Caribe libri: L’UOMO TRIANGOLO del dominicano Rey Andújar
Fresco di stampa per la collana Caribe (Edizioni Arcoiris) il romanzo L’uomo triangolo di Rey Andújar, una delle voci più raffinate e importanti del panorama letterario caraibico, riconosciuto come una delle penne più incisive dalla Repubblica Dominicana.
Con L’uomo Triangolo (Edizioni Arcoiris, collana Caribe) lo scrittore-poeta Rey Andújar ci conduce nell’intimo mondo del tenente Pérez, un agente di polizia dominicano afflitto dal suo oscuro passato, riflesso nella violenza e negli abusi che perpetra. Pérez, il protagonista machista e autoritario come un classico uomo d’armi, nasconde una personalità fragile e tormentata dietro la sua maschera. L’incontro con l’Uomo Triangolo, il cui vero nome è Baraka, un uomo che correva nudo per le strade fino a svanire “fulminato dall’impatto dell’alba”, porterà Pérez a riconoscere l’inferno personale che porta dentro di sé e ad aprire la porta alla possibilità di trovare la strada ai suoi conflitti irrisolti.
Un romanzo fisico e materiale – uscito nel 2005 e ora tradotto in italiano per l’editore salernitano da Barbara Flak Stizzoli – le cui ambientazioni diventano un palcoscenico che si rivela la proiezione dello sguardo tormentato del protagonista, intrappolato in un’identità dettata dalle convenzioni e da quel ripetitivo flusso delle cose destinato a diventare una corrente che ristagna; succube di un passato ingombrante che però sembra sufficiente a mantenerlo vivo nel presente, sotto un cielo di carta, del quale l’incontro con questa figura misteriosa, a cui ruota attorno la vicenda, ne rappresenta lo squarcio. Qui subentra la penna meticolosa del caraibico Andújar che si abbandona a un processo di ricostruzione e decostruzione dell’identità e della sessualità dei personaggi che lo abitano, per restituire a chi legge il ritratto di una tenerezza impossibile mentre ricalca la geografia fragile e ferita di una capitale, Santo Domingo, che osserva il suo diffuso declino e i suoi figli fuggire verso orizzonti sconosciuti e inospitali. Un romanzo sviluppato in poche pagine ma intense che mettono in rilievo vulnerabilità e fragilità in un controcanto di sensibilità diffuse.