CUBA, Amo esta Isla…soy del Caribe

L’audiovisivo “Cuba, Amo Esta Isla” (online in youtube) è un omaggio al popolo e alla cultura cubana e non è una adesione al sistema politico del Paese. Un potpourri di immagini e suoni dell’Isla Grande di Gianfry Grilli

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Libri. CILE: TERRA DI CAMPIONI di DIEGO ZUÑIGA

7. luglio 2024 – 23:14No Comment
Libri. CILE: TERRA DI CAMPIONI di DIEGO ZUÑIGA

TERRA DI CAMPIONI  (La Nuova Frontiera) di Diego Zúñiga, una delle voci più interessanti della nuova narrativa cilena, è un romanzo pieno di mare, ispirato a una storia vera dove  Martinez “Chungungo”  ingaggia una continua sfida con sé stesso per andare sempre più in profondità.

Calama, piccola cittadina del nord del Cile, anni ’50. Per sfuggire alla calura estiva, un bambino si rifugia con i suoi amici sulle rive del fiume Loa; lì impara a nuotare, a immergersi e a pescare con dei rudimentali arpioni. Si chiama Martínez, e non è come gli altri. L’acqua è il suo elemento e lui  sembra dotato di un vero dono: rimanere molto a lungo in apnea. Un giorno di fine estate si trasferisce dallo zio Luchito, sulla costa, in una caleta,  in una comunità di pescatori che lo accoglie e lo inizia al mare. Gli anni passano, il Paese cambia – è arrivato un nuovo presidente, Allende, – e anche Martínez, che ora chiamano il “Chungungo”, è cresciuto ed è diventato un pescatore straordinario.
I preparatori della nazionale di pesca subacquea notano il suo talento e decidono di allenarlo in vista dei mondiali che si terranno proprio lì vicino, a Iquique. Martínez trionfa davanti al pubblico di casa sua, ma rischia quasi di morire durante una competizione in Spagna, poi una scoperta sconvolgente, legata alla dittatura, nelle acque della sua costa lo segnerà per tutta la vita. Ispirato a una storia vera, “Terra di campioni” (La Nuova Frontiera) dello scrittore cileno Diego Zúñiga, è un romanzo pieno di mare, dove un uomo ingaggia una continua sfida con sé stesso per andare sempre più in profondità, fino a toccare con mano i mostri che la dittatura aveva liberato sulla terraferma. Siamo di fronte a una scrittura che risulta poetica e struggente per il pudore con cui raggela ogni facile lirismo, ogni patetismo.

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