Mostra tutti: Son
Con Chan Chan & Adiós Nonino, e forse qualche altro brano, avrebbe completato la sua escursione dentro le musiche popolari dell’America latina, un excursus che il pianista cubano Alfredo Rodriguez ( per l’occasione affiancato dal chitarrista-bassista Munir Hossn e dal batterista Arnaud Dolmen, rispettivamente di Brasile e Guadalupa) ha raccolto nei suoi quattro album fin qui registrati.
Dal 22 al 24 marzo 2018 nel Parque Metropolitano de la Habana si svolgerà la quinta edizione del Festival Havana World Music che vedrà tra i partecipanti il gruppo di rap cubano più famoso nella storia della musica cubana: Orishas.
Un’esplosione di nuovo jazz afrolatino, straripante di allegria e colori, la performance del quintetto della violinista-cantante-rumbera cubana Yilian Canizares andata in scena domenica 18 febbrario al Teatro Bibiena di S.Agata Bolognese.
Un tributo affascinante alla musica di Paquito D’Rivera con raffinati arrangiamenti del flautista cubano Carlos Cano e del pianista spagnolo Hernán Milla. Il cd “Por la Rivera de Paquito” ospita anche una versione del Mambo Influenciado di Chucho Valdés e il famosissimo A Nighit in Tunisia di Dizzy Gillespie.
Ecco un libro interessante uscito nel 2016 che consigliamo a quanti fosse sfuggito, in parte poiché si tratta di un testo in lingua spagnola e privo di una distribuzione capillare. Scritto da uno attento studioso di musica cubana come Raúl Fernández il volume in 170 pagine tenta di mostrarci non solo le origini ma anche la funzione ad ampio spettro del Son cubano su altri stili arrivando fino a contagiare il jazz. Il titolo è “Ontología del SON y otros ensayos” e acquistabile online su Amazon.
“L’Apostolo del ritmo cubano – 100 anni di Mongo” è il dossier sul leggendario percussionista cubano MONGO SANTAMARIA pubblicato da Gian Franco Grilli sul mensile Musica Jazz (settembre 2017) da poche ore in edicola. Il dossier si conclude con un’intervista a Roberto Santamaria, nipote del Maestro, conguero e residente da alcuni anni in Germania, dove porta avanti la tradizione di famiglia. Allegati alla rivista 2 Cd, di cui il primo è con musiche di Mongo.
Quattro concerti imperdibili, con progetti diversi, del pianista cubano Omar Sosa in duo, trio e quartetto: a Bologna si esibirà con il quartetto Afrocubano; a Fano con il supertrio (Paolo Fresu e Trilok Gurtu), a Milano in duo+ ospite, a Venezia in duo. Tutto ciò dal 23 al 27 luglio.
Violinista, cantante, compositrice, la poliedrica e affascinante artista cubana ha nel suo dna il ruolo di protagonista e fin da piccola non sta mai ferma, come succede al suo mentore ed eroe Omar Sosa. Dall’Avana a Caracas a Losanna dove ha incontrato l’amore. Suona di tutto, tra sacro e profano, classica e jazz, son e pregón, Chopin e Grappelli, canta in spagnolo, lucumì e francese. Riportiamo una parte della lunga intervista di Gian Franco Grilli a Yilian Cañizares, che il 25 luglio 2017 suonerà a Milano (Orto Botanico) in duo con Omar Sosa e Special Guest Gustavo Ovalles.
Cantante, rumbera, compositrice, arrangiatrice, direttrice di coro e band leader, carismatica presenza della musica cubana, Daymé Arocena, venticinquenne, è già un artista che calca con sicurezza la scena internazionale del jazz. Tra le collaborazioni: Jane Bunnett, sassofonista e bandleader canadese. Recentissimo è il suo secondo album ”Cubafonía” (Brownswood Recordings) che dato lo spunto a Gian Franco Grilli per intervistarla durante la tournée europea.
Agli appassionati di latin jazz e dintorni segnaliamo che sul numero di aprile 2017 di Musica Jazz si parla a pag. 11 dell’ultimo album di Charlie Sepulveda (Porto Rico); poi alle pag. 46-51 l’intervista al pianista venezuelano Edward Simon (foto) di Gian Franco Grilli; pag.52-56, intervista alla cantante brasiliana Teresa Cristina di Pietro Scaramuzzo; pag.59-62, intervista al pianista-cantante brasiliano Ed Motta di Nicola Gaeta.
Inizia dal Bravo Caffé di Bologna (giovedì 20 aprile) il tour italiano della vocalist e compositrice cubana Daymé Arocena accompagnata da Jorge Luis Lagarza al piano, Rafael Aldama al basso e Ruly Herrera alla batteria. Il 21 aprile si sposta nella capitale all’Auditorium Parco della Musica e sabato 22 al Biko Club di Milano. Giovanissimi artisti avaneri impegnati a ibridare rumba, mambo, son, afro, jazz e soul.
Con cinque giorni di ritardo ricordiamo il Centenario del leggendario percussionista cubano MONGO SANTAMARIA: nato il 7 aprile 1917 nel quartiere Jesus Maria dell’Avana, Cuba e deceduto a Miami l’1 febbraio 2003. Mongo, assieme ad altri suoi colleghi congueros, fornì un importante contributo incrociando i ritmi tradizionali cubani con gli stili musicali afroamericani nati dal blues e conferendo così maggior africanità al jazz. E tutto sotto il comando della conga o tumbadora come viene chiamata a Cuba.
Mercoledì 15 marzo 2017, ore 21:15, Conservatorio “G.Nicolini” di Piacenza Crossroads e Piacenza Jazz Fest presentano il pianista cubano GONZALO RUBALCABA in quartetto per un Tributo a Charlie Haden, il contrabbassista che gli aprì le porte del jazz internazionale dalla fine degli anni Ottanta in poi. Il repertorio della serata prende spunto dal disco “Charlie” inciso dal pianista avanero, residente in Florida da circa vent’anni.
Domenica 12 marzo, ore 21, al Teatro Goldoni di Bagnacavallo (RA), il pianista cubano Omar Sosa e il senegalese Seckou Keita con la kora saranno i protagonisti, assieme alle percussioni del venezuelano Gustavo Ovalles, di uno stimolante incontro in cui l’improvvisazione farà da collante tra culture musicali geograficamente distanti. Quello di Bagnacavallo è l’unico concerto che Sosa e Keita terranno in Italia, oltre a essere l’unica tappa nella cittadina romagnola per l’edizione 2017 del festival itinerante Crossroads.
Dopo la consueta pausa natalizia, il Jazz Club Ferrara – incluso per il secondo anno consecutivo tra le migliori “Jazz Venues” al mondo secondo l’americano DownBeat Magazine – si appresta ad inaugurare la seconda parte della diciottesima edizione di Ferrara in Jazz (20 gennaio – 28 aprile 2017) nell’incantevole Torrione San Giovanni, bastione rinascimentale iscritto nella lunga lista dei beni UNESCO e location per il cinema di Emilia-Romagna Film Commission. Tra gli oltre 40 concerti anche il samba jazz di Jaques Morelenbaum Cello Samba Trio (foto).
“El Viaje” è l’ultimo strepitoso album del pianista cubano Harold López-Nussa pubblicato per l’etichetta Mack Avenue (distr. Egea). In copertina una barca con un carico di tasti bianchi e neri per intraprendere uno straordinario viaggio musicale, pieno di ritmi afrocubani, che lascia il porto dell’Avana per approdare nel continente africano per poi ritornare alla sua adorata Cuba.
Congratulazioni al gruppo Los Van Van e al pianista Chucho Valdés per la nomination ai Grammy Awards 2017 (Van Van per Miglior latin tropicale per il cd “La fantasia. Omaggio a Juan Formell”e Chucho Valdés come miglior album di latin jazz per “Tribute to Irakere. Live in Marciac”.
Vi proponiamo alcune immagini del concerto che il quartetto cubano Italuba diretto dal formidabile batterista Horacio “El Negro” Hernandez ha regalato al numerosissimo pubblico del Jazz Club Ferrara venerdì 28 ottobre. Spettacolare e anche divertente performance di questi quattro musicisti che sono ritornati sul meraviglioso palcoscenico del Torrione con un entusiasmo ( e moltissima gratitudine) incredibile e tantissima voglia di stupire. Un repertorio di jazz en clave sempre in bilico tra danzon, rumba, latin jazz e con incastri azzeccatissimi nonostante brani improvvisati al momento.
Venerdì 28 ottobre, ore 21.30, Jazz Club Ferrara, il jazz afrocubano di Horacio “El Negro” Hernandez & Italuba firma il primo appuntamento 2016 in collaborazione con Bologna Jazz Festival. Il quartetto cubano diretto da uno dei più talentuosi batteristi al mondo e completato da Amik Guerra alla tromba, Ivan Bridon al pianoforte e Daniel Martinez al basso elettrico, presenterà il loro terzo album.
“Playing Lecuona”, il film documentario sulla vita di uno dei più importanti compositori cubani di sempre, Ernesto Lecuona (1895-1963), è stato presentato in alcune rassegne cinematografiche internazionali. Non ancora in Italia, dove speriamo invece arrivi presto questo tributo al “Gershwin cubano”. Tra i principali protagonisti intervenuti in questa pellicola ci sono tre dei più grandi pianisti mondiali di latin jazz come Chucho Valdés, Michel Camilo e Gonzalo Rubalcaba, ma anche star come Ana Belén, Omara Portuondo, Raimundo Amador e i rumberos Los Muñequitos de Matanzas.
Il numero di Agosto 2016 del mensile Musica JAZZ viaggia in Sudamerica. Si parte dal Brasile con “Lo stregone di Alagoas: HERMETO PASCOAL” cui è dedicata anche la copertina. L’intervista esclusiva al multistrumentista, nato nel 1936, è di Pietro Scaramuzzo (p.22-27). E dopo venti pagine si vola a Cuba con l’intervista di Gian Franco Grilli al giovane pianista avanero ALFREDO RODRIGUEZ, che da alcuni anni vive negli Usa.
Il fantastico pianista colombiano Héctor Martignon e due campioni del ritmo come Juan Camilo Villa, al basso, e Diego Lopez, batteria, ci hanno regalato una superlativa Noche di jazz latino nella bella cornice del Café 19.26 di Firenze, sabato 25 giugno. Il vero mattatore è stato il leader, grandissimo strumentista, musicista enciclopedico, ma anche persona amabalissima che dialoga e conquista il pubblico come pochi altri sanno fare. Presentato anche il suo ultimo disco: “Héctor Martignon’s Banda Grande, The Big Band Theory” (Zoho)
Su Musica Jazz (giugno 2016), in edicola da pochi giorni, c’è un’intervista al pianista cubano Aruán Ortiz realizzata da Gian Franco Grilli. Il suo linguaggio jazzistico è una singolare fusione di gagà, tumba francesa e avant-garde. Nell’ultimo disco, “Hidden Voices” (di cui si parla abbondantemente nel colloquio), l’artista santiaguero approccia in modo ironico diversi stili cubani, ne frantuma i pattern ritmici e ricombina il tutto ispirandosi ai linguaggi dell’avanguardia internazionale.
La crociera dei rivoluzionari mancati è il sottotitolo dell’interessante libro di Sandro Medici: DEMASIADO (DeriveApprodi- collana Narrativa – 220 pagine, 15 Euro). L’autore è stato giornalista al quotidiano “il manifesto”, ricoprendone la carica di direttore tra il 1990 e 1991; è stato autore e conduttore televisivo, amministratore comunale a Roma.
Il gruppo Volcán, in versione trio diretto da Gonzalo Rubalcaba, ha fornito una performance davvero strepitosa e certamente superiore alle aspettative tenendo conto dell’assenza del portoricano Giovanni Hidalgo, numero uno dei congueros, in convalescenza per un delicatissimo intervento alla mano. Il concerto della rassegna Crossroads si è svolto nella magnifica cornice del Teatro Ebe Stignani di Imola, mercoledì 27 aprile 2016.