superbissimi assoli – ora raccolto nel magnifico “Storyville Story” (Parco della Musica Records). E in un battibaleno ci ritroviamo a Storyville (il quartiere a luci rosse) e dintorni, immersi nel quartiere più “hot” della culla del jazz, tra storici club, caffè, bordelli con i protagonisti che hanno scritto il jazz primigenio e le sue successive articolazioni. Bourbon Street Parade, St.Louis Blues, Atlanta Blues, Swing Brother Swing solo per citare alcuni pezzi che ci evocano brass band in Rampart Street all’angolo con Canal Street e giù fino a Perdido Street.
Insomma un ritratto sonoro che richiama alla mente un panorama con formidabili jazz bands, pionieri della tromba, della cornetta e del trombone con timbri eccezionali, il creativo “re” Joe Oliver, il melodico e delicato Bunk Johnson, Kid Ory, Freddie Keppard, e naturalmente SATCHMO. Poi Sidney Bechet, Lil Hardin, Jelly Roll Morton, Fats Waller, Baby Dodds, compositori come W. C. Handy, e sullo sfondo di questo ambiente, delinquenti, giocatori d’azzardo e donnine allegre. Tutto ciò riemerge via via ascoltando i tredici brani travolgenti arrangiati dal trombonista Ottolini. Al suo fianco il geniale e portentoso trombettista Bosso, la cantante Vanessa Tagliabue Yorke, il sousaphonista Glauco Benedetti, il pianista Paolo Birro e il batterista Paolo Mappa.
Mamma mia che disco!!!
(G.F. Grilli)

 

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