Mostra tutti: musica
No me Rompas las Bolas (Felmay), bellissimo album del bandleader argentino Juan Carlos Càceres, usciva esattamente nella primavera del 2011.
JAZZ E LATIN IN LUTTO. Un pezzo importantissimo dell’anima latina se ne va: incredulo, ho appreso da poco della scomparsa avvenuta il 9 febbraio 2021 del grandissimo pianista e compositore Armando CHICK COREA.
VENEZUELA/CUBA. Oggi ho rivisto nel mio “cine matiné” domenicale il magnifico film-documentario (cofanetto dvd+ libro) di Helmut Failoni e Francesco Merini “L’ALTRA VOCE DELLA MUSICA. In viaggio con Claudio Abbado tra CARACAS e L’AVANA” pubblicato circa quindici anni fa ma, credo, ancora disponibile da Il Saggiatore.
Addio alla straordinaria musicologa Maria Teresa Linares, che il 14 agosto 2020 aveva compiuto 100 anni. Punto di riferimento fondamentale per chi negli anni Settanta si avvicinava alla scoperta dell’autentica musica popolare cubana, metà anni Ottanta nella sua veste di Direttore mi aprì, in via del tutto eccezionale, il Museo Nacional de la Musica dell’Avana, che era in fase di ristrutturazione. All’inizio del Novanta la rincontrai e il Museo soffriva ancora un po’ e così in quei giorni avaneri scrissi al volo un pezzo richiestomi dalla rivista Batteria e Percussioni. Ecco un mio modesto pensiero per ricordare il lavoro della grandissima etnomusicologa.
MANUEL VALERA – NEW CUBAN EXPRESS BIG BAND – «JOSE’ MARTI EN NUEVA YORK» (Greenleaf Music, 2020. Progetto interessante quello che ci presenta il pianista cubano Manuel Valera con la sua New Cuban Express Big Band: mettere in musica i versi del poeta ed eroe nazionale cubano Josè Marti raccolti nei Versos Sencillos. (recensione di Gaspare Bonafede)
Se volete fare un bellissimo pensiero natalizio ad un amico jazzista o jazzofilo, ma anche a cultore di musiche moderne, andate a colpo sicuro con il nuovo saggio sul “Quintetto Perduto”, ossia musicisti leggendari come Miles Davis, Wayne Shorter, Chick Corea, Dave Holland e Jack DeJohnette che non entrarono mai in studio di registrazione con tale formazione. «Miles Davis, il Quintetto Perduto e altre rivoluzioni» di Bob Gluck (Quodlibet Chorus, 2020).
«Rebirth», pubblicato dalla Savant records a fine giugno 2020, è il decimo album del percussionista Ray Mantilla che purtroppo ci ha lasciati nel marzo di quest’anno a causa di un tumore. Consapevole delle sue condizioni di salute ha voluto comunque completare le registrazioni dell’album nel dicembre 2019.
“Soul Church Music” è il nuovo lavoro discografico per la Parco della Musica Records del collettivo Ugoless, trio jazz-elettronico composto da Daniele Tittarelli al sax, Fabio Sasso alla batteria e Andrea Guastadisegni ai sintetizzatori.
Da poche settimane è in libreria il volume COLTIVO UNA ROSA BIANCA -Antimilitarismo e nonviolenza in Tenco, De André, Jannacci, Endrigo, Bennato e Caparezza di Enrico de Angelis (pref. Luigi Ciotti), Volo Libero edizioni (130 pagine, 18,00 euro)
Ne sono passate delle note sul pentagramma da Jazz Contest 88, l’esordio discografico del siracusano Amato Jazz trio inciso una decina di anni dopo la fondazione ufficiale del gruppo (1979), che recentemente è tornato nei negozi di dischi e sulle piattaforme digitali con il nuovissimo I Love”Makkisa” (Abeat For Jazz, 2020).
Rilanciamo su queste colonne la recensione (postata su FB) di Gaspare Bonafede che mette a fuoco “THE MISSING STRING” del Marcello Sirignano Quintet (Alfa Music 2020).
NATALE coni libri. In considerazione dell’orizzonte incerto che viviamo e vivremo, l’Associazione Italiana Editori (AIE) e quella dei librai (ALI) invitano i lettori ad andare in libreria il prima possibile, senza attendere il Natale. Sottoscriviamo questa campagna per un bene essenziale come i libri perchè nutrono l’anima e la mente.
L’immortale José Martí jazzificato dal pianista-compositore cubano MANUEL VALERA. Di questo progetto si parla sul mensile Musica Jazz di novembre 2020. Sul numero di dicembre uscirà la seconda parte che completa il corposissimo articolo-intervista realizzato da Gian Franco Grilli.
Ammetto, purtroppo, di non riuscire a stare al passo con il sempre più effervescente panorama jazzistico italiano che sforna una quantità impressionante di giovanissimi talenti e sui quali non sempre vengono posti adeguati riflettori. Così può capitare, come è successo a chi scrive, di scoprire nuovi jazzmen a distanza di tempo dal loro esordio. Mea culpa, mea maximaa culpa per We Kids Quintet (Abeat Records, 2020).
Jazz novità. Il più maturo ne ha 40 mentre il più giovane del quintetto jazz ne ha 25, per un totale complessivo di 162 anni. Questi i numeri dell’Emanuele Primavera Quintet da poche settimane sul mercato discografico con il pregevolissimo Above The Below (Abeat Records), la seconda fatica come leader del batterista compositore Emanuele Primavera.
SALVAGUARDARE HOT JAZZ & NEW ORLEANS STYLE. Il contributo di Mauro Ottolini & Fabrizio Bosso con “Storyville Story” (Parco della Musica Records, 2020).
Da molti anni, e nonostante straordinaria ricchezza e vitalità impareggiabile, questo variegato repertorio neworlensiano ( sviluppatosi in varie articolazioni anche fuori della città del Delta) è stato alquanto trascurato, per non dire dimenticato, poiché ritenuto obsoleto e superato dal modern jazz. E invece….
Con questa prima recensione (PROGETTO LATINO di Jacopo Jacopetti) inizio un ciclo di articoli, senza nessuna presunzione o pretesa di critica musicale, tendenti a far conoscere quanto più possibile dei lavori che ritengo, a mio modesto parere, particolarmente meritori. Un grazie all’amico Gian Franco Grilli che mi ha piacevolmente stimolato ad iniziare questa nuova esperienza. Gaspare Bonafede
Le disposizioni approvate dal Governo (DPCM del 24/10/20) per contrastare la diffusione di Covid-19, uniti al senso di responsabilità nei confronti di spettatori e lavoratori, impongono la sospensione di spettacoli dal vivo al Jazz Club Ferrara, al Bologna Jazz Festival 2020 e di tutte le rassegne già programmate. Gli organizzatori contano di recuperare gli spettacoli annullati e informeranno in tempo reale la ripresa delle attività.
Tra gli album dimenticati è spuntato il piacevolissimo PROGETTO LATINO del quartetto del valoroso sassofonista Jacopo Jacopetti completato da Marco Ponchiroli (pianoforte), Paolo Andriolo (basso elettrico), Enzo Zirilli (batteria e percussioni) e con tre ospiti speciali di vaglia come l’originalissima vocalist brasiliana Heloisa “Luma” Lourenço, originaria di San Paolo; il percussionista nuyorican Richie Gajate Garcia e il fisarmonicista bresciano Fausto Beccalossi, che risulta essere un jolly vincente in diverse produzioni dell’etichetta Abeat Records.
Ogni dieci anni, circa, incidono un disco: da poco, infatti, è uscito «Sì», il terzo album per Abeat Records, etichetta italiana che nel 2011 aveva pubblicato il secondo lavoro del “Cordoba Reunion”, quartetto formato da musicisti originari tutti dalla medesima città argentina di Cordoba.
TUDO EM BOSSA NOVA, ma non solo. Un binomio dall’intesa perfetta quello formato dai baresi Guido Di Leone, chitarrista di vaglia e Francesca Leone, voce raffinata e suadente alle prese con un accattivante repertorio senza tempo e senza confini seppur in gran parte incentrato su musica carioca (Bossa nova e samba) con brevi escursioni tra L’Avana (bolero), Napoli e dintorni (melodie universali).
Bologna Jazz Festival (30 ottobre/15 novembre 2020), edizione dei ricordi e delle celebrazioni: una ricorrenza storica imprescindibile (il centenario della nascita di Charlie Parker affidato a una trinità di sax: Francesco Cafiso, Mattia Cigalini, Jesse Davis); il sentito saluto a Steve Grossman, figura imponente della storia jazzistica di Bologna; il progetto monografico di Paolo Fresu su David Bowie.
“Parents“ (Abeat records 2019) è il titolo dell’ultimo album firmato dal prolifico chitarrista barese Guido Di Leone qui in trio con il contrabbassista Paolo Benedettini e il noto trombettista Jim Rotondi, per molti anni figura di punta del mainstream jazz newyorkese. Tra le undici tracce vi sono due jazzificazioni di brani sudamericani.
“a Tuba to Cuba” è il titolo dell’entusiasmante film documentario -presentato a Firenze- che mostra il tubista e contrabbassista Ben Jaffe (direttore della Preservation Hall Jazz Band di New Orleans e figlio dei fondatori di quel locale culto, ossia i genitori Allan e Sandra Jaffe) con la sua tuba impegnato ad esaudire l’ultimo sogno (interrotto prematuramente) di suo padre Allan: scoprire, trovare punti di contatto tra le radici musicali di origine africana di Cuba, Haiti e New Orleans da cui è nato il jazz.
“The future is a tree” (Il Futuro è un Albero), pubblicato con l’etichetta Tuk Music di Paolo Fresu, rappresenta l’esordio discografico come leader del talentuoso contrabbassista salentino Marco Bardoscia, al comando qui di un trio jazzistico di stampo classico completato da conterranei pugliesi: il pianista William Greco e il batterista Dario Congedo. Si tratta di un concept-album dedicato al tempo e al climate change.