Pat Metheny sarà la principale star del Bologna Jazz Festival 2024, che annovera in questa edizione nei grandi teatri cittadini altri protagonisti di massimo rilievo come Mulatu Astatke, Cécile McLorin Salvant e McCoy Legends. Ma nei jazz club ci sarà una programmazione che, a nostro avviso, restituirà un’immagine più significativa, variegata e completa dei del jazz multicolore oggi.
continua...... »Un secolo fa, esattamente il 26 maggio 1919, nacque a Encrucijada, Villa Clara, Cuba, il leggendario pianista del Buena Vista Social Club. Persona di enorme delicatezza, umiltà, saggia, Ruben è stato uno dei grandi maestri del pianismo afrocubano, un eccellente jazzista, danzonero incantevole. Ascoltate i danzones Pablo Nuevo e Buena Vista Social Club (titolo omonimo del fortunatissimo progetto).
E’ jazz pan-latino quello che dominerà le ultime serate Crossroads al Teatro Asioli di Correggio: 29 maggio, il virtuosistico duo cubano di Alfredo Rodriguez & Pedrito Martinez; 31 maggio, l’argentino Javier Girotto sarà protagonista di un’intera noche: primo set in trio con “Tango Nuevo Revisited”; secondo set, jazz en clave italianizzato di Latin Mood, sestetto co-diretto assieme al trombettista Fabrizio.
Un esordio a suon di chitarra e sax per la 46a edizione di Ravenna Jazz che alza il sipario venerdì 3 maggio: alle ore 21:30 al Bronson di Madonna dell’Albero (Ravenna) concerto in solo di Marc Ribot, guru della scena alternativa downtown di New York e artista dalle frequentazioni altolocate (Elvis Costello, Tom Waits…). In partenza anche i concerti Aperitif alle ore 18:30 e a ingresso gratuito: il primo sarà al MAR Museo d’Arte della Città di Ravenna con un solo del sassofonista Fabio Petretti.
Ravenna Jazz 2019, un festival dei contrasti: estetici (con la musica improvvisata chiamata a interagire con i suoni popolari e le musiche commerciali) e formali (si spazierà dai concerti in solo all’orchestra di 250 elementi). Il …
Per celebrare 30 anni di carriera EL V AND THE GARDENHOUSE pubblicano una collezione di nuove versioni del loro repertorio più significativo realizzata per l’occasione con DJ, producer ed artisti da varie parti del mondo. Da qui il titolo per WORLDWIDE -Remixes &Versions (Deepout Records, 2019), album che verrà presentato ufficialmente al Bravo Café di Bologna il 30 maggio 2019.
Diciamolo subito: il festival vicentino presenterà passato, presente e futuro del pianismo cubano con due grandissimi jazzisti: il padre supremo dell’afrocuban jazz CHUCHO VALDÉS e il giovanissimo ma già affermato santiaguero (residente a New York) DAVID VIRELLES, protagonista della musica improvvisata contemporanea. Nel ricchissimo cartellone, tra gli altri, anche Uri Caine, Peter Erskine, Michel Portal e le nostre colonne del trombettismo: Enrico Rava, Paolo Fresu, Fabrizio Bosso e Roy Paci.
ANDREA MINGARDI incanta IL TORRIONE pieno come un uovo. Infatti nella roccaforte emiliana del jazz, sabato 13 aprile 2019, l’anteprima di “E allora Jazz…” è andata come si poteva prevedere, data la notorietà e l’effetto trascinamento del cantautore bolognese, seguitissimo da quasi mezzo secolo da migliaia di estimatori emiliano-romagnoli.
Il musicista colombiano Edmar Castañeda ha cambiato pelle all’arpa llanera e da quindici anni è tra i più originali e trasversali protagonisti del panorama jazz. L’ultimo progetto, un duo insolito con la pianista Hiromi Uehara, ha trovato sfogo nell’esplosivo «Live in Montreal» (Telarc – distr. Egea). Ecco alcuni passaggi dell’intervista pubblicata integralmente su Musica Jazz (aprile 2019). Castañeda assieme al clarinettista Gabriele Mirabassi è stato ospite di Crossroads 2019 come mostrano le foto al termine del servizio.
Dopo la stellare prova del quartetto argentino-nipponico Gaia Cuatro a Fusignano (Ra) è andato in scena 48 ore dopo (domenica 7 aprile 2019) nel magnifico borgo medievale di Dozza – a due passi da Imola e a quattro da Bologna – un altro degli appuntamenti sudamericani di Crossroads: il femminile duo As Madalenas.
Il SON, la quintessenza dei ritmi di CUBA, ritorna in Italia con il Grupo Compay Segundo per continuare il riscatto della musica tradizionale cubana iniziato oltre vent’anni fa dai miracolosi “nonnetti” del Buena Vista Social Club grazie al progetto culturale-commerciale promosso dal chitarrista statunitense Ry Cooder e rilanciato poi a livello planetario dal film di Wim Wenders.
Il trombettista Paolo Fresu qualche tempo fa elogiò Gaia Cuatro scrivendo che “è un vero gruppo contemporaneo…. con la capacità di metabolizzare le diverse culture musicali per farle diventare un unico strumento comunicativo”. Ora ne abbiamo avuto una chiara conferma assistendo al concerto Crossroads andato in scena nei giorni scorsi all’Auditorium Corelli di Fusignano (Ra).
Cassero Jazz 2019 (tappa della maratona di Crossroads) ha chiuso i battenti domenica 31 marzo con “Dark Dry Tears”, progetto trasversale diretto dal bassista Danilo Gallo al cui fianco troviamo il fantastico drummer statunitense Jim Black e le ance nostrane: Francesco Bigoni e Massimiliano Milesi.
L’etichetta lombarda Abeat records apre una straordinaria finestra sulla musica brasiliana e le ibridazioni jazz in verdeoro con due bellissimi dischi e pezzi sorprendenti: il primo, davvero magnifico, è “Tem Que Ser Azul” del Trio Corrente; il secondo è “Estrada Do Sol” del quartetto italiano di Francesca Ajmar e special guest: Hector “Costita” Bisignani.
L’idea del nuovissimo cd della Tǔk Music pubblicato con il titolo “Clorofilla/Chloros Phyllon” di Francesco Diodati (chitarra), violoncellista Leila Shirvani (violoncello), Sara Shirvani (pianoforte) e Enrico Morello (batteria) è affine nello spirito ed in continuità con il fortunato “Lumina” (2017, della medesima etichetta di Paolo Fresu), nonostante sostanziali differenze tra i due progetti. Clorofilla è un intelligente connubio tra musica e versi, che spiccano nel booklet con 4 poesie internazionali tra cui “El Oceano Pacifico se Cruza con El Atlantico” del poeta cileno, (torturato dai golpisti), Raúl Zurita Canessa, di cui pubblichiamo note biografiche in chiusura del pezzo.
Crossroads, in collaborazione con il Piacenza Jazz Fest, nella serata di mercoledì 27 marzo 2019 al Teatro Municipale di Piacenza, ha -e si è – regalato un concerto che sarà ricordato (senza far torto ad altri gloriosi appuntamenti) come uno dei più belli e forse il più importante della sua ventennale storia grazie a un piano duo di stratosferico livello e allo stesso tempo Prima Mondiale dell’incontro di due fuoriserie degli ottantotto tasti: Gonzalo Rubalcaba e Stefano Bollani.
RIMINI, 26 marzo 2019: GFS trio= Trilok Gurtu/Paolo Fresu/Omar Sosa, in trionfo nel magnifico Teatro Galli. Un concerto “spettacolare” per musica, scenografia, luci e momenti teatrali quello offerto da questi tre stupefacenti strumentisti al foltissimo pubblico intervenuto all’appuntamento di Crossroads.
CROSSROADS: una settimana con due grandi artisti Latin. Infatti due concerti con due celebrità del pianismo afrocubano si esibiranno alle estremità della Via Emilia: Omar Sosa (il 26/3 con GFS trio, Rimini), Gonzalo Rubalcaba (27/3 in duo con Stefano Bollani, a Piacenza)
Le corde magiche di YAMANDU COSTA nella magica cornice del Torrione di Ferrara. L’impressionante performance musicale del virtuoso chitarrista brasiliano (abilissimo anche nel creare dialoghi tra corde e voce oppure fischiettando brillantemente) andata in scena sabato 23 marzo 2019 entra di diritto – a nostro modesto avviso – nella storia dei concerti più incredibili, magnifici, del Jazz Club Ferrara. Jazz che rilegge la storia musicale del Continente Sudamericano.
EDMAR CASTAÑEDA e GABRIELE MIRABASSI, Crossroads, 17 marzo 2019. Postiamo un po’ di scatti di Euriolo Puglisi: è la sua personale narrazione della bellezza del concerto di Castelfranco Emilia (MO).
Domenica 17 marzo 2019 si è concluso a Castelfranco Emilia (Mo) sul cartellone di Crossroads il tour europeo del formidabile binomio Edmar Castañeda (Colombia: arpa llanera) e Gabriele Mirabassi (Perugia, clarinetto). Un concerto di altissimo livello con due strumentisti impareggiabili, per non parlare dell’unicità assoluta dell’arpa llanera multifunzionale applicata al jazz e alla world music.
IL LATIN JAZZ che sa di JOROPO, BAMBUCO & CHORO con il “rumbero dell’arpa” Edmar Castañeda & il clarinettista Gabriele Mirabassi è in tour in Italia sino al 17 marzo 2019.
Marco Pignataro, sassofonista jazz bolognese (residente a Boston e da alcuni anni direttore esecutivo del Berklee Global Jazz Institute – Berklee College of Music www.berklee.edu) è entrato in finale all’International Songwriting Competition 2018. Votazioni aperte sino al 3 aprile.
“Senza la musica cubana e il globaljazz, la vita sarebbe un errore”. Si sa che la musica suscita emozioni, che le emozioni musicali evocano ricordi, che il modo in cui ognuno di noi percepisce la musica dipende dalla somma delle proprie esperienze musicali, dagli ascolti fin qui effettuati. Eppure, è raro ma succede, che anche in mancanza di alcuni di queste elementi esperenziali e di un certo background, vi siano certe musiche e alcuni musicisti con poteri degni di una divinità.
PRIMA – LA FAMIGLIA, è il nuovo disco della cantante e figlia d’arte LENA PRIMA. Lena è la figlia di “Mr.Swing”,ovvero LOUIS PRIMA, il bandleader, trombettista, cantante statunitense di origine siciliana, star dell’epoca Dixieland e Swing: tra i suoi hit Sing Sing Sing, Just a Gigolo e Oh Marie, che cantava con italiano smozzicato, caricaturale, e non a caso è riferimento e passione di Renzo Arbore, cittadino onorario di New Orleans.
La ventesima edizione di Crossroads, la maratona musicale che attraverserà tutta l’Emilia Romagna dal 28 febbraio al 7 giugno 2019 offre anche un meraviglioso ventaglio di jazz pan-latino. L’articolo che state per leggere parla dell’evoluzione e stato di salute del fenomeno latin e presenta alcuni dei suoi protagonisti che calcheranno i palcoscenici di Crossroads 2019 con le date dei concerti.