JAZZ, BJF 2024: 21 ottobre-17 novembre, tra Bologna, Ferrara e Forlì

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JAZZ SAMBA. La “Saudade Do Brasil” di Elio Tatti Quartet

6. luglio 2024 – 17:05No Comment
JAZZ SAMBA. La “Saudade Do Brasil” di Elio Tatti Quartet

“Saudade Do Brasil”, l’ultimo album di Elio Tatti Quartet (NOTAMI) è allo stesso tempo un bellissimo viaggio  dentro il mondo della musica brasiliana e un tributo sentimentale del compositore, bassista e bandleader Tatti verso il suo adorato Brasile mescolando quattro brani fondamentali e iconici delle sonorità carioca e sei composizioni originali di suo pugno e di impronta verdeoro eseguite con raffinata lente jazzistica.

 

“Saudade Do Brasil”, titolo dell’ultimo lavoro musicale di Elio Tatti (pubblicato dalla meritoria etichetta NOTAMI), è certamente adatto ad esprimere il sentimento che il compositore-contrabbassista (ma qui suona il basso elettrico) prova verso questo grande paese, il Brasile, che ha visitato varie volte  restandone contagiato benevolmente dal virus della “saudade“.  Ogni qualvolta che doveva ripartire  verso l’Europa, l’anima carioca di Tatti mostrava cedimenti, sentimenti di forte dispiacere. Poiché il suo lavoro è di musicare le proprie sensazioni, il bravo artista Elio Tatti ha pensato che fare un disco dedicato all’immenso “continente” brasiliano potesse essere forse l’unico antidoto per combattere questa “malattia” che non lascia scampo. Così per realizzare questo viaggio-tributo si è avvalso dell’aiuto di altri grandi musicisti e colleghi come il brillante batterista Giampaolo Ascolese, che dà il La al progetto discografico  disegnando in solo un pattern ritmico introduttivo con cassa, tom e timpano  riportando la mente del sottoscritto all’inizio degli anni Settanta del Novecento quando un noto (all’epoca) batterista bolognese Ubaldo Rivi descriveva tale scansione agli allievi come “samba marchina“. Altri grandi musicisti  del quartetto Tatti sono eccellente chitarrista Michele Ascolese e il geniale Antonello Vannucchi, pianista che purtroppo è scomparso dopo queste registrazioni e  il suo speciale canto del cigno sicuramente (a mio avviso) resta lo splendido assolo nella traccia 2 (Latino), spettacolo di un talento indiscusso di livello internazionale. Della partita anche il quartetto di clarinetti “Stark Quartet”, Antonio Fraioli, Simone Saccoccio, Vinibaldo Baccari, Sergio Brusca. Il lavoro poi è ulteriormente arricchito dalla presenza di alcuni “Special Guest”, splendidi solisti come Maurizio Zazzarini, Francesco Lento, Filiberto Palermini, Francesco Carlesi, Sauro Berti e l’arrangiatore Gerardo Iacoucci. L’autore Tatti si augura di riuscire a trasmettere con le dieci tracce  dell’album delle emozioni gradevoli a chi avrà voglia di ascoltare questo disco con One Note Samba e Triste di Antonio Carlo Jobim; Desafinado e Corcovado di Joao Gilberto, più le sei composizioni del leader, da Belem, che apre le danze, a Guaranà, che le chiude, passando per la bellissima Astrud, Slow Bossa, la già citata Latino (scandita su un mix di clave carioca italianizzata e clave cubana) e Recife. In sintesi, a parte il titolo “saudade”, che potrà significare per alcuni nostalgia ma per altri anche allegria (punti di vista diversi e personali), è davvero un bel viaggio sonoro (in compagnia di ottimi musicisti italiani  che ci regalano assoli di altissimo conio e con un approccio jazzistico  strumentale di levatura) alla scoperta, o riscoperta, dell’immenso e affascinante patrimonio culturale e musicale del Brasile, tra melodie, armonie e ritmi che ti prendono dalla prima all’ultima nota, sviluppando un’atmosfera unica, particolare, elegante, che il grande fiume della musica brasiliana riesce a regalarci anche quando viene indagato da musicisti di altre latitudini in possesso di grammatica e sintassi corrette. Ascoltare per credere. (GFG)

 

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