CaribeLibri: cinque titoli LATIN per l’estate
Se amate autori e/o argomenti latinoamericani e se siete alla ricerca di qualche suggerimento per titoli da leggere per le vacanze o da mettere in biblioteca prendete nota dei seguenti cinque libri usciti recentemente e che rispecchiamo i vostri interessi: Giorni di battaglia di I. P. Taibo II; Fame di storie/Gianni Minà; Bolero Avana di Carla Vitantonio; Mais Rosso di Francesco Forgione; I violini di Saint-Jacques di P.L. Former
Una cinquina di bellissimi libri che potrebbero concorrere a qualsiasi Premio letterario serio. Ma si sa come vanno le cose in questo Paese, ci siamo capiti. Intanto leggiamoli noi.
Giorni di battaglia – le indagini di Belascoaran di Paco Ignacio Taibo II (La Nuova Frontiera, 16.90 euro)
Uno strangolatore di donne si aggira libero per le strade di Città del Messico continuando a mietere vittime ed Héctor Belascoarán, ex ingegnere che ha rinunciato alla carriera in nome della libertà, ha deciso di stanarlo. Il risultato è che adesso, in qualità di detective privato indipendente, si ritrova schiavo di una passione investigativa incontenibile: non avrà pace finché non avrà risolto una delle più strane e inquietanti serie di omicidi che la capitale messicana abbia mai vissuto.
BOLERO AVANA. Un memoir di Carla Vitantonio ( Add editore, 20 euro)
Con esperienze e interessi dei sud del mondo, dopo la Corea del Nord e il Myanmar come capo missione per Ong internazionali, Carla Vitantonio (cooperante, autrice, attrice) si trova nella “sfigatissimma destinazione per la carriera” di un cooperante che è Cuba. E qui dopo vari tentativi eccola alla guida della sua automobile cinese, ci porta tra le strade dell’Avana, nelle tiendas e supermercati (spesso privi dei beni di consumo), lungo i litorali e nelle zone rurali dell’isola più importante per dimensione e storia contemporanea dei Caraibi, raccontando oltre che la sua avventura a Cuba, un altro pezzo della sua vita eccezionale nei luoghi impossibili del globo che sceglie di far diventare la sua casa.
FAME DI STORIE di Gianni Minà – testi di Minà e Loredana Macchietti (Roberto Nicolucci editore, 26 euro)
Attraverso diverse centinaia di fotografie e le sue testimonianze, questo splendido libro ripercorre la lunga e fortunata carriera e gli straordinari incontri di Gianni Minà, grande giornalista e inviato italiano capace di ricostruire ritratti e caratteri attraverso l’ascolto.
Gianni Minà voleva fare il giornalista sportivo, era il suo sogno, ma la sua fame di storie l’ha ben presto spinto ad allargare le proprie vedute: si è interessato all’America Latina e ha coltivato, negli anni, nuove amicizie che lo hanno riempito, arricchito e che hanno, in parte, cambiato la sua vita. Un instancabile ricercatore di storie e di persone, spesso trascurate da giornali e media radiotelevisivi.
MAIS ROSSO – Viaggio in Messico tra narcos, farfalle e indios ribelli di Francesco Forgione (Zolfo ed., 17 euro)
Un viaggio reale, complicato, nel Messico della guerra sporca dello stato corrotto e in quella infinita dei cartelli del narcotraffico. Forgione, giornalista, già deputato e presidente della Commissione parlamentare antimafia, negli anni ha incontrato ministri, magistrati, poliziotti. Ha conosciuto i familiari dei desaparecidos. Ha ascoltato la voce dei preti di strada e della gente delle comunità indigene che resistono, degli attivisti per i diritti umani e dei giornalisti che mettono a rischio la propria vita. Vicende agghiaccianti di ragazzini, come a Scampia a Napoli e allo Zen di Palermo.
I violini di Saint Jacques. Un racconto delle Antille di Patrick Leigh Fermor (Adelphi, 17 euro)
Se i libri di viaggio del britannico Fermor si leggono come romanzi, questa novella (prima edizione 1953) ripubblicata dopo 70 anni da Adelphi ha tutta l’esuberanza descrittiva dei suoi inarrivabili travelogues: la trama melodrammatica (non a caso nel 1966 ne è stata tratta un’opera lirica) si dipana su sfondi disegnati con la consueta accuratezza visiva, e con il medesimo amore per il dettaglio rivelatore, il genius loci e i suoi riverberi letterari. E ci ritroveremo nel Mar dei Caraibi – in questa piccolissima isola, originalmente abitata dagli indiani Aruachi -tra scene del carnevale antillano, circondati – come la fattucchiera Maman Zélie e il Re Diavolo suo compare – da un vortice di percussionisti scatenati, guitti in groppa a dragoni di carta, zombi, pipistrelli e domino danzanti.