Il leggendario gruppo vocale-strumentale cileno Inti-Illimani ritorna in Italia per un tour di sei concerti con il progetto “Vale la pena” organizzato in collaborazione con Amnesty Internation Italia. Dal 13 al 20 marzo 2022 tra Salsomaggiore e Sassari, passando per Firenze, Bologna, Roma e Carpi. Musiche, ritmi e canzoni, non solo di protesta, per un variegato repertorio che affonda le radici nelle sonorità andine e latinoamericane combinate con accenti e sfumature universali.
Cile, cancion cilena, ritmi e folklore latinoamericani in tour con lo storico e mitico gruppo Inti-Illimani i cui componenti vissero nel nostro Paese per tre lustri come esuli come conseguenza del golpe militare di Pinochet (11 settembre 1973) e qui svilupparono la loro carriera artistica. A cinquant’anni di distanza, anche se con organico dimezzato, sono ancora in pista e spinti dalle nuove ondate di rinnovamento e progressiste in America latina, dall’Honduras al Cile, Perù, Bolivia, Colombia e Brasile. Il 15 marzo 2022 tappa al Teatro Duse di Bologna con il ‘Vale la pena Tour’ in collaborazione con Amnesty International Italia per sostenere la campagna di sensibilizzazione sui diritti umani e a tutela dei migranti. Musica di pace e di speranza, canzoni contro ogni forma di guerra, in difesa della democrazia e del progresso, contro ogni forma di abuso, di repressione e di violenza.
Nella situazione drammatica che il popolo ucraino sta subendo e che il mondo intero sta vivendo, “ancora una volta le situazioni non risolte o gestite male – afferma Jorge Coulón, voce e leader degli Inti-Illimani – ci portano a una condizione estrema e inaccettabile di guerra, di invasione, di sopruso e di abuso contro le popolazioni indifese. Abbiamo sognato per molto tempo questo tour in Italia dopo il dilagare della pandemia e torniamo in un Paese che lotta ancora una volta per la pace. Speriamo almeno che questi concerti siano un momento di incontro, per riaffermare i diritti delle persone, al di sopra dei giochi delle grandi potenze”.
Il ‘Vale la pena Tour’ supporta le attività di Amnesty International Italia, e il suo portavoce Riccardo Noury ci ricorda che “l’accoglienza di chi fugge dalla guerra scatenata dalla Russia contro l’Ucraina è un imperativo morale oltre che un obbligo giuridico per tutti gli Stati: senza se e senza ma, e soprattutto senza discriminazione e senza narrazioni divisive come quella che pretende di distinguere i ‘profughi veri di guerre vere’ da altri. Perché purtroppo mentre c’è la guerra in Ucraina, non è che in Afghanistan o in Libia stiano giocando a briscola”.
Il palcoscenico è condiviso con il cantautore fiorentino Giulio Wilson, autore del brano che dà il titolo al tour.
Ovviamente il la alle serate di musica popolare sudamericana degli Inti-Illimani sarà affidato all’immortale, universale, solidaristico, combattente e ribelle canto di “El pueblo unido/ jamàs serà vencido”!
(gfg)