JAZZ, BJF 2024: 21 ottobre-17 novembre, tra Bologna, Ferrara e Forlì

Pat Metheny sarà la principale star del Bologna Jazz Festival 2024, che annovera in questa edizione nei grandi teatri cittadini altri protagonisti di massimo rilievo come Mulatu Astatke, Cécile McLorin Salvant e McCoy Legends. Ma nei jazz club ci sarà una programmazione che, a nostro avviso, restituirà un’immagine più significativa, variegata e completa dei del jazz multicolore oggi.

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JAMAICA JAZZ: Alexander MONTY

4. maggio 2022 – 00:39No Comment
JAMAICA JAZZ: Alexander MONTY

PARADISO JAZZ festival ci ha regalato un rarissimo concerto  di jazz con accenti afrocaraibici di cultura anglofona come calypso, mento, ska e reggae intrecciati. L’artefice di questo fascinoso progetto musicale è l’istrionico pianista MONTY ALEXANDER, giamaicano di nascita ma cresciuto professionalmente tra Miami e New York. Tra le sue maggiori influenze pianistiche Wynton Kelly, Nat King Cole, Art Tatum, Oscar Peterson, mentre tra le principali collaborazioni incontriamo Frank Sinatra, Dizzy Gillespie, Ray Brown e Milt Jackson. Per il tour europeo Monty è accompagnato dal Jason Brown, drums e da Paul Berner, contrabbasso.

 

 

In sintesi estrema è andata così lunedì 2 maggio 2022 nell’affollata Sala Paradiso dell’Arci San Lazzaro (Bologna) per la rassegna Paradiso jazz Festival.

Concerto divertente di musica fascinosa con spunti ironici e un continuo susseguirsi di atmosfere e suggestioni sempre diverse dove jazz swing, blues e funk hanno fatto da cerniera per le escursioni caraibiche delle sapienti mani di Alexander Monty tra calypso, ska, soca, mento, e i colori dello steelpan che riecheggiano sugli ottantotto tasti bianchi e neri. Suggestiva ed emozionante l’immersione a Kingston, un ritorno a casa dell’ottimo bandleader, rievocando gli anni Settanta/Ottanta, il reggae, Bob Marley con la mitica No Woman no cry magistralmente jazzificata dal trio dell’istrionico Monty completato dal batterista Jason Brown e dal contrabbassista Paul Berner, entrambi sempre pronti ad incalzare e a seguire gli improvvisi cambi di rotta del pianista, depositario di un bagaglio espressivo e di un repertorio davvero ragguardevoli . Per concludere, serata davvero magica con il groove giusto! Io almeno l’ho vissuta così, e se gli applausi e i due bis  significano qualcosa di analogo, allora non c’è dubbio che in tanti siamo stati affascinati da quel magico e sconfinato melting pot sonoro. (gfg)

Foto: Gian Franco Grilli

 

 

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