Mostra tutti: jibaro
Si scrive “CARIBE” ma si legge America latina: è il nuovo album della talentuosa cantante-violoncellista cubana ANA CARLA MAZA e di cui è appena uscito il videoclip che anticipa di qualche giorno il tour italiano 2024 di presentazione del progetto che inizierà domenica 24 marzo da Bergamo e dopo cinque tappe si concluderà il 24 luglio a Fano.
“¡Revolucionaria!”, interessantissimo libro della cantautrice Lavinia Mancusi impreziosito dalla belle illustrazioni di Giulia Ananìa e da un’efficace prefazione dello scrittore latinoamericanista Pino Cacucci. Pubblicato da RedStarPress, il testo presenta “Le vite intrecciate, la musica senza tempo e le lotte grandi come il mondo di Violeta Parra. Mercedes Sosa e Chavela Vargas”
La leggendaria cantante e compositrice afroperuviana Susana Baca, ex Ministra della Cultura del Perù, si è esibita al Teatro Socjale di Piangipane (Ravenna) martedì 9 maggio 2023. Un donna e un’artista davvero speciale, colta, impegnata, unica, umile, meravigliosa. Intanto un po’ di scatti, e a breve con altri post, alcuni frammenti sonori della serata.
Tranquillo, solare, ambasciatore di musiche venezuelane, “console” di ritmi afrocubani, Gustavo Ovalles è oggi uno dei multipercussionisti più richiesti sia nel latin jazz che nei progetti di world music. «Sonidos del Orinoco» è il titolo della sua produzione più recente. L’abbiamo intervistato in occasione di una tournée con il pianista cubano Omar Sosa. Ecco cosa ci ha raccontato.
Nato nel Bronx da genitori portoricani, Charlie Sepúlveda, uno dei più interessanti trombettisti e protagonisti del latin jazz, da oltre vent’anni risiede nell’Isla dell’Encanto per condurre una vita a misura d’uomo a contatto con la natura caraibica che ha trovato a Luquillo, località nordorientale di Puerto Rico distante circa 40 minuti da San Juan. L’abbiamo raggiunto per ripercorrere la sua storia e la sua vicenda nel mondo del jazz.
Senza mai perdersi nel generico sabor del Latin, il sassofonista jazz portoricano Miguel Zenón rimescola e jazzifica elementi culturali, tradizioni, citazioni e frammenti in un quadro vivificante e nuovo. Dopo i suoi dodici alcum da leader, era ormai arrivato il momento di dedicargli un’ampia retrospettiva. Una parte dell’enciclopedica intervista che segue è stata pubblicata su Musica Jazz, marzo 2020.
I lunedì del Jazz Club Ferrara ripartono in grande stile. La formula è quella vincente: happy hour + live music + jam session e ad inaugurarla, lunedì 7 ottobre, spetta al quartetto del sassofonista portoricano Miguel Zenón con ‘Sonero: The Music Of Ismael Rivera’, progetto dedicato al leggendario “Sonero Mayor” di Puerto Rico. Spazio inoltre all’arte contemporanea con il vernissage della collettiva Segnosonico.
Le corde magiche di YAMANDU COSTA nella magica cornice del Torrione di Ferrara. L’impressionante performance musicale del virtuoso chitarrista brasiliano (abilissimo anche nel creare dialoghi tra corde e voce oppure fischiettando brillantemente) andata in scena sabato 23 marzo 2019 entra di diritto – a nostro modesto avviso – nella storia dei concerti più incredibili, magnifici, del Jazz Club Ferrara. Jazz che rilegge la storia musicale del Continente Sudamericano.
Diciamolo subito: «Songs for Nat» di Charlie Sepúlveda and The Turnaround (High Note, distr. IRD) non è un tributo al compianto cornettista-trombettista afroamericano Nat Adderly, ma un omaggio a Natalia, la nuova moglie portata all’altare lo scorso 8 settembre dal trombettista (di origini portoricane ma nato a New York 56 anni fa), che è anche l’autore delle nove composizioni scritte nei giorni successivi al devastante uragano Maria del 2017 e registrate in una sola giornata a Miami.
1 Ottobre 2018: RUMBA, LATIN, SALSA, JAZZ, CONGA e TROMBA IN LUTTO per la scomparsa improvvisa del leggendario conguero e trombettista newyorkese, ma di origini portoricane, Jerry González, vittima di un incendio accaduto la scorsa notte nella sua casa di Madrid, secondo quanto riferito da Efe alla SGAE, Società spagnola di Autori ed Editori.
Musica Jazz, agosto 2018, dedica attenzione al sassofonista e flautista colombiano Justo Almario, che se andò da Macondo per rinnovare il jazz. E’ il sassofonista colombiano di maggior importanza nella storia del jazz, il primo significativo messaggero di colori, melodie e ritmi afrocolombiani negli Stati Uniti, dove ha sviluppato il suo straordinario talento, ed è uno dei pochi artisti ad aver suonato sia con Duke Ellington sia con Charles Mingus.
Sabato 14 luglio 2018 il palco del Milano Latin Festival sarà totalmente salsoso o salsero con il leggendario Willie Colón (foto del 2006, Latinoamericando di Assago),el niño Malo, musicista newyorkese del South Bronx, di origine portoricana, che all’età di 15 anni (era il 1967) fu ingaggiato dalla Fania (etichetta fondata dal musicista dominicano Johnny Pacheco e l’avvocato di origini italiane Jerry Masucci) e diventerà una delle figure più importanti della Salsa, la musica del Barrio. Dopo l’ennesimo ritiro dalle scene eccolo di nuovo in pista.
La dodicesima edizione del Carnaval Internacional de las Artes riserverà un tributo al pianista e bandleader portoricano Noro Morales scomparso il 15 gennaio del 1964 a San Juan de Puerto Rico. Il maestro era nato il 4 gennaio del 1911 a Puerta de Tierra nel seno di una grande famiglia di musicisti. I suoi successi si ascolteranno in tutte le sedi della rassegna di Barranquilla (Colombia) dal 25 al 28 gennaio 2018.
BRASILE/ Bossa Nova e MPB. A tutti coloro che si interessano di studi musicologici e in particolare di canzone brasiliana suggeriamo questo saggio bossanovistico pubblicato nella collana Grooves – studi musicali Afro-Americani e Popular dal titolo “BOSSA NOVA CANÇÃO – Prospettive Teoriche e Analisi Poetico-Musicali” di Stefano La Via e Claudio Cosi (Libreria Musicale Italiana).
Ecco un po’ di scatti e un assaggino video del concerto al Torrione Jazz Club di Ferrara tenuto sabato 21 febbraio 2015 dal sassofonista e compositore portoricano Miguel Zenón con il suo quartetto latinoamericano. Infatti completavano la formazione il pianista venezuelano Luis Perdomo, il contrabbassista peruviano Jorge Roeder e il batterista Henry Cole, connazionale del leader.(foto e video)
Il giovane sassofonista portoricano, che da oltre 17 anni vive a New York, oltre ad essere uno dei più importanti musicisti in circolazione è anche un riconosciuto ambasciatore del jazz nel mondo. In questa intervista di G.F. Grilli l’artista ripercorre il cammino iniziato a San Juan con la classica, approdato al jazz dell’idolo Charlie Parker e che ora combina con plena, aguinaldo e linguaggi afrocaraibici. (+video)