CUBA e il “Contrappunto” di Fernando Ortiz
Esattamente quarant’ anni fa arrivava nelle nostre librerie (con 42 anni di ritardo dall’edizione originale) per i tipi di Rizzoli editore la traduzione italiana del Contrappunto del tabacco e dello zucchero dell’illuminato intellettuale, etnomusicologo, antropologo cubano FERNANDO ORTIZ, il terzo padre-scopritore di Cuba.
Fernando Ortiz, il terzo padre scopritore di Cuba (dopo Cristoforo Colombo e Alexander Von Humboldt) è autore indispensabile per approfondire la cultura afrocubana e in particolare le musiche di origine africana. La sua opera rigorosa è riuscita a far capire la somma importanza del valore culturale delle religioni africane e dei suoi praticanti alla conformazione culturale cubana. Un ricercatore sul campo che ha prodotto una bibliografia sterminata di saggi di etnologia, musicologia, sociologia, storia; è il padre del neologismo “transculturazione” che introdusse per la prima volta in questo Contrappunto considerato il più importane libro per conoscere la cultura del paese.
Esattamente 40 anni fa arrivava nelle nostre librerie (con 42 anni di ritardo dall’edizione originale) la traduzione italiana del Contrappunto del tabacco e dello zucchero dell’illuminato intellettuale, ricercatore, antropologo e musicologo cubano FERNANDO ORTIZ. Si tratta di uno straordinario, vivacissimo poemetto antropologico attraverso i due “protagonisti principali” del fitto crocevia cubano: il tabacco e lo zucchero. “L’uno l’alimento più universale dell’epoca moderna, quello che accompagna l’uomo dalla culla alla bara, che ha sconfitto la mortalità infantile, che ha sviluppato le capacità di resa fisica, lavorativa,, sportiva dell’umanità; l’altro il vizio più universale dell’epoca moderna…il tabacco è l’alimento principale del cervello, dell’intelligenza, della fantasia, della poesia, del sogno. E l’uomo moderno non può fare a meno di pensiero e sogno”. E per questa magnifica disputa di don Tabacco e di donna Zucchera l’eruditissimo Fenrnado Ortiz (L’Avana, 1881-1969) usa anche la rumba come metodo dell’analisi antropologica. Presentato in edizione rilegata con sovracoperta, piccolo formato, 320 pagine, 12.000 lire, questo “diverbio fra il bruno tabacco e la biancastra pasta zuccherina è un capolavoro di ricerca storica e sociologica,” scriveva Bronislaw Malinowski nell’introduzione. E’ stato ed è un godibilissimo testo per approcciare la cultura cubana in modo originale.
L’edizione Rizzoli è introvabile se non da privati collezionisti, e forse qualche altro editore ha in magazzino copie di edizioni successive. (GFG)