Argentina. Tango jazz con cueca: il “Santuario” di Javier Girotto & Vince Abbracciante

Sabato 5 aprile 2025 è andato in scena un’altro stupendo concerto di Crossroads sul palcoscenico accogliente del Teatro Comunale di Dozza (Bologna) per presentare il progetto “Santuario” del sassofonista argentino-italiano JAVIER GIROTTO e del fisarmonicista pugliese VINCE ABBRACCIANTE, duo che avevamo già apprezzato a Cassero Jazz 2023.

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ARGENTINA. Loris Zanatta, BERGOGLIO – una biografia politica

21. aprile 2025 – 09:09No Comment
ARGENTINA. Loris Zanatta, BERGOGLIO – una biografia politica

Mentre stavamo leggendo il testo del prof. Loris Zanatta, BERGOGLIO- Una Biografia politica (Editori Laterza) ci giunge la bruttissima notizia della morte di Papa FRANCESCO, ore 7.35 del 21 aprile 2025.  Di seguito pubblichiamo la presentazione del testo citato sulla figura dell’immenso e indimenticabile JORGE MARIO BERGOGLIO. Intanto Condoglianze alla Chiesa Cattolica, all’Argentina, America latina e a tutta la gente che adorava questo grande Maestro di Fratellanza e Pace.

Paladino della fede dei popoli contro la ragione delle élite, nemico della prosperità e cultore della povertà, devoto delle periferie religiose e ostile all’Occidente secolare, gesuita da capo a piedi: il papato di Jorge Mario Bergoglio è senza dubbio un papato ‘politico’. Ma quali sono le radici del pensiero di papa Francesco?

Cresciuto in un contesto culturale dove la politica era religione e la religione politica, formatosi in una Chiesa dove Dio, patria e popolo erano tutt’uno, Jorge Mario Bergoglio è sempre stato un politico, ha sempre fatto politica. ‘Politica alta’, spiega, mai politica di partito. Ma non c’è alta politica senza la politica concreta. Di entrambe si occupa questo libro, che di Bergoglio studia idee e azioni, affinità e ostilità, convinzioni e contraddizioni, successi e fallimenti. Alieno agli intenti apologetici delle sue biografie, estraneo alle diatribe che la sua figura ha generato in seno alla Chiesa, Loris Zanatta ne ripercorre con spirito critico la parabola, dagli inizi a Buenos Aires agli ultimi anni in Vaticano. Il profilo che ne esce è quello di un moderno erede della cristianità antica. Di una cristianità, quella ispanica, in trincea perenne contro i nemici che la erosero e sconfissero, la frammentarono e marginalizzarono: l’illuminismo e il razionalismo, il liberalismo e il capitalismo, Giovanni Calvino e John Locke, la secolarizzazione e la globalizzazione, i nemici eterni ora dichiarati ora occulti.
Bergoglio parla oscuro ma ha idee chiare, dissimula gli obiettivi ma non li perde mai di vista, si adatta all’ambiente per meglio conquistarlo. Un gesuita allusivo e flessibile che ama confondere le tracce e mischiare le carte, compiacere tutti senza identificarsi con nessuno, governare con mano di ferro ma farsi piccolo e umile per sedurre e convertire.

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