Argentina. Tango jazz con cueca: il “Santuario” di Javier Girotto & Vince Abbracciante

Sabato 5 aprile 2025 è andato in scena un’altro stupendo concerto di Crossroads sul palcoscenico accogliente del Teatro Comunale di Dozza (Bologna) per presentare il progetto “Santuario” del sassofonista argentino-italiano JAVIER GIROTTO e del fisarmonicista pugliese VINCE ABBRACCIANTE, duo che avevamo già apprezzato a Cassero Jazz 2023.

continua...... »
musica

Arte

libri/cDVD

Viaggi

cultura e tradizioni

Home » Cuba, cultura e tradizioni, latin jazz, live jazz, musica

CUBA. Il caraibico jazz cubista e surrealista del santiaguero ARUAN ORTIZ

14. aprile 2025 – 16:37No Comment
CUBA. Il caraibico jazz cubista e surrealista del santiaguero ARUAN ORTIZ

Impressioni sul bellissimo concerto di jazz cubista pancaraibico del pianista e compositore cubano Aruán Ortiz andato in scena domenica 13 aprile 2025 al Teatro Comunale di Castel San Pietro T. (Bo) per il festival Cassero Jazz inserito nella manifestazione regionale di Crossroads – jazz e altro in Emilia Romagn. Diciamolo subito: moemte jazz en clave cubana ma musica di altissimo impatto che va affrontata con spirito molto allentato per assorbirne le potenzialità creative.

 

Se qualcuno all’inizio ha faticato a sintonizzarsi sul pentagramma spigoloso di Aruàn Ortiz, dove l’influenza della tradizione cubana e della dittatura del concetto di clave è poco evidente (o assente) rispetto ai codici noti che ci si potrebbe aspettare da un artista cubano, e molto di più se proviene da Santiago (i più caraibici di Cuba), la quasi totalità del pubblico presente (molto qualificato, con addetti ai lavori e musicisti) al contrario era ben consapevole della musica intellettiva che sgorga come una cascata di immagini dal linguaggio pianistico di Ortiz, allo stesso tempo idioma “politeista”, cubista e di surrealismo caraibico. Un pianismo universalistico, fresco, vivo, traboccante di energia allo stato puro, potente, ma anche di grande profondità emotiva, intimo e delicato. Aruàn ha una messa a fuoco molto particolare e sincretica di musica creativa, contemporanea, jazz, folk, improvvisata e avant garde. Rispetto alle tradizioni afrocubane il suo andamento è “carsico”, nel senso che qua e là riaffiorano in superficie pattern ritmici camuffati. E’ il suo “gioco artistico a nascondino” che instaura con l’ascoltatore muovendosi tra composizioni dei suoi ultimi album e con il rischio dell’artista stesso di perdersi nel cammino con le continue citazioni e sovrapposizioni che gli frullano in testa, come è successo quando ha richiamato velocemente Siento el bombo -Shaw Nuff (dall’album Serranias) subito sfociato in Monochrome (Yuba), pezzo raccolto in “Cub(an)ism”. Le sue si sa sono performance di interazione e fusione in continua evoluzione e ora spicca l’anima sonora e culturale pancaraibica multilingue, ispanica, francofona e anglofona.

Qui, nell’accogliente teatro Comunale di Castel San Pietro per Cassero Jazz, il pianista ha aggiunto – oltre alle citazioni/omaggio a Ornette Coleman e Thelonious Monk- un pezzo in più al suo già trafficatissimo e colorato  puzzle creativo, si tratta di un tassello che trae ispirazione dalla cultura francofona del Caribe e dal pensiero del poeta, scrittore e politico martinicano, l’anticolonialista Aime Cesaire. Puzzle che ingloba tutte le influenze che hanno plasmato il percorso formativo e artistico di Aruàn – iniziato a Santiago proseguito a Barcellona e New York – senza mai perdere di vista il suo “Dio unico”, ossia la messa a fuoco di un originale pensiero musicale creativo aperto, multiculturale e interdisciplinare. E aggiungo, pensiero creativo abbastanza atipico, quasi rivoluzionario per un musicista con alle spalle una realtà altamente  identitaria come quella di Cuba. Che Cassero Jazz (e Combo Jazz Club) sa accogliere e valorizzare poiché ha, diciamo da “statuto”, la mission coraggiosa e intelligente di andare controcorrente, non fermandosi al solo incasso o botteghino, e di proporre artisti insoliti, ‘alternativi’ al mainstream jazz per allargare le culture. Insomma, aprire una finestra su altri protagonisti e favorire così la ricerca di nuovi orizzonti del jazz. Scelte che hanno prodotto risultati culturali.

Queste le prime impressioni a caldo sulla prima serata di Cassero Jazz 2025 (Castel San Pietro Terme – Bo-I), festival che si concluderà mercoledì 16 aprile 2025 con altro concerto interessante.

(Gian Franco Grilli)

Prossimamente su Youtube sarà possible rivedere alcuni momenti della serata.

Escribe tu comentario!