LATIN di DONALD HARRISON da New Orleans
A Ferrara in Jazz nel magnifico concerto del quartetto del sassofonista-vocalist Donald Harrison anche una decina di minuti di jazz en clave con il brano Temporal che testimonia il forte legame tra New Orleans e L’Avana e tra il musicista Harrison e i ritmi cubani e caraibici. Harrison partecipò al Jazz Plaza festival dell’Avana nel 2000-1 e vanta anni di lavoro con artisti latin come, ad esempio, Eddie Palmieri tra gli altri.
Sorprendente per la maggior parte del pubblico (ma non per i fan del genere) alla serata del Ferrara in Jazz per l’esecuzione del pezzo in stile son montuno di Temporal. Un bellissimo momento afrolatin del concerto jazz del quartetto di New Orleans di Big Chief Donald Harrison (alto sax e voce) con Dan Kaufman al pianoforte, Nori Naraoka al contrabbasso e Brian Richburg alla batteria. Nel suo stile “nouveau swing“, come ha ricordato Donald all’inizio della performance – ha infilato anche un omaggio di jazz en clave alla musica afrocaraibica, e cubana in particolare, per significare gli stretti e ancestrali legami storici tra New Orleans, L’Avana e i Caraibi in generale: Temporal. Chi ha seguito nel corso degli anni l’attività di Donald Harrison sa che il jazzista afroamericano coltiva i ritmi cubani e frequenta da sempre il mondo del latin annoverando collaborazioni importanti con le orchestre di Eddie Palmieri e Arturo O’Farrill tra le altre. Al Torrione Jazz Club Ferrara ha regalato 2 ore entusiasmanti di jazz e affini innalzando il volo dalle radici di Congo Square, New Orleans (Iko Iko, Maple Leaf rag…) e via via con un ventaglio completo dei più importanti stili afroamericani richiamando grandi maestri da DuKe Ellington (It Don’t Mean a Thing If It Ain’t Got That Swing) a Miles Davis, Charlie Parker, John Coltrane (Impressions) a… James Brown, più molteplici ibridazioni con un tocco trascinante di ballabilità come nel soul r&b, funky, smooth jazz, hip hop e… tumbao cubano.