JAMAICA JAZZ: Alexander MONTY
PARADISO JAZZ festival ci ha regalato un rarissimo concerto di jazz con accenti afrocaraibici di cultura anglofona come calypso, mento, ska e reggae intrecciati. L’artefice di questo fascinoso progetto musicale è l’istrionico pianista MONTY ALEXANDER, giamaicano di nascita ma cresciuto professionalmente tra Miami e New York. Tra le sue maggiori influenze pianistiche Wynton Kelly, Nat King Cole, Art Tatum, Oscar Peterson, mentre tra le principali collaborazioni incontriamo Frank Sinatra, Dizzy Gillespie, Ray Brown e Milt Jackson. Per il tour europeo Monty è accompagnato dal Jason Brown, drums e da Paul Berner, contrabbasso.
In sintesi estrema è andata così lunedì 2 maggio 2022 nell’affollata Sala Paradiso dell’Arci San Lazzaro (Bologna) per la rassegna Paradiso jazz Festival.
Concerto divertente di musica fascinosa con spunti ironici e un continuo susseguirsi di atmosfere e suggestioni sempre diverse dove jazz swing, blues e funk hanno fatto da cerniera per le escursioni caraibiche delle sapienti mani di Alexander Monty tra calypso, ska, soca, mento, e i colori dello steelpan che riecheggiano sugli ottantotto tasti bianchi e neri. Suggestiva ed emozionante l’immersione a Kingston, un ritorno a casa dell’ottimo bandleader, rievocando gli anni Settanta/Ottanta, il reggae, Bob Marley con la mitica No Woman no cry magistralmente jazzificata dal trio dell’istrionico Monty completato dal batterista Jason Brown e dal contrabbassista Paul Berner, entrambi sempre pronti ad incalzare e a seguire gli improvvisi cambi di rotta del pianista, depositario di un bagaglio espressivo e di un repertorio davvero ragguardevoli . Per concludere, serata davvero magica con il groove giusto! Io almeno l’ho vissuta così, e se gli applausi e i due bis significano qualcosa di analogo, allora non c’è dubbio che in tanti siamo stati affascinati da quel magico e sconfinato melting pot sonoro. (gfg)
Foto: Gian Franco Grilli