Mostra tutti: musica
Venerdì 25 novembre, al Torrione di Ferrara, spazio al secondo live di stagione dell’apprezzata Tower Jazz Composers Orchestra, l’orchestra residente del Jazz Club Ferrara. Gli oltre 20 venti elementi che la compongono, diretti da Alfonso Santimone e Piero Bittolo Bon, proporranno composizioni originali e accattivanti rivistazioni di brani della tradizione afroamericana. In apertura di serata il docente e critico musicale Stefano Zenni presenterà “Che razza di musica. Jazz, blues, soul e le trappole del colore”, edito da EDT. Mediazione di Francesco Bettini.
Lunedì 21 novembre – ore 20 – Torrione, Jazz Club Ferrara, fotografia e musica s’incontrano in una nuova edizione speciale di “Monday Night Raw”. La vernice di “Note in bianco e nero”, personale del giovane fotografo Michele Bordoni , curata da Eleonora Sole Travagli, anticiperà il live di ClarOscuro, nuovo trio del contrabbassista Matteo Bortone completato da Enrico Zanisi al pianoforte e Stefano Tamborrino alla batteria.
L’ultimo appuntamento 2016 (18/11) al Torrione tra il Jazz Club Ferrara in collaborazione con il Bologna Jazz Festival è stato dedicato alla presentazione di “Arclight”, l’album del giovane chitarrista californiano JULIAN LAGE, che sul palcoscenico estense è stato accompagnato dal contrabbassista peruviano Jorge Roeder e dal batterista bostoniano Eric Doob. Un trio magnifico, e senza nulla togliere ai nomi più blasonati ospitati dal festival è il gruppo che, a nostro avviso, ci ha regalato uno dei concerti più brillanti, intensi e ricchi di belle sonorità di tutta la kermesse.
Alla dodicesima edizione del Volo del Jazz arrivano Sly&Robbie – la formidabile coppia ritmica giamaicana – per incontrare Nils Petter Molvaer, Eivind Aarset e Vladislav Delay: sabato 19 novembre, ore 21, Teatro Zancanaro di Sacile (Pordenone). Un’esclusiva regionale per una delle più grandi sezioni ritmiche dei tempi recenti!
E’ uscito l’ultimo album del pianista cubano Roberto Fonseca (1975) con il titolo ABUC e per la prestigiosissima etichetta Impulse! Presentato ufficialmente in Belgio il 17 novembre, Sala Flagey di Bruxelles, l’album presenta quattordici brani che ripercorrono la storia della musica popolare cubana attraverso la chiave interpretativa di Fonseca: dalla contradanza alla conga, dal mambo e cha cha cha all’hip hop afrocuban, il tutto incrociato con linguaggio jazzistico.
Ultimo appuntamento in teatro per il Bologna Jazz Festival 2016, ancora una volta nel segno dell’esclusiva: sabato 19 novembre (ore 21:15) Teatro Auditorium Manzoni ospiterà l’unica data italiana del Kronos Quartet . Il programma preparato da David Harrington, John Sherba (violini), Hank Dutt (viola) e Sunny Yang (violoncello) conferma in pieno la fama di un gruppo che ha proiettato l’organico per eccellenza della musica cameristica classica verso territori futuristici e immaginifici.
Venerdì 18 novembre,ore 21.30, Jazz Club Ferrara, a firmare l’ultimo appuntamento 2016 in collaborazione con Bologna Jazz Festival è il trio guidato dal giovane e talentuoso chitarrista californiano Julian Lage che presenterà “Arclight”, suo ultimo lavoro discografico. Al suo fianco Jorge Roeder al contrabbasso ed Eric Doob alla batteria.
Nemmeno un centimetro libero al Bravo Caffé di Bologna per ascoltare il trio carioca Azymuth che attacca il set dedicando le prime note alla memoria di José Roberto Bertrami, il tastierista fondatore morto quattro anni fa e ora sostituito da Kiko Continentino il quale dimostra già grande feeling con il batterista Ivan Conti e il bassista Alex Malheiros. Repertorio coinvolgente che strappa diversi applausi durante la performance tra cui anche un pezzo in omaggio a Tom Jobim.
Con un altro tutto esaurito al Teatro Duse per il concerto della band di Steve Coleman, questa edizione del Bologna Jazz Festival sta battendo ogni record di presenze. E in attesa degli altri appuntamenti in cartellone (il più importante, sabato 19 novembre, Kronos Quartet) vi proponiamo alcuni scatti della serata con Steve Coleman & Council of Balance.
Ritorna la leggendaria band brasiliana AZYMUTH al Bravo Caffè di Bologna dove farà tappa in occasione del tour europeo di presentazione del nuovo lavoro discografico “Fenix”. L’album, che arriva dopo cinque anni dall’ultimo, ricrea la fantastica energia del periodo d’oro degli anni ’70 , quello che diede agli Azymuth un riconoscimento internazionale. Alle tastiere, dopo la scomparsa nel 2012 di Ivan Conti e l’inserimento temporaneo di Fernando Moraes, troviamo il virtuoso Kiko Continentino, che ha collaborato con Milton Nascimento, Gilberto Gil e Djavan. “Outubro”, disco del 1980, è stato ristampato in cd e distribuito da IRD.
Ferrara in Jazz, sabato 12 novembre, un’altra serata di grande jazz, e con il Jazz Club Ferrara esaurito ancora una volta, grazie al quartetto del contrabbassista BUSTER WILLIAMS completato da Jaleel Shaw ai sassofoni alto e soprano, Eric Reed al piano e il mancino Lenny White alla batteria. Solisti di primissima grandezza che ci hanno portato avanti e indietro tra gli anni migliori dell’hard bop e i linguaggi del jazz contemporaneo, ma sotto la vigile direzione orchestrale del leggendario Williams, il quale si è ritagliato un brano intero per un emozionante solo di contrabbasso in cui hanno fatto capolino diversi motivi di standard e anche un evergreen di etnomusic.
Steve Coleman come non lo si è praticamente mai sentito dal vivo: il sassofonista guru del modernismo jazz newyorkese, ispiratore del collettivo M-Base, alla testa di una big band. Quella che si ascolterà lunedì 14 novembre alle ore 21:15 al Teatro Duse per il Bologna Jazz Festival sarà un’orchestra jazz sui generis: i Council of Balance comprendono fidati collaboratori di Coleman (Jonathan Finlayson alla tromba, Maria Grand al sax tenore, Miles Okazaki alla chitarra, Anthony Tidd al basso elettrico, Dan Weiss alla batteria) ai quali si aggiunge la strumentazione del Doelen Ensemble, con archi, ottoni, ance, percussioni.
Venerdì 11 novembre, Teatro Manzoni di Bologna al completo per l’attesissimo concerto del Bologna Jazz Festival con Paolo Fresu, Uri Caine e Quartetto Alborada. Trattandosi dell’unica tappa della tournée europea a presentare questo organico, sono arrivati appassionati anche da fuori regione. Lo spettacolo è iniziato con quattro brani intonati dal magico duo: l’esordio in minuetto, seguito da Solar di Miles Davis, un pezzo di George Gershwin e poi un ritorno barocco prima di introdurre il quartetto d’archi Alborada.
Jeremy Pelt è certamente una delle più interessanti trombe del panorama jazz internazionale ed ha ricevuto importanti riconoscimenti dalla critica. Al Dadajazz di Castelfranco Emilia ha presentato l’ultimo l’album JiveCulture sostenuto da quattro giovani, ma già di notevole esperienza, tra cui anche una percussionista (Jacaqueline Jeremy Pelt è certamente una delle più interessanti trombe del panorama jazz internazionale e i riconoscimenti della critica sono meritati. Al Dadajazz di Castelfranco Emilia ha presentato l’ultimo l’album “JiveCulture” sostenuto da quattro giovanissimi artisti, ma già con solidissime basi, tra cui anche una percussionista (Jacqueline Acevedo, di origini colombiane) che ha mostrato una notevole tecnica per far cantare le congas, imbastendo raffinati e “melodici” pattern. E ogni tanto emergeva il dominio velocissimo della ‘mano segreta’, come dire che ha studiato i capiscuola come Changuito, Hidalgo o discepoli.
Sabato 12 novembre, ore 21.30, Jazz Club Ferrara, va in scena il penultimo appuntamento in collaborazione con Bologna Jazz Festival: sul palco estense del Torrione un’altra colonna del contrabbasso, Buster Williams, musicista tra i più stimati al mondo, che si esibirà con il suo “Something More”, quartetto stellare completato da Jaleel Shaw al sax alto e soprano, Eric Reed al pianoforte e Lenny White alla batteria.
Unipol Auditorium pieno come un uovo per ascoltare Aziza, quartetto diretto dal leggendario contrabbassista Dave Holland e completato da pezzi da novanta come il sassofonista Chris Potter, il batterista Eric Harland e il chitarrista Lionel Loueke. Un set lungo due ore di musica tra jazz, funky, rock intrecciati a suadenti accenti africani grazie alla chitarra e alla voce di Loueke. Un po’ di immagini scattate martedì 8 novembre 2016 nei pochi minuti concessi dalla direzione del Bologna Jazz Festival dietro richiesto della band.
Venerdì 11 novembre, ore 21.30, Ferrara e Salvador de Bahia s’incontrano nei brani di “Vento di Bahia e nebbia”, nuovo album che la cantante e compositrice bahiana Daniella Firpo presenterà in anteprima assoluta al Torrione Jazz Club, supportata da musicisti talentuosi in grado di dominare con profondità i linguaggi della musica brasiliana come Gabriele Mirabassi al clarinetto, Roberto Taufic alla chitarra, Ares Tavolazzi al contrabbasso e Roberto Rossi alla batteria.
L’incontro musicale tra la tromba di Paolo Fresu, il pianoforte di Uri Caine e gli archi del Quartetto Alborada sul palcoscenico del Teatro Auditorium Manzoni (venerdì 11 novembre alle ore 21:15) è il primo di tre concerti che il Bologna Jazz Festival 2016 ospita in esclusiva nel suo cartellone. Gli altri, presto in arrivo, saranno quelli con la big band Council of Balance di Steve Coleman (il 14 novembre al Teatro Duse) e con il Kronos Quartet (il 19 ancora al Manzoni).
Il Comune di Castelfranco Emilia (Mo) e gli Amici del Jazz di Modena organizzano DADAJAZZ, due giorni di musica al Teatro Dadà con artisti di fama internazionale: il 10 novembre in pedana JEREMY PELT QUINTET con JiveCulture; venerdì 11 novembre il trio del pianista JOEY CALDERAZZO. L’iniziativa – con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio, Regione Emilia Romagna del Gruppo Hera – è in collaborazione con il Bologna Jazz Festival e la Fondazione Siena Jazz.
Randy Brecker e il quartetto Balaio al Torrione Jazz Club Ferrara hanno presentato, tra gli altri, diversi brani dell’album Randy in Brasil, vincitore nel 2009 di un Grammy Award come “Migliore Album Jazz Contemporaneo”. Del leader trombettista sapevamo tutto, mentre dei musicisti brasiliani di Balaio, conoscevamo pochissimo fino a ieri sera. Ora possiamo dire che si tratta di una formazione dal tiro straordinario, un’energia e un groove incredibili, soprattutto quando suonano funky jazz. Con una sezione ritmica di primissima grandezza che incorpora magistralmente ritmi verdeoro, jazz e anche clave cubana. E su un tappeto così ricco e stimolante, è gioco facile prendere il volo per la tromba fusion di Brecker.
Il concerto bolognese di sabato 5 novembre dei Cookers è da considerare una delle migliori serate di jazz che ci è capitato di ascoltare da queste parti negli ultimi vent’anni. Due ore di musica affascinante. …
Un altro supergruppo al Bologna Jazz Festival, martedì 8 novembre (ore 21:15) all’Unipol Auditorium (Via Stalingrado 37, Bologna): Aziza, una all stars con nomi del calibro di Dave Holland al contrabbasso, Chris Potter ai sassofoni, Lionel Loueke alla chitarra ed Eric Harland alla batteria. Da un simile quartetto ci si può bene attendere un jazz moderno e vibrante, dal beat fisicamente ed emotivamente travolgente.
Lunedì 7 novembre (ore 21.30), in collaborazione con Bologna Jazz Festival, il Jazz Club Ferrara ospita una tappa del tour mondiale di “Randy in Brasil”, progetto che vede il celebre trombettista statunitense Randy Brecker affiancato dal quartetto carioca Balaio, guidato dal percussionista Marco Bosco e completato da João Mascarenhas al pianoforte e tastiere, Sergio Brandão al basso e Leonardo Susi alla batteria.
TIM E TOM ci accompagnano in un giro di 80 pagine alla scoperta dei grandi maestri della batteria Jazz. Questo simpatico, istruttivo e divertente viaggio (in poltrona) dentro la musica afro-americana è raccolto nel piacevolissimo, illustratissimo libro di Giampaolo Ascolese: Tim e Tom – Viaggio attraverso la musica jazz (Aracne, 8 euro). Bellissime pagine che ripercorrono la storia del jazz regalandoci i profili dei suoi più importanti drummers da Baby Dodds a Ed Blackwell.
Sabato 5 novembre (ore 21.30), nell’ambito di Somethin’Else, il Jazz Club Ferrara proporrà un viaggio nel continente sudamericano che esplora l’anima musicale argentina, attraverso un mosaico di suoni dal sapore latino e dalla venatura jazzistica, presentando “Dèjà Vu” (Borgatti, 2015), nuovo progetto discografico del duo formato dal sassofonista Silvio Zalambani e dal pianista argentino Federico Lechner.