Mostra tutti: latin jazz

Apprendiamo che il percussionista Giovanni Hidalgo non potrà purtroppo prendere parte al concerto del gruppo VOLCAN in programma a Imola il 27 aprile, così come all’intera tournée europea in corso. Hidalgo ha infatti subìto una delicata operazione alla mano ed è ora in convalescenza.

90 minuti di conversazione musicale per celebrare la cancellazione delle 90 miglia che hanno diviso per oltre cinquant’anni i popoli di Cuba e degli USA avvenuta con l’annuncio del 17 dicembre 2014 di Barack Obama di ripresa delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi. Questo in sintesi uno dei vari messaggi simbolici di Arturo O’Farrill & The Afro Latin Jazz Orchestra con la pubblicazione dell’eccellente album doppio “Cuba –The Conversation Continues” (Motéma- distr. Egea)…

Per la prima volta la città di Bagnacavallo (RA) entra a far parte del circuito di Crossroads, il festival itinerante organizzato da Jazz Network e dall’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna. A dare risalto a questo esordio arriverà un nome di spicco della musica brasiliana, il violoncellista Jaques Morelenbaum, che lunedì 14 marzo (alle ore 21) si esibirà al Teatro Goldoni col suo Cello Samba Trio, con Lula Galvão alla chitarra e Rafael Barata alla batteria.

Nel numero di marzo 2016 di MUSICA JAZZ, in edicola, anche pagine dedicate alla musica latinoamericana e in particolare al jazz afrolatino. Sono il frutto di due interessanti interviste: la prima, realizzata da Gian Franco Grilli, al formidabile pianista cubano GONZALO RUBALCABA, ormai una star mondiale; la seconda, raccolta da Nicola Gaeta, al giovane talentuoso trombonista peruviano HUMBERTO AMÉSQUITA.

Dopo alcune serate jazzistiche strettamente intese, Crossroads presenta il primo concerto latin della rassegna. Come ogni anno l’8 marzo (ore 21), in occasione della festa della donna il festival fa tappa alla Sala del Carmine di Massa Lombarda (RA), con protagonista una grande voce femminile: la vocalist carioca Rosalia De Souza, accompagnata dal trio Jazz à la Mode di Alessandro Scala.

Presso la Sala Stampa della Giunta Regionale Emilia Romagna si è tenuta la conferenza stampa di Crossroads 2016 (27 febbraio/4 giugno) . Hanno presentato lo sterminato cartellone di concerti jazz e altro Sandra Costantini e Daniele Cecchini, rispettivamente direttore artistico e responsabile dell’ufficio stampa della manifestazione. L’incontro cui ha partecipato Antonio Gioiellieri, presidente di Jazz Network, si è concluso con l’intervento di Massimo Mezzetti, Assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna il quale oltre a sottolineare l’estrema importanza di Crossroads ha annunciato che a breve ci sarà una legge regionale in materia di musica.

Miglior album di jazz latino (Best Latin Jazz Album) alla pianista, vocalist e compositrice di San Paolo (Brasile) Eliane Elias con l’album “Made in Brazil “(Concord Records).
Altri artisti in gara erano: Gonzalo Rubalcaba – Suite Caminos; Wayne Wallace Latin Jazz Quintet – Intercambio; Miguel Zenón – Identities are Changeable.

Miglior album latino tropical (Best Tropical Latin Album) a Son De Panamá (Ruben Blades Productions) di Rubén Blades con Roberto Delgado & Orchestra. Altri nominati in questa categoria: José Alberto “El Canario & Septeto Santiaguero – Tributo A Los Compadres: No Quiero Llanto; Guaco – Presente Continuo;Victor Manuelle – Que Suenen Los Tambores; Juan Luis Guerra 4.40 – Todo Tiene Su Hora.

Miglior Composizione Strumentale per “The Afro Latin Jazz Suite” – Arturo O’Farrill & The Afrolatin Jazz Orchestra feat. Rudresh Mahnthappa dall’album Cuba: Conversation Continued (Motema – 234084). Gli altri quattro nominati erano Bob Mintzer Big Band, Turtle Island Quartet, University Of North Texas One O’ Clock Lab Band , Marshall Gilkes & WDR Big Band.

Un vero mappamondo del jazz, con innumerevoli sfumature stilistiche: dagli Stati Uniti (coi Take 6) alla Repubblica Dominicana (con Michel Camilo – foto), viaggiando poi via via verso Israele (con Avishai Cohen), l’Italia (rappresentata dai Funk Off assieme a Karima), il Portogallo (Carmen Souza). Poi di nuovo in movimento verso la Gran Bretagna (i GoGo Penguin ed Anthony Strong) e il Brasile (Tati Valle con Cristina Renzetti)…

…“Aperitivo in Concerto” , domenica 7 febbraio 2016, alle ore 11.00, presso il Teatro Manzoni di Milano, in prima e unica data italiana, Daniel Bernard Roumain (DBR), un fenomenale e sempre più seguito e applaudito violinista africano-americano di origine haitiana.

Per il cartellone Ferrara in Jazz arrivano le sonorità brasiliane in bilico con il jazz. È “Tre”, trio guidato dall’intensa voce di Silvia Donati e completato da Giancarlo Bianchetti (chitarra) e Roberto Rossi (batteria), ad inaugurare – venerdì 5 febbraio (ore 21.30) – Friday Jazz Dinner, la nuova serie di venerdì gastronomico-musicali del Jazz Club Ferrara in cui le invitanti proposte culinarie elaborate dal Wine-Bar sposano i colori del miglior jazz dal vivo del nostro territorio.

Ecco il programma definitivo del festival itinerante Crossroads 2016. Un festival che è come un grande puzzle della musica jazz, col suo accostamento di innumerevoli tasselli capaci di raffigurare tutte le principali estetiche della musica improvvisata, divagazioni stilistiche comprese. I grandi numeri fanno di Crossroads un vasto affresco di suoni: la diciassettesima edizione si svilupperà dal 27 febbraio al 4 giugno, 98 giorni con una cinquantina di concerti e circa 500 artisti coinvolti.

“Aperitivo in Concerto” presenta per la prima volta in Italia, domenica 17 gennaio 2016, alle ore 11.00, presso il Teatro Manzoni di Milano, un fenomenale interprete, strumentista e band-leader in un’esibizione che già si annuncia imperdibile: Arturo O’Farrill Afro latin Jazz Octet.

Un festival che è come un grande puzzle della musica jazz, col suo accostamento di innumerevoli tasselli capaci di raffigurare tutte le principali estetiche della musica improvvisata. Crossroads è un vasto affresco di suoni: la XVII edizione si svilupperà dal 27 febbraio al 5 giugno 2016, 99 giorni con una cinquantina di concerti e circa 500 artisti coinvolti, tra i quali anche caraibici come il gruppo Volcàn (foto) di Gonzalo Rubalcaba, il pianista Michel Camilo o la cantante brasiliana Rosalia De Souza.

Finalmente è uscito l’attesissimo “Kaze” (abeat records –distr. Ird), quarto lavoro del magico gruppo Gaia Cuatro che celebra nel migliore dei modi il decimo anno del loro fortunato sodalizio. I protagonisti di questo ottimo quartetto sono gli argentini Gerardo Di Giusto e Carlos “el Tero” Buschini e i giapponesi Aska Kaneko e Tomohiro Yahiro, talentuosi strumentisti che nell’insieme formano una realtà che ha ormai conquistato platee di tutto il pianeta.

Un concerto formidabile che il Teatro Comunale Claudio Abbado di Ferrara potrà annoverare tra quelli più insoliti come genere e tra i più riusciti negli ultimi anni della sua programmazione. Merito del pianista cubano Gonzalo Rubalcaba e del suo vertiginoso gruppo Volcán formato da pezzi da novanta come il batterista Horacio El Negro Hernandez, il percussionista Giovanni Hidalgo e il bassista Armando Gola, che si sono esibiti giovedì 26 novembre nell’ambito del Bologna Jazz Festival.

Il Bologna Jazz Festival chiuderà con il jazz afrolatino e in trasferta a Ferrara. Infatti, la decima edizione del festival bolognese chiuderà i battenti giovedì 26 novembre 2015 al Teatro Comunale Claudio Abbado della città estense dopo la performance di Volcán, il supergruppo latin diretto dal pianista cubano Gonzalo Rubalcaba. Inizio del concerto alle ore 20.30.

Ecco un po’ di immagini dello strepitoso concerto del saxofonista afroamericano Kenny Garrett Quintet alla Sala Paradiso dell’Arci di San Lazzaro, il 27 ottobre 2015. Che è stato il primo dei due concerti previsti in questo locale nell’ambito del Bologna Jazz Festival. Fantastica la prova del leader per 90 minuti, poi nella mezz’ora finale Garrett ha giocato funkeggiando con il pubblico, che ha abbondantemente gradito il coinvolgimento. Formidabile la sezione ritmica, ma su tutti il batterista Marcus Baylor, tecnicamente attrezzatissimo, inventivo, completo.

Dieci concerti in teatro per i dieci anni del Bologna Jazz Festival. Ma per l’edizione del decennale il festival jazz bolognese entrerà anche nei più rinomati live club cittadini, oltre ad avere estensioni fuori porta: a Ferrara, San Lazzaro di Savena e Pieve di Cento. Il Bologna Jazz Festival 2015 andrà in scena ogni sera dal 24 ottobre sino al 26 novembre. Si inizia alla grande sabato 24 con il quartetto di Ron Carter.

Un’affascinante giovane donna in un abito di chiffon che è in grado di regolare il suo archetto mentre canta inni africani. Si potrebbe pensare che il suo disco Ochumare sia caratterizzato da questa bellezza virtuosa. Lei è Yilian Cañizares, violinista e cantante che si esibirà a Musica dei Popoli, sabato 10 ottobre, ore 21.30, Auditorium Flog.

Iniziato sabato 19 settembre e terminerà sabato 14 novembre la storica e longeva rassegna Musica dei Popoli di Firenze. Vi saranno anche sonorità dell’America latina, da Cuba Yilian Cañizares, il 10 ottobre, ma il 26 settembre Ginevra Di Marco (foto) canta Mercedes Sosa. Da non perdere.

Dieci concerti in teatro per i dieci anni del Bologna Jazz Festival. Ma per l’edizione del decennale il festival jazz bolognese entrerà anche nei più rinomati live club cittadini, oltre ad avere estensioni fuori porta: a Ferrara e a San Lazzaro di Savena. Il Bologna Jazz Festival 2015 andrà in scena ogni sera dal 26 ottobre sino al 26 novembre e in cartellone anche numerosi musicisti latinoamericani, tra cui il quartetto Volcan (foto) diretto dal pianista cubano Gonzalo Rubalcaba.

Al Caffè Della Rocca di Imola per la rassegna “LA VENA DEL JAZZ”, realizzata in collaborazione con il Combo Jazz Club, Mercoledì 22 luglio, ore 21.30 appuntamento da non perdere: in pedana, il sassofonista modenese Marco Ferri ( già vincitore del Premio Massimo Urbani), il trombonista peruviano Humberto Amesquita, l’hammondista Emiliano Pintori e Vittorio Sicbaldi alla batteria. In repertorio standard jazz e composizioni originali.

Ramón Valle è diventato noto come “l’altra faccia del jazz cubano.” Anche se lui ed i membri del suo trio sono cubani, le loro esibizioni sono assolutamente inaspettate e le loro interpretazioni lontane dagli stilemi tradizionali del jazz latino. In effetti il loro non è latin jazz, ma jazz moderno interpretato da cubani.