Mostra tutti: musica
Dal 24 febbraio all’ 1 giugno 2018 si terrà la XIX edizione del festival itinerante Crossroads con un cartellone jazz lungo 100 giorni che si muoverà da Rimini a Piacenza, insomma in tutto territorio emiliano romagnolo. Oltre 65 i concerti che coinvolgeranno oltre 500 diversi artisti proveniente da tutto il mondo per questa nuova maratona jazz da guinness. Anche il latin sarà rappresentato da nuovi talenti di questo linguaggio come Alfredo Rodriguez e Marialy Pacheco ma anche da veterani di questa rassegna come il pianista Omar Sosa e altri ancora.
Best Latin Jazz Album: “Jazz Tango” — Pablo Ziegler Trio / Best Latin Pop Album: “El Dorado” — Shakira/ Best Latin Rock, Urban or Alternative Album: “Residente” — Residente/ Best Regional Mexican Music Album (Including Tejano): “Arriero Somos Versiones Acústicas” — Aida Cuevas / Best Tropical Latin Album: “Salsa Big Band” — Rubén Blades con Roberto Delgado y Orquesta.
Ecco un libro interessante uscito nel 2016 che consigliamo a quanti fosse sfuggito, in parte poiché si tratta di un testo in lingua spagnola e privo di una distribuzione capillare. Scritto da uno attento studioso di musica cubana come Raúl Fernández il volume in 170 pagine tenta di mostrarci non solo le origini ma anche la funzione ad ampio spettro del Son cubano su altri stili arrivando fino a contagiare il jazz. Il titolo è “Ontología del SON y otros ensayos” e acquistabile online su Amazon.
Magnifica inaugurazione dei main concerts di Ferrara in Jazz al Torrione San Giovanni, venerdì 26 gennaio 2018. Non solo il repertorio del grande compositore-arrangiatore Moacir Santos, non solo samba, non solo choro, non solo bossa nova, non solo una notte di note carioca, ma di tutto un po’ con una riposante panoramica strumentale di Musica Popular Brasileira riletta in chiave jazzistica (con qualche accento klezmer) da un formidabile binomio formato dalla clarinettista Anat Cohen e dal chitarrista Marcello Gonçalves in tournée per presentare il loro cd “Outra Coisa _the music of Moacir Santos”.
Sarà brasileiro il primo main concert del 2018 del Jazz Club Ferrara. Anat Cohen, israeliana e Marcello Gonçalves, brasiliano, venerdì 26 gennaio 2018, ore 21.30, Torrione San Giovanni, rivisitano la musica carioca del polistrumentista, compositore e arrangiatore pernambucano Moacyr Santos . Il duo della clarinettista israeliana e del chitarrista carioca propone Outra Coisa, progetto candidato ai Grammy Awards come Best Latin Jazz Album.Jazz Album.
Lutto per la Black Music, che sia Jazz, Mbaqanga (ultima discendente degli idiomi jazz) e Mbube (tradizione vocale sudafricana) non importa: il 23 gennaio 2018 si è fermato per sempre il battito del cuore di uno dei suoi più importanti protagonisti, HUGH MASEKELA, cantante e trombettista, uno dei padri del jazz sudafricano. Aveva 78 anni, è deceduto nella sua città natale, Johannesburg, dove da bambino aveva iniziato a cantare nel coro della sua scuola ma dopo la visione del film “Young man with horn” venne fulminato dall’amore per tromba (e flicorno). Un combattente contro l’apartheid.
La dodicesima edizione del Carnaval Internacional de las Artes riserverà un tributo al pianista e bandleader portoricano Noro Morales scomparso il 15 gennaio del 1964 a San Juan de Puerto Rico. Il maestro era nato il 4 gennaio del 1911 a Puerta de Tierra nel seno di una grande famiglia di musicisti. I suoi successi si ascolteranno in tutte le sedi della rassegna di Barranquilla (Colombia) dal 25 al 28 gennaio 2018.
Il Jazz Club Ferrara – terzo anno consecutivo tra le migliori jazz venues al mondo secondo DownBeat Magazine – si appresta ad inaugurare la seconda parte della 19a edizione di Ferrara in Jazz (22 gennaio-28 aprile 2018) all’interno dell’incantevole Torrione San Giovanni, bastione rinascimentale iscritto nella lunga lista dei beni UNESCO e location per il cinema di Emilia-Romagna Film Commission. Primo main concert, 26 gennaio con Anat Cohen & Marcello Gonçalves, tra jazz, yiddish e samba.
Basta sentire un paio di note per identificarlo tra mille. E’ l’argentino-italiano Javier Girotto, sassofonista la cui cifra espressiva si evidenzia ed eccelle imboccando il sax soprano, ma è anche un abile baritonista e versatile nell’utilizzo di flauti andini. Assieme al connazionale Natalio Mangalavite ha pubblicato il cd «Estándars» (Abeat records – distr. IRD), in bilico tra folk, tango, jazz e canzone.
Swamp Dogg, Spencer Wiggins, Percy Wiggins, Wee Willie Walker, Booker Brown, Lacee, Ernie Johnson, Missy Andersen, Terrie Odabi, Larry Batiste, John Ellison e tanti altri. Oltre a questi nomi ci sarà il ritorno della house band da San Francisco. la Anthony Paule Soul Orchestra feat. Sax Gordon. E’ già definita in massima parte la rosa dei protagonisti del Porretta Soul Festiva dal 19 al 22 luglio 2018.
Il musicista colombiano Edmar Castañeda ha cambiato pelle all’arpa llanera e da quindici anni è tra i più originali e trasversali protagonisti del panorama jazz newyorkese. L’ultimo progetto, un duo insolito con la pianista Hiromi Uehara, è stato raccolto nell’esplosivo «Live in Montreal» (Telarc – distr. Egea).
BRASILE/ Bossa Nova e MPB. A tutti coloro che si interessano di studi musicologici e in particolare di canzone brasiliana suggeriamo questo saggio bossanovistico pubblicato nella collana Grooves – studi musicali Afro-Americani e Popular dal titolo “BOSSA NOVA CANÇÃO – Prospettive Teoriche e Analisi Poetico-Musicali” di Stefano La Via e Claudio Cosi (Libreria Musicale Italiana).
Si pronuncia Che-que-ré, si legge Terry, ossia il nome della famiglia cubana protagonista nel mondo della musica con questa percussione minore del pantheon yoruba, idiofono entrato nel panorama jazzistico internazionale grazie a Irakere. Se il re del chequeré è Eladio “Pancho”, il titolo di principe spetta al figlio Yosvany, che è anche uno dei contraltisti più apprezzati del latin e della scena jazz newyorkese. (Intervista su Musica Jazz, dicembre 2017)
Jazz Club Ferrara/ venerdì 8 dicembre,ore 21.30, ultima performance dell’anno della Tower Jazz Composers Orchestra diretta da Piero Bittolo Bon e Alfonso Santimone. Sabato 9 dicembre ritorno della cantante, polistrumentista e danzatrice taiwanese Jen Shyu, con Chris Dingman al vibrafono, Mat Maneri alla viola e Dan Weiss alla batteria e percussioni.
Intervista. Il pianista e compositore di Santiago de Cuba da un decennio si muove con successo nel panorama jazzistico newyorkese. Il suo pianismo, seppur distaccandosi nettamente dagli schemi del jazz afrocubano, incorpora in forme inusitate alcuni elementi della tradizione folklorica cubano-haitiana. Nell’ultimo disco, “Hidden Voices”, approccia in modo ironico diversi stili cubani, ne frantuma i pattern ritmici e ricombina il tutto ispirandosi ai linguaggi dell’avanguardia internazionale.
È un duo inedito quello che si esibirà sabato 02 dicembre, ore 21.30, al Jazz Club Ferrara (Torrione San Giovanni), frutto della partecipazione del pianista cubano (di Santiago de Cuba, ma residente nella Grande Mela) Aruán Ortiz al quartetto del clarinettista e sassofonista di New York Don Byron. Jazz contemporaneo? Montuno con jazz d’avanguardia? Non è dato sapere cosa uscirà da questo binomio. Dunque, da non perdere!
Diciamolo subito: il programma del Bologna Jazz Festival ha riservato un po’ di spazio alle sonorità latin e al jazz en clave, ma soprattutto periferico e non perchè il concerto di Horacio El Negro si è tenuto a Budrio, in provincia. Qualcuno certamente dissentirà richiamando in causa la presenza di una sezione latin nella Chick Corea-Steve Gadd Band, ma su questo potremmo aprire una lunga parentesi perchè è un’altra storia.
Lunedì 27 novembre, dalle ore 20 in poi, il Jazz Club Ferrara ospita una tappa del tour europeo di una delle più giovani e interessanti figure del jazz contemporaneo, il pianista statunitense Richard Sears. Con lui il cubano Roman Filiu al sax alto, Matteo Bortone al contrabbasso e Guilhem Flouzat alla batteria.
Weekend di Jazz moderno: centro Pandurera di Cento, Venerdì 24 novembre, ore 21, con il Trio di Kenny Werner completato da due musicisti virtuosi come Johannes Weidenmueller al contrabbasso e Ari Hoenig alla batteria. Poi al Jazz Club Ferrara, sabato 25 novembre, ore 21.30: Human Feel, con Andrew D’Angelo (sax alto), Chris Speed (sax tenore/clarinetto), Kurt Rosenwinkel (chitarra) e Jim Black (batteria) .
Sabato 18 novembre (ore 21.30), per l’ultimo appuntamento in collaborazione con Bologna Jazz Festival 2017, il Jazz Club Ferrara ospita Miguel Zenón, sassofonista e compositore portoricano, che potremo ascoltare a capo del suo rodatissimo quartetto completato da Luis Perdomo al pianoforte (Venezuela), Hans Glawischnig al contrabbasso (Austria) e Henry Cole alla batteria (Portorico). La musica proposta è distante dal latin e più vicina agli stilemi fondamentali del jazz contemporaneo.
Dal baião al jazz. Il veterano batterista di Rio de Janeiro è uno dei maggiori esponenti del percussionismo brasiliano e può vantare una carriere incredibile assieme a Milton Nascimento, Wayne Shorter, Herbie Hancock, Ron Carter e mille altri. Se ne parla nell’intervista pubblicata sul numero di novembre 2017 di Musica Jazz, in edicola.
Dopo la tappa a Foggia del 6 novembre per l’inaugurazione della terza edizione del Giordano in Jazz Winter Edition 2017 sarà il Teatro Auditorium Manzoni a ospitare, martedì 7 novembre alle ore 21:15, il concerto più atteso del Bologna Jazz Festival 2017: la Chick Corea & Steve Gadd Band, un sestetto in cui convivono sonorità acustiche ed elettriche, influssi jazz, accenti latini, strizzate d’occhio alla fusion d’annata.
A Bologna si parla, si canta e si ritma Yoruba, band che nonostante il nome esotico (afrocubano) è totalmente nostrana e diretta da Andrea Grillini, batterista residente a Ozzano Emilia, luogo anche dove fanno le prove i cinque giovani musicisti con doti improvvisative e linguaggi maturi che si muovono agilmente tra afrofunkjazz, canti yoruba, toques batà, cascara, clave di ispirazione cubana uniti a accenti mainstream tipici di brass band neworleansiani e/o cool.
Questi i prossimi concerti dell’edizione 2017 del Bologna Jazz Festival in corso fino al 19 novembre: musica sia per gli appassionati della tradizione e delle sue grandi star che per il pubblico più giovane e curioso di vedere maestri dell’improvvisazione jazz alle prese con i suoni della nostra contemporaneità, dall’elettronica all’hip hop.
Dopo l’anteprima di Fresu a Cento del 26/10, il BJF 2017 inaugura al Teatro Il Celebrazioni (Bologna, ore 21:15) con Matthew Herbert (elettronica), Enrico Rava (tromba) e Giovanni Guidi (pianoforte), connubio tra jazz acustico e musica elettronica, tra improvvisazione e campionamenti in diretta. Alle ore 23, l’Alkord Quartet (più jam session a seguire) inaugura gli appuntamenti live al Binario 69.