JAZZ, BJF 2024: 21 ottobre-17 novembre, tra Bologna, Ferrara e Forlì

Pat Metheny sarà la principale star del Bologna Jazz Festival 2024, che annovera in questa edizione nei grandi teatri cittadini altri protagonisti di massimo rilievo come Mulatu Astatke, Cécile McLorin Salvant e McCoy Legends. Ma nei jazz club ci sarà una programmazione che, a nostro avviso, restituirà un’immagine più significativa, variegata e completa dei del jazz multicolore oggi.

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CaribeLibri: cinque titoli LATIN per l’estate

21. luglio 2023 – 15:04No Comment
CaribeLibri: cinque titoli LATIN per l’estate

Se amate autori e/o argomenti latinoamericani e se siete alla ricerca di qualche suggerimento per  titoli da leggere per le vacanze o da mettere in biblioteca  prendete nota dei seguenti cinque libri usciti recentemente e che rispecchiamo i vostri interessi: Giorni di battaglia di I. P. Taibo II; Fame di storie/Gianni Minà; Bolero Avana di Carla Vitantonio; Mais Rosso di Francesco Forgione; I violini di Saint-Jacques di P.L. Former

 

Una cinquina di bellissimi libri che potrebbero concorrere a qualsiasi Premio letterario serio. Ma si sa come vanno le cose in questo Paese, ci siamo capiti. Intanto leggiamoli noi.

Giorni di battaglia – le indagini di Belascoaran di Paco Ignacio Taibo II (La Nuova Frontiera, 16.90 euro)

Uno strangolatore di donne si aggira libero per le strade di Città del Messico continuando a mietere vittime ed Héctor Belascoarán, ex ingegnere che ha rinunciato alla carriera in nome della libertà, ha deciso di stanarlo. Il risultato è che adesso, in qualità di detective privato indipendente, si ritrova schiavo di una passione investigativa incontenibile: non avrà pace finché non avrà risolto una delle più strane e inquietanti serie di omicidi che la capitale messicana abbia mai vissuto.

 

 

BOLERO AVANA. Un memoir di Carla Vitantonio ( Add editore, 20 euro)

Con esperienze e interessi dei sud del mondo, dopo la Corea del Nord e il Myanmar come capo missione per Ong internazionali, Carla Vitantonio (cooperante, autrice, attrice) si trova nella “sfigatissimma destinazione per la carriera” di un cooperante che è Cuba. E qui dopo vari tentativi eccola alla guida della sua automobile cinese, ci porta tra le strade dell’Avana, nelle tiendas e supermercati (spesso privi dei beni di consumo), lungo i litorali e nelle zone rurali dell’isola più importante per dimensione e storia contemporanea dei Caraibi, raccontando oltre che la sua avventura a Cuba, un altro pezzo della sua vita eccezionale nei luoghi impossibili del globo che sceglie di far diventare la sua casa.

 

FAME DI STORIE di Gianni Minà – testi di Minà e Loredana Macchietti (Roberto Nicolucci editore, 26 euro)

Attraverso diverse centinaia di fotografie e le sue testimonianze, questo splendido libro ripercorre la lunga e fortunata carriera e gli straordinari incontri di Gianni Minà, grande giornalista e inviato italiano capace di ricostruire ritratti e caratteri attraverso l’ascolto.
Gianni Minà voleva fare il giornalista sportivo, era il suo sogno, ma la sua fame di storie l’ha ben presto spinto ad allargare le proprie vedute: si è interessato all’America Latina e ha coltivato, negli anni, nuove amicizie che lo hanno riempito, arricchito e che hanno, in parte, cambiato la sua vita. Un instancabile ricercatore di storie e di persone, spesso trascurate da giornali e media radiotelevisivi.

 

MAIS ROSSO – Viaggio in Messico tra narcos, farfalle e indios ribelli di Francesco Forgione (Zolfo ed., 17 euro)

Un viaggio reale, complicato, nel Messico della guerra sporca dello stato corrotto e in quella infinita dei cartelli del narcotraffico.  Forgione, giornalista, già deputato e presidente della Commissione parlamentare antimafia, negli anni ha incontrato ministri, magistrati, poliziotti. Ha conosciuto i familiari dei desaparecidos. Ha ascoltato la voce dei preti di strada e della gente delle comunità indigene che resistono, degli attivisti per i diritti umani e dei giornalisti che mettono a rischio la propria vita. Vicende agghiaccianti di ragazzini, come a Scampia a Napoli e allo Zen di Palermo.

 

 

I violini di Saint Jacques. Un racconto delle Antille di Patrick Leigh Fermor (Adelphi, 17 euro)

 Se i libri di viaggio del britannico Fermor si leggono come romanzi, questa novella (prima edizione 1953) ripubblicata dopo 70 anni da Adelphi  ha tutta l’esuberanza descrittiva dei suoi inarrivabili travelogues: la trama melodrammatica (non a caso nel 1966 ne è stata tratta un’opera lirica) si dipana su sfondi disegnati con la consueta accuratezza visiva, e con il medesimo amore per il dettaglio rivelatore, il genius loci e i suoi riverberi letterari. E ci ritroveremo nel Mar dei Caraibi – in questa piccolissima isola, originalmente abitata dagli indiani Aruachi -tra scene del carnevale antillano, circondati – come la fattucchiera Maman Zélie e il Re Diavolo suo compare – da un vortice di percussionisti scatenati, guitti in groppa a dragoni di carta, zombi, pipistrelli e domino danzanti.

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